Sanzionami questo è un brano composto e musicato da Rodolfo De Angelis[1] nel 1936. Inciso su etichetta Columbia.[2]

Sanzionami questo
ArtistaRodolfo De Angelis
Autore/iRodolfo De Angelis
GenereCanti di guerra italiani
Data1936
EtichettaColumbia
Durata3:18

Argomento modifica

La canzone si presenta con un testo scherzoso e irriverente per contrastare le sanzioni imposte all'Italia dalla Società delle Nazioni all'indomani della guerra d'Etiopia combattuta nel 1935.[3] Dietro queste disposizioni, volte nell'ottica fascista a schiacciare il legittimo desiderio di "un posto al sole" italiano, la canzone pone l'Inghilterra[4], vista come gelosa delle conquiste italiane (Tutto quel che fai / lo fai per gelosia, / ex amica mia... / Perché vorresti vivere anche tu / quest'ora di eroismi e di virtù... / Ma non lo puoi ed io lo so / perciò mia cara canterò: / Sanzionami questo / amica tenace / lo so che ti piace / ma non te ne do!). Nel testo si parla di ex amica mia in riferimento al fatto che durante la prima guerra mondiale, l'Italia era stata alleata del Regno Unito e alle forze dell'Intesa. Contro il Regno Unito si scaglia lo spirito fascista dell'Italia che chiede con tono di sfida di sanzionare alla penisola una serie di comportamenti virtuosi.[5][6]

Nella seconda strofa, si parla infatti della raccolta dell'oro alla Patria indetto il 18 dicembre 1935 per sopperire agli sforzi bellici compiuti dall'Italia e la regina Elena del Montenegro viene presa a modello per incitare altre spose a donare la loro fede nuziale (Guarda la Regina / che dona la sua fede, / quella che il Re le diede... / L'altare della patria coglierà / l'offerta che ogni sposa porterà... / E dalla Reggia al casolar, / un fiume d'oro va all'altar...).[7]

Nelle strofe successive si parla del valore della civiltà romana, già gloriosa quando in Inghilterra la "civiltà" non era ancora giunta. La canzone si conclude con una considerazione amara: Lo scopo tuo sappiamo noi qual è: / piegare, chi non piega innanzi a te rivelando così nell'ottica fascista quali fossero i veri obbiettivi delle sanzioni e di chi li propugnava.

Versioni modifica

Il brano fu inciso anche da Enzo Fusco e pubblicato sempre nel 1936 dall'etichetta Excelsius.[8]

Nella cultura generale modifica

Il brano venne ripreso da Paolo Poli nel 1975[9] e anche da Pippo Franco prima nello show televisivo Bambole, non c'è una lira trasmesso dalla RAI nel 1977 e successivamente con lo spettacolo teatrale dal titolo omonimo insieme ai Pandemonium.[10][11][12]

Note modifica

  1. ^ (EN) Diana Garvin, Feeding Fascism: The Politics of Women’s Food Work, University of Toronto Press, 2022, ISBN 978-1-4875-2818-8. URL consultato il 23 maggio 2023.
  2. ^ Sanzionami questo!, su www.icbsa.it, 27 novembre 2013. URL consultato il 23 maggio 2023.
  3. ^ AA.VV, Satira. Da Aristofane a Corrado Guzzanti, Bur, 10 settembre 2013, ISBN 978-88-586-5525-2. URL consultato il 23 maggio 2023.
  4. ^ Gualtiero Bertelli, Non sono solo canzonette e qui vi racconto perché, su éNordEst, 14 febbraio 2021. URL consultato il 23 maggio 2023.
  5. ^ Osvaldo Guerrieri, Curzio, Neri Pozza Editore, 4 febbraio 2015, ISBN 978-88-545-1028-9. URL consultato il 23 maggio 2023.
  6. ^ Renzo Arbore, Guarda, stupisci: Viaggio nella musica umoristica napoletana, Solferino, 19 novembre 2020, ISBN 978-88-282-0620-0. URL consultato il 23 maggio 2023.
  7. ^ Raffaello Cei, Il caporale. Dal passo Halfaya a Pietermaritzburg ZonderwaterLibia - Sudafrica 1941 - 1947, Andrea Giannasi editore, 12 marzo 2020, ISBN 978-88-32281-18-7. URL consultato il 23 maggio 2023.
  8. ^ ENZO FUSCO - SANZIONAMI QUESTO, su www.ildiscobolo.net. URL consultato il 23 maggio 2023.
  9. ^ Sanzionami Questo, Paolo Poli 1975. URL consultato il 23 maggio 2023.
  10. ^ Sanzionami questo, su www.teatro.it. URL consultato il 23 maggio 2023.
  11. ^ Pippo Franco, il freak all'italiana candidato con Michetti, su www.ilfoglio.it. URL consultato il 23 maggio 2023.
  12. ^ Teatro dell'Angelo, "Sanzionami questo" con Pippo Franco, su www.primapaginanews.it. URL consultato il 23 maggio 2023.

Bibliografia modifica

  • G. De Marzi, I canti del fascismo, Genova, 2004
  • E. Mastrangelo, I canti del littorio: storia del fascismo attraverso le canzoni, Torino, 2006

Collegamenti esterni modifica