Riserva naturale Salina di Margherita di Savoia

Riserva Naturale Statale (EUAP0102)
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La riserva naturale Salina di Margherita di Savoia è un'area naturale protetta istituita nel 1977 e situata a sud del golfo di Manfredonia in Puglia. Occupa una superficie di 3.871 ettari nella Provincia di Barletta-Andria-Trani.[1] Confina con altre due aree protette: la riserva naturale Il Monte e la riserva naturale Masseria Combattenti.

Riserva naturale Salina di Margherita di Savoia
L'attività estrattiva del sale
Tipo di areaRiserva naturale statale, Zona umida
Codice WDPA5947
Codice EUAPEUAP0102
Class. internaz.Categoria IUCN IV: area di conservazione di habitat/specie
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Puglia
Province  Barletta-Andria-Trani
Superficie a terra3.871 ha
Provvedimenti istitutiviD.M. 10.10.77
GestoreCorpo Forestale
Mappa di localizzazione
Map

Le sue saline (i salén in dialetto Salinaro) che si affacciano nell'Adriatico sono le più grandi d'Europa e le seconde nel mondo. Riconosciute come zona umida di valore internazionale (D.M. 30.05.1979) ai sensi della convenzione di Ramsar. È presente il Museo storico delle Saline, sito in un vecchio magazzino del sale adiacente alla cinquecentesca torre delle Saline.

All'interno della riserva si trova anche l'Osservatorio naturalistico "Salpi" in gestione alla Lipu.[2]

Canale e torre di avvistamento faunistica al tramonto

Storia modifica

La presenza di saline naturali rese nota la località sin dai tempi più antichi. Conosciute già nel terzo secolo d.C., la salina fu poi utilizzata dai normanni. Sul finire del XVI e l'inizio del XVII secolo cominciò o meglio si intensificò un movimento di ritorno da parte dei salinari alle saline, sebbene la fiorente e fruttuosa industria salinara mai cessò di esistere. Nel Settecento la Salina fu acquisita dai Borbone, e chiamata Salina di Barletta, che la ritennero "la più preziosa gemma della loro corona" e tornò, pertanto, ad una gestione pubblica. Nel 1754 vi fu l'ammodernamento e l'ampliamento delle Saline, avvenuto anche con la creazione di nuove zone salanti, come quella denominata della Regina. Dopo l'unità d'Italia, la popolazione salinara elesse una propria amministrazione autonoma. Il toponimo del paese venne modificato nel 1879 in Margherita di Savoia, in onore della regina consorte d'Italia, moglie di Umberto I.

Nel Novecento vi fu una progressiva industrializzazione delle saline. Negli anni trenta fu progettato un avveniristico magazzino da parte di Pier Luigi Nervi. Passò poi ai Monopoli di Stato, dal 1994 ad AtiSale e nel 2003 alla Società Salapia Sale srl. Nel 2011 sono state acquisite dal gruppo Semeraro-Sosalt di D'Alì Staiti.

Oggi con i suoi 20 km di lunghezza e 5 km di larghezza, con una produzione media annua di circa 5.500.000 quintali di sale marino, è la prima d'Europa[3].

Note modifica

  1. ^ Elenco ufficiale delle aree protette (EUAP) Archiviato il 4 giugno 2015 in Wikiwix. 5º Aggiornamento approvato con delibera della Conferenza Stato Regioni del 24 luglio 2003 e pubblicato nel supplemento ordinario n. 144 alla Gazzetta Ufficiale n. 205 del 4 settembre 2003. Fino al 2009 la riserva si trovava nella provincia di Foggia.
  2. ^ Margherita di Savoia, il regno degli uccelli migratori, in La Repubblica, 18 luglio 2017. URL consultato il 18 luglio 2017.
  3. ^ Daniela Valentino, Le Saline di Margherita di Savoia: tra storia, natura e record, un patrimonio da esplorare, in https://www.bari-e.it/luoghi-sconosciuti/margherita-di-savoia/, 9 gennaio 2024.

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