Salpornis salvadori

specie di uccello

Il rampichino africano (Salpornis salvadori (Barboza du Bocage, 1878)) è un uccello passeriforme della famiglia Certhiidae[2].

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Rampichino africano
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
SuperordineNeognathae
OrdinePasseriformes
SottordineOscines
InfraordinePasserida
SuperfamigliaCerthioidea
FamigliaCerthiidae
GenereSalpornis
SpecieS. salvadori
Nomenclatura binomiale
Salpornis salvadori
(Barboza du Bocage, 1878)
Sinonimi

Salpornis spilonotus salvadori

Etimologia

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Il nome scientifico della specie, salvadori, è un omaggio a Tommaso Salvadori.

Descrizione

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veduta laterale di maschio impagliato.
 
Veduta ventrale di maschio impagliato.

Dimensioni

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Misura 15 cm di lunghezza, per 13,5-16 g di peso[3].

Aspetto

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Si tratta di uccelli dall'aspetto paffuto e arrotondato, muniti di grossa testa che appare direttamente incassata nel torso, ali appuntite, coda corta e squadrata, becco sottile e allungato ricurvo verso il basso e forti zampe con lunghi artigli ricurvi.

Il piumaggio è dominato dai toni del bruno: fronte, vertice, nuca, dorso, ali e coda sono di colore bruno scuro, con punta delle ultime due nerastra e presenza di una macchia circolare bianca circa a metà di ciascuna penna, a dare un effetto screziato alla livrea. le penne di petto, ventre e fianchi sono di colore beige con orli bruni, a dare anche qui un effetto screziato e mimetico: gola, sopracciglio, guance e sottocoda tendono al biancastro, mentre ai lati del becco è presente una mascherina scura che raggiunge l'area auricolare.

Il becco è nerastro superiormente e rosa-arancio inferiormente, gli occhi sono di colore bruno scuro e le zampe sono di colore carnicino.

Biologia

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Si tratta di uccelli dalle abitudini di vita essenzialmente diurne, che vivono da soli o in coppie, passando la maggior parte della giornata percorrendo i tronchi e i rami degli alberi alla ricerca di cibo, utilizzando il becco come sonda fra crepe e buchi della corteccia.

Alimentazione

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La dieta di questi uccelli è insettivora, componendosi di qualsiasi piccolo insetto siano in grado di scovare sulla corteccia o nelle sue spaccature, oltre alle larve snidate dai buchi nella corteccia e ai bruchi: essi mangiano inoltre anche ragni ed altri invertebrati.

Riproduzione

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La stagione riproduttiva varia a seconda della zona dell'areale presa in considerazione (gennaio-febbraio nel nord-ovest, marzo-aprile nel nord-est, agosto-settembre nel sud-ovest, ottobre-dicembre e anche marzo nel sud-est[3]): si tratta di uccelli monogami.

Il nido, a forma di coppa, viene costruito dalla femmina alla giuntura di un ramo col tronco di un albero, intrecciando sommariamente rametti sottili, licheni e ragnatela: al suo interno vengono deposte 2-4 uova, che la femmina cova da sola (col maschio che staziona nei pressi del nido e si occupa di reperire il cibo per sé e per la compagna) per circa due settimane, al termine delle quali schiudono pulli ciechi ed implumi il cui allevamento (che dura circa un mese e mezzo) è appannaggio di ambedue i partner.

Distribuzione e habitat

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Come intuibile dal nome comune, il rampichino africano è diffuso in Africa, della quale occupa, seppur con areale disgiunto, un'ampia porzione che comprende buona parte della Guinea (dalla Gambia orientale all'area di confine nord-orientale fra Ciad e Repubblica Centrafricana, attraverso Guinea centrale, Sierra Leone nord-orientale, nord di Costa d'Avorio, Ghana e Togo, il Benin, la Nigeria e il Camerun centrali), l'area di confine fra Repubblica Democratica del Congo, Sudan del sud, e Uganda e fra quest'ultimo e il Kenya, l'Etiopia occidentale, la Tanzania occidentale e meridionale e da qui a sud fino allo Zambesi e ad est fino all'Angola centrale e all'estremo nord del Botswana[4], con una popolazione isolata anche in Zimbabwe.

L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalle aree boschive collinari secche a prevalenza di Isoberlinia[3]

Tassonomia

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Se ne riconoscono quattro sottospecie[2]:

In passato considerato una sottospecie del rampichino indiano, il rampichino africano (oltre ad occupare un areale geograficamente lontano) presenta numerose differenze sia a livello di colorazione, che morfometrico (becco più corto e ali più lunghe in relazione alle dimensioni del corpo) e richiami più acuti, sicché si tende attualmente a classificare questi uccelli come specie separate[2].
La sottospecie emini presenta alcune differenze a livello morfologico (becco più lungo e largo, coda più corta) e di richiami rispetto alle altre[6], che, se supportate da dati di carattere genetico, potrebbero far pensare a un futuro riassestamento della tassonomia interna alla specie e la sua elevazione al rango di specie a sé stante[3].

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Salpornis salvadori, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b c (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Certhiidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 19 marzo 2018.
  3. ^ a b c d (EN) African Spotted Creeper (Salpornis salvadori), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 19 marzo 2018.
  4. ^ Tyler, S. J.; Randall, R. D.; Brewster, C. A., New bird records for Botswana and additional information on some rarities, in Bull. Afr. Bird Club, vol. 15, n. 1, 2008, p. 36–52.
  5. ^ Skeen, R. Q., A review of birds in Uganda: records updating the Uganda Atlas and notes on species unrecorded since 1980, in Scopus, n. 33, 2014, p. 53–63.
  6. ^ Boesman, P., Notes on the vocalizations of Spotted Creeper (Salpornis spilonotus), in HBW Alive Ornithological Note, n. 279, 2016.

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