Simeon (abate di Ely)

Simeon (993Ely, 21 novembre 1093) è stato un religioso inglese.

Simeon O.S.B.
abate ordinario della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
  • Priore di Winchester (? - 1082)
  • Abate di Ely (1082 - 1093)
 
Nato993
Nominato abate ordinario1082
Deceduto1093 Abbazia di Ely
 

Biografia

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Cattedrale di Ely: arcate normanne nella navata.

Simeon (morto il 21 novembre 1093)[1] era fratello di Walkelin, vescovo di Winchester.[1] Già monaco presso l'abbazia di Saint-Ouen a Rouen,[2]grazie all'influenza del fratello fu nominato priore di Winchester e poi, nel 1082, abate di Ely,[3][4] dove nel 1083 iniziò la ristrutturazione della cattedrale.[5] Inoltre recuperò a favore del monastero di Ely le terre che erano state assegnate ai Normanni all'epoca dell'assedio dell'isola di Ely, quando questa era controllata da Hereward il Fuorilegge.[6]

Simeon compare come testimone in tre charte: due attestanti privilegi concessi da Guglielmo il Conquistatore all'Abbazia di Ramsey ed ai monaci di Westminster, e la terza attestante il patrocinio offerto da Guglielmo all'abbazia di Westminster (va però segnalato che quest'ultimo documento si è rivelato un falso).[7]

Simeon morì nel 1093, all'età di 100 anni.[8] La sua morte portò alla luce il fatto che i monaci normanni o "stranieri" che aveva portato da Winchester non si erano mai integrati con i loro confratelli locali: infatti l'abate era appena morto quando sette di questi "stranieri", dopo avere fatto uscire gli altri monaci dalla chiesa dove vegliavano la salma, aprirono i reliquiari dei santi (si dice che nella fretta abbiano fracassato le reliquie di San Botulfo), saccheggiarono la chiesa e partirono per tornare a Winchester con il loro bottino. Raggiunsero Winchester sani e salvi, ma a mani vuote, perché a Guildford la locanda dove dormivano prese fuoco - si pensa che i monaci fossero ubriachi e poco attenti - e con essa bruciò anche il loro bottino.[4][8]

Alla morte di Simeon i beni del monastero passarono sotto il controllo di Rainulfo Flambard, ministro di Guglielmo il Rosso, e nessun abate fu nominato fino all'ascesa di Enrico I nel 1100.[4]

  1. ^ a b (EN) David Knowles, Vera C.M. London e Christopher Brooke, The Heads of Religious Houses, England and Wales, 940–1216, seconda, Cambridge, Cambridge University Press, 2001, pp. 45, ISBN 0-521-80452-3.
  2. ^ David S. Spear, The Norman Empire and the Secular Clergy, 1066-1204, in Journal of British Studies, vol. 21, n. 2, 1982, pp. 1–10. URL consultato il 17 febbraio 2024.
  3. ^ Priors of Winchester | British History Online, su www.british-history.ac.uk. URL consultato il 17 febbraio 2024.
  4. ^ a b c Houses of Benedictine monks: Abbey and cathedral priory of Ely | British History Online, su www.british-history.ac.uk. URL consultato il 24 febbraio 2024.
  5. ^ (EN) Peter Meadows e Nigel Ramsay, Ely Abbey, 672–1109, a cura di Peter Meadows e Nigel Ramsay, The Boydell Press, 2003, pp. 3-58.
  6. ^ Houses of Benedictine monks: Abbey and cathedral priory of Ely | British History Online, su www.british-history.ac.uk. URL consultato il 17 febbraio 2024.
  7. ^ Prosopography of Anglo-Saxon England, su pase.ac.uk. URL consultato il 17 febbraio 2024.
  8. ^ a b (EN) Janet Fairweather, Liber Eliensis, Boydell Press, 2005, ISBN 978-1-84383-015-3. URL consultato il 17 febbraio 2024.

Bibliografia

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