Siri (Lucania)
Siri (Σῖρις in greco) era un'antica città della Magna Grecia, in Lucania, nata sulla riva sinistra del fiume Sinni nei pressi della foce, nei pressi dell'attuale Nova Siri.
Siri | |
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Nome originale | Σῖρις |
Cronologia | |
Fondazione | VIII-VII secolo a.C.[1] |
Fine | 570-565 a.C. [2] |
Amministrazione | |
Territorio controllato | Siritide |
Territorio e popolazione | |
Lingua | greca antica |
Localizzazione | |
Stato attuale | ![]() |
Località | Policoro, Rotondella, Nova Siri |
Coordinate | 40°08′56.55″N 16°32′28.93″E / 40.149042°N 16.54137°E |
Cartografia | |
StoriaModifica
Siri ebbe un territorio ricco e fertile, la Siritide, sul quale, secondo la tradizione, si stanziarono dapprima esuli troiani intorno al XII secolo a.C. e poi coloni provenienti da Colofone, città della Ionia (costa centro-occidentale dell'attuale Turchia), nel 675 a.C. circa.
La città venne fondata, verosimilmente da coloni focesi, indicativamente a cavallo tra l'VIII e il VII secolo a.C. nei pressi della foce del fiume Siri, l'attuale Sinni[1].
La floridezza e la ricchezza della colonia, acquisite nel corso dei decenni, suscitarono "l'invidia", ma soprattutto la preoccupazione delle vicine città achee di Metapontum (attuale Metaponto), Sybaris (attuale Sibari) e Kroton (l'attuale Crotone) che vedevano espandersi il potere economico di una colonia ionia. Alleatesi, le tre città invasero la Siritide e sconfissero intorno al 570-565 a.C.[2] Siris che decadde, continuando la sua esistenza sotto l'influenza di Sibari e Metaponto.
Gli esuli si rifugiarono probabilmente sulla vicina altura di Pandosia (attuale Anglona), sulle alture delle attuali Montalbano Jonico e Tursi. Un secolo e mezzo dopo a circa 5 km (24 stadi) venne fondata una colonia congiunta di tarentini e turioti, con il nome Eraclea. Di Siri restò solo il porto che da allora venne utilizzato da Eraclea[1].
NoteModifica
- ^ a b c SIRI di Lucania, su treccani.it. URL consultato il 28 febbraio 2018.
- ^ a b Marta Sordi, Guerra e diritto nel mondo greco e romano, su books.google.it.
Voci correlateModifica
Collegamenti esterniModifica
- Siris, su novasiri.it.