Sicania
La Sicanìa (o Sikanìa, Σικανία in greco antico) era, secondo la nomenclatura geografica dell'età antica, la terra abitata dai Sicani; corrispondeva inizialmente all'isola di Sicilia, successivamente a una sua porzione (compresa, grosso modo, tra i fiumi Himera e Halykos, rispettivamente il Salso e il Platani)[1][2].
Sicania | |
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Le gole del Sosio, nel cuore del territorio dei Sicani | |
Stati | Italia |
Regioni | Sicilia |
Territorio | Monti Sicani |
Mappa della Sicilia preellenica: nella parte centro-occidentale il territorio dei Sicani |
Il toponimo viene citato nel XXIV libro dell'Odissea di Omero, anche se non si sa esattamente a quale terra si riferisca[3].
Territorio
modificaAll'inizio del V libro della sua opera, Diodoro Siculo afferma che:
«ἡ γὰρ νῆσος τὸ παλαιὸν ἀπὸ μὲν τοῦ σχήματος Τρινακρία κληθεῖσα, ἀπὸ δὲ τῶν κατοικησάντων αὐτὴν Σικανῶν Σικανία προσαγορευθεῖσα, τὸ τελευταῖον ἀπὸ Σικελῶν τῶν ἐκ τῆς Ἰταλίας πανδημεὶ περαιωθέντων ὠνόμοσται Σικελία»
«L'isola, in antico chiamata Trinacria per la sua forma, poi denominata Sicania dai Sicani che vi si stabilirono, alla fine ha avuto nome Sicilia dai Siculi, che vi passarono in massa dall'Italia [...]»
Note
modifica- ^ Anello, 2005, 150.
- ^ Miccichè, 2011, 2.
- ^ (GRC)
«ἀλλά με δαίμων / πλάγξ' ἀπὸ Σικανίης δεῦρ' ἐλθέμεν οὐκ ἐθέλοντα.»
(IT)«Me svelse / Dalla Sicilia un Genio avverso, e a queste / Piagge sospinse»
- ^ Traduzione di Pietrina Anello.
Bibliografia
modifica- Pietrina Anello, I Sicani nel IV secolo a.C., in Atti del convegno di studi su Diodoro Siculo e la Sicilia indigena, n. 2005, pp. 150-157.
- Calogero Miccichè, Espansionismo acragantino e resistenza sicana: Falaride e la Sicania, in Ager Veleias, vol. 6.08, n. 2011.