Sousa chinensis

specie di animali della famiglia Delfinidae

La susa indopacifica (Sousa chinensis (Osbeck, 1765); 中華白海豚T, Zhōnghuá bái hǎitúnP), nota anche come delfino bianco cinese, è una specie di delfino diffusa nelle acque tropicali dell'Indo-Pacifico centrale.[2]

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Susa indopacifica
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Cetartiodactyla
Famiglia Delfinidae
Genere Sousa
Specie S. chinensis
Nomenclatura binomiale
Sousa chinensis
(Osbeck, 1765)

Tassonomia modifica

Lo stato di specie a sé della susa atlantica (Sousa teuszii), il cui areale nell'Atlantico è molto lontano da quello degli altri membri del genere Sousa, dai quali differisce anche per il numero di vertebre e denti, è in gran parte fuori di dubbio. Le popolazioni indopacifiche venivano tradizionalmente considerate come un'unica specie (Sousa chinensis), ma Dale Rice,[3] Rüdiger Wandrey[4] e Mendez et al.[5] hanno in seguito distinto una specie occidentale, la susa indiana (Sousa plumbea), che differisce per la colorazione e la presenza di una gobba dorsale distinta, diffusa dal Sudafrica all'India orientale, e successivamente, nel 2014, è stata descritta Sousa sahulensis, che vive lungo la costa settentrionale dell'Australia.[6] Nel 2015 è stata descritta Sousa chinensis taiwanensis, una sottospecie della susa indopacifica presente nello stretto di Formosa, che differisce dalla forma nominale (S. c. chinensis) per il motivo a piccoli punti scuri.[7]

Descrizione modifica

Le suse indopacifiche sono caratterizzate da un corpo robusto e di medie dimensioni: raggiungono una lunghezza di 2-2,6 metri e un peso che va da 230 a 250 kg. La colorazione è generalmente grigia ma può variare notevolmente con l'età e l'area geografica. La maggior parte degli adulti provenienti dalla Cina meridionale è di colore bianco puro, mentre altri conservano una parte della loro pigmentazione grigio scuro e sviluppano macchie scure o punteggiature. La gobba caratteristica delle specie S. teuszii e S. plumbea è assente nelle suse indopacifiche e le loro pinne dorsali tendono a essere più grandi e di forma più marcatamente triangolare.[8]

Distribuzione e habitat modifica

Come indica il nome, la susa indopacifica è originaria dell'Indo-Pacifico tropicale: il suo areale si estende dalla costa orientale del subcontinente indiano, a partire dalle foci dei fiumi Krishna e Godavari, attraverso il Sud-est asiatico, regione indonesiana compresa, fino alla Cina meridionale.[5] Preferisce le regioni costiere con una profondità dell'acqua non superiore a 20 metri e si spinge raramente in mare aperto. Tuttavia, le suse si trovano occasionalmente in fiumi come lo Yangtze, sebbene nuotino raramente nell'entroterra e tendano a rimanere negli estuari.

Biologia modifica

Questi delfini vivono in acque costiere calde e poco profonde, ma anche nell'acqua salmastra. Preferiscono i banchi di sabbia o le coste fiancheggiate da mangrovie, ma si possono trovare anche nei pressi delle barriere coralline. Vivono in piccoli gruppi da tre a sette esemplari, ma possono anche formare gruppi più grandi. A volte socializzano con tursiopi, neofocene e altre specie di cetacei. Le suse indopacifiche sono note per essere nuotatori lenti e cauti che tendono a stare alla larga dalle imbarcazioni.

Questi delfini sono considerati opportunisti e si alimentano in modo generalista, mangiando una varietà di pesci di scogliera costiera e di estuario. Alcuni catturano anche cefalopodi e crostacei. Questa specie si nutre in associazione con i pescherecci a strascico di Hong Kong.[9]

L'accoppiamento e il parto sembrano avvenire tutto l'anno. Il periodo di gestazione dura 10-12 mesi, l'allattamento può durare più di 2 anni, la maturità sessuale è raggiunta a 9-10 anni per le femmine e 12-13 anni per i maschi, ed è stato ipotizzato un intervallo di 3 anni tra i singoli parti. Gli individui possono vivere almeno 30 anni.[9]

Conservazione modifica

Nel mondo sono rimasti solamente 6000 esemplari di susa indopacifica[10] e le varie popolazioni constano di poche decine o poche centinaia di esemplari; tuttavia, almeno 1200 animali vivono nell'estuario del Fiume delle Perle, nella Cina meridionale.[9] A volte questi delfini vengono cacciati per la loro carne, ma non su scala ampia e commerciale. Sono altre le principali minacce che gravano sulla specie: la pesca, in quanto continuano a rimanere impigliati nelle reti, il traffico navale, perché il rumore dei motori disturba il loro sistema di ecolocalizzazione e le eliche delle navi possono ucciderli, il disboscamento delle foreste di mangrovie sulle coste e l'inquinamento dei mari. Soprattutto nelle regioni densamente popolate, come la Cina sud-orientale, queste pratiche hanno portato a un notevole calo demografico.

Note modifica

  1. ^ (EN) Jefferson, T.A., Smith, B.D., Braulik, G.T. & Perrin, W. 2017, Sousa chinensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Sousa chinensis, su Mammal Diversity.
  3. ^ Dale W. Rice, Marine Mammals of the World. Systematics and Distribution, Society of Marine Mammalogy Special Publication No. 4, 1998.
  4. ^ Rüdiger Wandrey, Die Wale und Robben der Welt, Franckh-Kosmos Verlags GmbH, 1997, p. 76, ISBN 3-440-07047-6.
  5. ^ a b Martin Mendez, Thomas J. Jefferson, Sergios-Orestis Kolokotronis, Michael Krützen, Guido J. Parra, Tim Collins, Giana Minton, Robert Baldwin, Per Berggren, Anna Särnblad, Omar A. Amir, Vic M. Peddemors, Leszek Karczmarski, Almeida Guissamulo, Brian Smith, Dipani Sutaria, George Amato e Howard C. Rosenbaum, Integrating multiple lines of evidence to better understand the evolutionary divergence of humpback dolphins along their entire distribution range: a new dolphin species in Australian waters?, in Molecular Ecology, 2013, DOI:10.1111/mec.12535.
  6. ^ Thomas A. Jefferson e Howard C. Rosenbaum, Taxonomic revision of the humpback dolphins (Sousa spp.), and description of a new species from Australia, in Marine Mammal Science, vol. 30, n. 4, ottobre 2014, pp. 1494-1541, DOI:10.1111/mms.12152.
  7. ^ John Y Wang, Shih Chu Yang e Samuel K Hung, Diagnosability and Description of A New Subspecies of Indo-Pacific Humpback Dolphin, Sousa chinensis (Osbeck, 1765), from the Taiwan Strait, in Zoological Studies, vol. 54, n. 36, 2015, DOI:10.1186/s40555-015-0115-x.
  8. ^ Hadoram Shirihai e Brett Jarrett, Balene, delfini e foche, Roma, Ricca editore, 2014, pp. 161-165, ISBN 978-88-6694-018-0.
  9. ^ a b c Annalisa Berta (a cura di), Whales, Dolphins & Porpoises: A Natural History and Species Guide, University of Chicago Press, 2015.
  10. ^ Delfino rosa nella baia di Hong Kong: il ritorno del raro esemplare grazie alla riduzione del traffico marittimo, su Corriere TV, 17.09.2020. URL consultato il 19 settembre 2020.

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