Daicon III e Daicon IV Opening Animation: differenze tra le versioni
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'''''Daicon III Opening Animation''''' e '''''Daicon IV Opening Animation,''''' più comunemente noti come '''''Daicon III''''' e '''''Daicon IV''''', sono due [[Cortometraggio|cortometraggi]] [[anime]] diretti da [[Hiroyuki Yamaga]]. Prodotti su pellicola da [[8 millimetri (film)|8 millimetri]] rispettivamente nel 1981 e nel 1983 per le omonime ''convention'' di [[fantascienza]] del [[Nihon SF Taikai]], furono realizzati dal collettivo Daicon Film, un insieme di animatori alle prime armi che poco dopo si sarebbe associato come [[Gainax]]
[[Hideaki Anno]], Yamaga e [[Takami Akai]] crearono in solitaria ''Daicon III'', contraendo dei debiti che saldarono grazie alla vendita di videocassette e bobine contenenti copie del cortometraggio
▲[[Hideaki Anno]], Yamaga e [[Takami Akai]] crearono in solitaria ''Daicon III'', contraendo dei debiti che saldarono grazie alla vendita di videocassette e bobine contenenti copie del cortometraggio<ref name="ta" />. I profitti ottenuti da tale commercio vennero reinvestiti nella produzione di ''Daicon IV'', per il quale vennero chiamate come assistenti almeno altre nove persone: in tale sede Anno ed Akai si limitarono alla supervisione delle animazioni<ref name="bju" />. Nel 2001 la rivista giapponese ''[[Animage]]'' classificò le due opere, sotto il titolo unificante ''Daicon'', al trentacinquesimo posto della classifica dei migliori cento anime di tutti i tempi<ref name="gs" />.
== Trama ==
=== ''Daicon III Opening Animation'' ===
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Un Jet [[VTOL]] della Pattuglia Scientifica di ''[[Ultra (franchise)|Ultraman]]'' atterra in uno spiazzo erboso di una foresta; una ragazzina, di ritorno da scuola con il suo ''[[randoseru]]'', lo osserva incuriosita, nascosta dietro un albero. Dal velivolo discendono due membri del corpo speciale che avvicinano la bambina porgendole un bicchiere d'acqua<ref group=N>Secondo Okada, l'acqua simboleggia l'«opportunità»; quindi, per l'antropologo Lawrence Eng, il significato di ''Daicon III'' è «fare il miglior uso delle proprie opportunità, combattendo contro coloro che cercano di sottrar[cele]», così come la ragazzina combatte contro chiunque voglia sottrarle il bicchiere. Cfr. {{Cita web|url=http://www.cjas.org/~leng/daitrivia.htm|titolo=Daicon III and IV Opening Animations - Trivia|sito=Cornell Japanese Animation Society|accesso=24 marzo 2020|autore=Lawrence Eng|lingua=en|dataarchivio=8 febbraio 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050208221940/http://www.cjas.org/~leng/daitrivia.htm|deadurl=no}}</ref> e pregandola di consegnarlo a Daicon. Ella accetta la missione, ma, non appena incamminatasi, si imbatte in un Punk Dragon che le blocca la strada con il suo ''[[mecha]]''. La macchina, tuttavia, si ribella e, dopo aver ucciso con un missile il suo padrone, ingaggia un duello contro la ragazza. La bambina riesce ad avere la meglio, mostrando una forza fisica fuori dall'ordinario. Nel frattempo [[Gomora]] emerge da sottoterra e tenta di afferrarla; la bambina, sfruttando un [[razzo ausiliario]] nascosto nello zainetto, fugge in volo. Il ''mecha'' la insegue e la colpisce a mezz'aria con un missile, facendole perdere i sensi. Mentre precipita nel vuoto la bambina lascia la presa del bicchiere. Poco prima di schiantarsi al suolo però si ricorda del compito affidatole dalla Pattuglia Scientifica: riacquista conoscenza, afferra il recipiente e, riattivato il propulsore dello zaino, si mette in salvo in una città completamente deserta.
Il robot la raggiunge e le lancia contro una nuova batteria di missili; lei ne ferma uno a mani nude e lo scaglia contro di lui, facendolo esplodere. Seppur ormai ridotto in un cumulo di rottami, il ''mecha'' riesce comunque a lanciare un razzo segnalatore che, scoppiando, produce il logo della convention e chiama in tal modo a raccolta [[Densetsu kyojin Ideon|Ideon]], [[Godzilla]], [[King Ghidorah]] e [[Gamera]]. La ragazza, di fronte ai nemici, cerca di fuggire in aria; il suo tentativo però si rivela vano, poiché i cieli sono solcati da uno [[Star Destroyer]], un [[TIE (Guerre stellari)|TIE]] e dalle astronavi marziane del film ''[[La guerra dei mondi (film 1953)|La guerra dei mondi]]''. Vedendosi circondata, estrae dalla cartella un righello di bambù, che si trasforma in una [[spada laser]] con cui taglia a metà un [[Baltan]] di ''Ultraman'', e lancia una serie di piccoli missili dal suo ''randoseru'', annientando un Maser Tank della serie ''Godzilla'', la nave da guerra sottomarina [[Atragon]], [[la corazzata Yamato]], l'[[USS Enterprise (NCC-1701)|USS Enterprise]], un [[X-wing]] e [[Daimajin]]. Riesce dunque a farsi strada e a giungere in un deserto, dove trova per metà sepolto un [[Raphanus sativus var. longipinnatus|daikon]] raggrinzito. Lo annaffia con l'acqua del bicchiere ed esso diventa un enorme nave spaziale, chiamata Daicon. La giovane viene condotta a bordo da un raggio di luce e, vestita di un'uniforme navale e con [[Toshio Okada]] e [[Yasuhiro Takeda]] al posto di comando, parte per i confini lontani dell'universo<ref>{{Cita|Cavallaro|pp.
=== ''Daicon IV Opening Animation'' ===
[[File:DaiconIV nuovo.PNG|thumb|right|
La ragazzina protagonista del primo episodio è cresciuta: indossando un [[Coniglietta|costume da coniglietta di Playboy]], combatte con le sue abilità da guerriera contro i nemici del cosmo. Affronta Astron, Jamira, Zarab Seijin, [[King Joe]], Seabonzu, Twin Tail, Gesura, Dada e Saturn<ref group=N name="ultraman">Dal franchise di ''Ultraman''.</ref> ed un [[RX-78 Gundam]]; sbaraglia un'orda di Metron Seijin, schivando gli attacchi di Gyango, Red King, Baltan Seijin, Takkong, Pole Seijin, Z-Ton, Mephilus Seijin e Seagoras<ref group=N name="ultraman"/>; sfida in un duello di spade laser [[Dart Fener]], assistito da un manipolo di [[stormtrooper]]; sulla cima di una scogliera sconfigge uno [[xenomorfo]] dalle gambe artificiali (che brandisce il Discovery One a mo' di arma) e Dynaman. La [[Stormbringer (oggetto immaginario)|Stormbringer]] appare solcando il cielo e la ragazza riesce a saltarci sopra e a cavalcarla come una tavola da surf.
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Planando su di essa, la giovane incontra una formazione di Ultra Hawk 1<ref group=N name="ultraman"/> e deflagra la Yamato, l'[[Capitan Harlock: L'Arcadia della mia giovinezza|Arcadia di Capitan Harlock]] ed una [[SDF-1]] in tandem con un esplosivo [[VF-1 Valkyrie]] armato con una sciabola a raggi, simile a quella di Gundam. Dopo aver preso parte ad una nuova battaglia aerea in una caffetteria ''otaku'', vola tra [[Capitan America]], [[Robin]], [[Batman]], [[Uomo Ragno]], [[Superman]] e [[Wonder Woman]]. Una miriade di velivoli spaziali e personaggi [[Fantasy|fantastici]]<ref group=N>Come i protagonisti de ''[[Il Signore degli Anelli]]'', ''[[Conan il barbaro#Fumetti|Conan il barbaro]]'', ''[[Le cronache di Narnia]] ''e del ''[[Ciclo di Pern]]'', un incrociatore da battaglia [[Klingon]], la nave del romanzo ''[[Base Luna chiama Terra]]'', il [[Millennium Falcon]], Lord Jaxom (dal ''[[Ciclo di Pern]]'' della scrittrice [[Anne McCaffrey]]), i [[Thunderbirds]], [[Kamen Rider]], [[Jumborg Ace]], un [[Personaggi di Nausicaä della Valle del vento#Verme Re|Verme Re]] da ''[[Nausicaä della Valle del vento (manga)|Nausicaä della Valle del vento]]'', [[Nausicaä (Nausicaä della Valle del vento)|Nausicaä]] stessa, [[Lynn Minmay]], [[Mazinger Z|Mazinga Z]], Kool Seijin (dall'universo narrativo di ''Ultraman'') e [[Cutie Honey]].</ref> appaiono come visioni nel cielo. Una volta tornata a terra, la ragazza salta giù dalla Stormbringer, la quale si divide in sette parti di altrettanti diversi colori.
Improvvisamente, «quella che potrebbe essere descritta solo come una bomba atomica», secondo il [[Saggio|saggista]] Takashi Murakami<ref name="
== Produzione ==
Sul finire degli anni settanta, [[Toshio Okada]] e [[Yasuhiro Takeda]] erano due giovani studenti universitari a [[Osaka]], rispettivamente alla [[Osaka Electro-Communication University]] e alla Kinki University di scienze e tecnologia<ref>{{Cita|Takeda|pp. 21, 29-31}}.</ref>. Entrambi erano grandi appassionati di fantascienza, [[anime]] e ''[[tokusatsu]]''<ref name="AnimeClick">{{Cita web|url=https://www.animeclick.it/news/43794-novaludica-dal-daicon-a-evangelion-viaggio-allinterno-della-gainax|titolo=NovaLudica: Dal Daicon a Evangelion, viaggio all'interno della Gainax|sito=[[AnimeClick.it]]|data=9 maggio 2015|accesso=28 gennaio 2021}}</ref>, e facevano parte dei club fantascientifici della propria università, che fungevano da gruppi di aggregazione per discutere liberamente dei propri interessi, scambiarsi newsletter, produrre ''[[fanzine]]'', e partecipare a ''[[Convegno|convention]]'' sull'argomento fantascienza<ref>{{Cita|Cavallaro|p. 6}}.</ref><ref>{{Cita|Takeda|pp. 23-31}}.</ref>, dove si andava formando ''in nuce'' la prima comunità di appassionati che sarebbe stata successivamente individuata come fenomeno ''[[otaku]]''<ref name="Murakami">{{Cita|Murakami|pp. 9-10}}.</ref><ref name="Cavallaro7">{{Cita|Cavallaro|p. 7}}.</ref>. Okada e Takeda si incontrarono proprio nel corso di una di queste ''convention'' locali, la Seto-Con del 1978<ref>{{Cita|Takeda|pp. 29-31}}.</ref>.
[[File:Connichi2008 GAINAX Yamaga Hiroyuki.JPG|thumb|left|upright=0.9|[[Hiroyuki Yamaga]] al [[Connichi]] 2008, regista dei due cortometraggi]]▼
▲[[File:Connichi2008 GAINAX Yamaga Hiroyuki.JPG|thumb|left|upright=0.9|[[Hiroyuki Yamaga]]
{{Citazione|È già difficile disegnare ''una'' Powered Suit, con tutte le linee e le forme complesse, ma, in quel momento, [Anno] incominciò ad animarne una proprio di fronte ai nostri occhi. [...] Ci sistemammo, e incominciammo a produrre un anime per la sequenza di presentazione [della Daicon].|[[Yasuhiro Takeda]]<ref name="CAFVA"/>|It's hard enough to draw a ''single'' Powered Suit with all the lines and complex shapes but here he [Anno] was animating one right in front of us... That settled it - we were doing an anime for the opening film.|lingua=en}}▼
All'epoca era consuetudine affidare l'organizzazione delle ''convention'' di fantascienza a gruppi studenteschi, club od organizzazioni di appassionati locali, motivo per cui, dopo aver accumulato un po' di esperienza nell'organizzazione di alcuni convegni minori, Okada e Takeda raccolsero altri interessati e nel 1980 si proposero come comitato organizzativo per curare la 20ª edizione del [[Nihon SF Taikai]], la più importante ''convention'' di questo tipo in [[Giappone]], che si sarebbe svolta l'anno successivo a Osaka con il nome di Daicon 3<ref>{{Cita|Takeda|pp. 44-46}}.</ref><ref>{{Cita|Cavallaro|pp. 6-7}}.</ref>{{#tag:ref|Ogni evento del Nihon SF Taikai riceve un soprannome specifico in base alla città che ospita la ''convention'': "Daicon" connota le conferenze tenutesi a Osaka, dall'unione delle particelle "dai", pronuncia alternativa giapponese della "O" di "Osaka", e "con", abbreviazione di "''convention''", mentre 3 indica la numerazione progressiva<ref name="Cavallaro7"/>.|group=N}}. Durante i preparativi per l'evento, il gruppo pensò di realizzare un cortometraggio anime per il tradizionale video d'apertura, e reclutò quindi le marticole dell'Università di belle arti di Osaka [[Hideaki Anno]], [[Hiroyuki Yamaga]] e [[Takami Akai]], anch'essi appassionati di fantascienza e di anime e con un po' di esperienza alle spalle nella realizzazione di filmati animati<ref name="Takeda47">{{Cita|Takeda|pp. 47-50}}.</ref>. Il primo incontro tra Okada, Takeda, Anno e Yamaga avvenne in un caffé di [[Kyoto]], in cui, come riportò Takeda nel libro ''The Notenki Memoirs'', Anno stupì i due nuovi conoscenti schizzando su un blocchetto una breve sequenza animata di una [[Mecha|powered suit]]<ref name="AnimeClick"/>:
▲{{Citazione|Ero esterrefatto. Mi ricordo che pensai, ''Questo ragazzo è incredibile!'' È già difficile disegnare ''una sola''
Benché Anno, Yamaga e Akai fossero a conoscenza dei metodi necessari per realizzare un anime, le loro creazioni fino a quel punto si erano limtate a semplici animazioni su carta e non avevano esperienza con la più complessa tecnica del [[rodovetro]] (''cel''). Inoltre il gruppo non disponeva di fondi adeguati, e dovette ripiegare su materiali e attrezzi alternativi o di scarsa qualità<ref name="Takeda50">{{Cita|Takeda|pp. 50-51}}.</ref><ref name="AnimeClick"/>. Ad esempio, i costosi ''cel'' di [[acetato di cellulosa]] necessari per l'animazione vennero sostituiti con un rotolo di [[Polivinilcloruro|vinile]] acquistato direttamente in fabbrica al costo di soli duemila [[yen]]. Dopo aver tagliato e preparato i ''cel'', però, i ragazzi constatarono che il vinile non era un materiale adatto da impiegare, in quanto la vernice che vi veniva stesa sopra faceva incollare tra di loro i ''cel'' impilati e tendeva inoltre a staccarsi una volta seccata<ref name="Takeda50"/>. I fori necessari ad allineare i ''cel'' e i fogli di carta [[ISO 216|fogli B5]] destinati all'animazione vennero poi realizzati a mano con un semplice perforatore da ufficio<ref name="Takeda50"/>.
La realizzazione del cortrometraggio fu portata avanti in una stanza vuota della casa di Okada, che offriva spazio in quanto fungeva anche da fabbrica per la ditta di famiglia<ref name="Takeda50"/>. Il processo di lavorazione non aveva alcuna pretesa di professionalità o una suddivisione dei ruoli precisa: a parte Anno, Yamaga e Akai, che erano i disegnatori e gli animatori principali e che svolsero la maggior parte del lavoro, ogni membro del comitato organizzativo di Daicon 3 contribuì come poteva con suggerimenti, colorazioni o ritocchi alle lastre, in un processo caotico, libero e creativo<ref>{{Cita|Takeda|pp. 51-54}}.</ref><ref name="Cavallaro7"/>. Alla produzione vennero accreditati genericamente Anno, Yamaga e Akai<ref name="crew">{{Cita web|url=http://www.cjas.org/~leng/daistaff.htm|titolo=Daicon III and IV Opening Animations - Production Credits|sito=Cornell Japanese Animation Society|accesso=24 marzo 2020|autore=Lawrence Eng|lingua=en}}</ref>, sebbene Takeda riportò che Okada si occupò maggiormente della produzione, Yamaga della regia, Akai del ''[[character design]]'' e Anno del ''[[mecha design]]''<ref name="Takeda51">{{Cita|Takeda|pp. 51-52}}.</ref>. Per l'aspetto del [[mecha]] Anno si ispirò alla tuta potenziata disegnata da [[Kazutaka Miyatake]] dello [[Studio Nue]] per l'edizione giapponese del romanzo del 1959 di [[Robert A. Heinlein]] ''[[Fanteria dello spazio]]'', che in Giappone era diventata l'archetipo di questo tipo di powered suit<ref>{{Cita|Daitoku, Matsuzaki, Miyatake, Kawamori|p. 146}}.</ref><ref name="Takeda47"/>. Le riprese furono eseguite con una [[fotocamera]] montata su un treppiede e girate su pellicola da [[8 millimetri (pellicola)|8 millimetri]]<ref name="trivia">{{Cita web|url=http://www.cjas.org/~leng/daitrivia.htm|titolo=Daicon III and IV Opening Animations - Trivia|sito=Cornell Japanese Animation Society|accesso=24 marzo 2020|autore=Lawrence Eng|lingua=en|dataarchivio=8 febbraio 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050208221940/http://www.cjas.org/~leng/daitrivia.htm|deadurl=no}}</ref>; data l'assenza di una scheda di temporizzazione, i fotogrammi furono organizzati da Anno in solitaria<ref name="Takeda51"/>. Come sottofondo musicale furono utilizzati i brani {{Nihongo|''Prologue''|プロローグ}} tratto dall'album del 1981 ''Cosmos'' di [[Yūji Ōno]], ''Runaway'' di [[Bill Conti]] e ''Life or Death'' di [[Kōichi Sugiyama]]<ref name="musica">{{Cita web|url=https://www.animenewsnetwork.com/encyclopedia/anime.php?id=817|titolo=Daicon films (special)|sito=[[Anime News Network]]|lingua=en|accesso=24 marzo 2020}}</ref>.
Il gruppo lavorò al cortometraggio a tempo pieno per circa cinque mesi, e lo ultimò giusto in tempo per la presentazione alla ''convention''<ref name="Takeda51"/>. Il filmato, della durata di cinque minuti e denominato ''Daicon III Opening Animation''<ref name="Murakami"/>, venne mostrato all'apertura di Daicon 3 il 22 agosto 1981<ref name="date">{{Cita web|url=http://www.gainax.co.jp/hills/anno/animetion.html|titolo=『DAICON III OPENING ANIME』『DAICON IV OPENING ANIME』|sito=[[Gainax]]|accesso=28 gennaio 2021|lingua=ja|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050308011440/http://www.gainax.co.jp/hills/anno/animetion.html|dataarchivio=8 marzo 2005|urlmorto=sì}}</ref> ottenendo un'ottima risposta da parte della platea in cui erano presenti 1500 spettatori<ref>{{Cita|Takeda|pp. 52-54}}.</ref><ref name="Cavallaro9">{{Cita|Cavallaro|p. 9}}.</ref>. Per animare il convegno e recuperare in parte le spese di produzione, lo staff decise di produrre e mettere in vendita alcuni oggetti di [[merchandising]], che erano una sostanziale novità per i seminari di questo genere in Giappone e che si vendettero sorprendentemente bene<ref name="Takeda58">{{Cita|Takeda|pp. 55-58}}.</ref><ref name="Cavallaro8">{{Cita|Cavallaro|p. 8}}.</ref>.
{{Doppia immagine|right|Takami Akai (cropped).jpg|170|Godzilla Resurgence World Premiere Red Carpet- Anno Hideaki (28526527191).jpg|150|[[Takami Akai]] e [[Hideaki Anno]], responsabili delle animazioni}}
Okada, colpito dal successo che aveva registrato il merchandising alla conferenza e convinto che vi fosse un mercato per questo genere di prodotti<ref name="Takeda58"/>, decise di abbandonare gli studi nel 1982 e di aprire, con l'aiuto del padre, un negozio a casa sua, che chiamò General Products. Per il nome si ispirò a quello della società gestita dai Burattinai di Pierson, specie aliena che compare nel ''[[Ciclo dello Spazio conosciuto]]'' dello scrittore statunitense [[Larry Niven]]. Quindi, con il supporto di Takeda, di alcuni amici universitari e di altri conoscenti, si specializzò in [[garage kit]] e materiale legato agli anime e ai ''tokusatsu''<ref>{{Cita|Takeda|pp. 61-65}}.</ref>. Intanto Anno e Yamaga furono ingaggiati dallo [[Studio Nue]] per lavorare come animatori all'anime ''[[Fortezza superdimensionale Macross]]''; si trasferirono quindi per un periodo a Tokyo, dove conobbero i colleghi [[Mahiro Maeda]] e [[Yoshiyuki Sadamoto]]<ref name="Takeda68">{{Cita|Takeda|pp. 68-71}}.</ref>. Il loro entusiasmo per il mondo delle ''convention'' fantascientifiche non si era però esaurito, e quando venne annunciato che Osaka avrebbe ospitato la 22ª edizione del Nihon SF Taikai, Daicon 4, nel 1983, il gruppo di amici decise di candidarsi nuovamente per organizzare l'evento, forte del successo ottenuto con Daicon 3<ref>{{Cita|Takeda|pp. 66-68}}.</ref><ref name="AnimeClick"/>.
In previsione di Daicon 4, nella primavera del 1982 i giovani fondarono Daicon Film, un piccolo studio di produzione allo scopo di realizzare cortometraggi da mostrare alla ''convention'' e di attirare altri interessati, cementificare il comitato esecutivo e mettere in piedi una struttura organizzativa ben oliata per l'evento. Reinvestendo i guadagni dell'attività General Products e delle vendite di copie di ''Daicon III Opening Animation'', nel giro di un anno Daicon Film produsse i cortometraggi in 8 mm {{Nihongo|''Kaiketsu Notenki''|快傑のうてんき}} di Takeda, {{Nihongo|''Aikoku Senpai Dainippon''|愛國戰隊大日本}} di Akai e {{Nihongo|''Kaettekita Ultraman''|帰ってきたウルトラマン}} di Anno, parodie [[live action]] di pellicole con [[effetti speciali]] e di genere ''tokusatsu'' e ''[[super sentai]]''<ref name="Takeda68"/><ref>{{Cita|Cavallaro|pp. 8-9}}.</ref>. Dato il successo di ''Daicon III Opening Animation'', il gruppo decise inoltre di realizzare un video di apertura anche per Daicon 4<ref>{{Cita|Takeda|p. 80}}.</ref>.
Lo studio di lavorazione di ''Daicon IV Opening Animation'' venne approntato in un piano appositamente affittato di un vecchio edificio di Osaka noto come Hosei Kaikan, di proprietà di una cooperativa tessile. Poiché l'edificio veniva chiuso tutti i giorni alle 21:00 fino alla mattina successiva, di frequente i membri dello staff furono costretti a trascorrere intere notti chiusi nello studio, in uno spazio sovraffollato, d'estate e senza aria condizionata<ref name="Takeda81">{{Cita|Takeda|pp. 80-81}}.</ref>. Rispetto al video precedente, però, la produzione fu molto più organizzata e professionale<ref name="Takeda81"/>, grazie all'esperienza maturata dal gruppo nel frattempo e al coinvolgimento di nuovi animatori di talento come Maeda e Sadamoto<ref name="AnimeClick"/>. Yamaga ricoprì ancora una volta il ruolo di regista; Anno e Akai quello di [[Direttore dell'animazione|direttori dell'animazione]]. Toru Saegusa ideò la grafica, e [[Yoshiyuki Sadamoto]], [[Mahiro Maeda]], Norifumi Kiyozumi si occuparono dell'animazione vera e propria, con ulteriori sequenze animate che vennero svolte da [[Ichirō Itano]], [[Toshihiro Hirano]], [[Narumi Kakinouchi]], Sadami Morikawa e [[Kazutaka Miyatake]]<ref name="crew"/>.
L'ambizioso progetto iniziale prevedeva un filmato della durata di un quarto d'ora, incentrato su un'ambientazione originale e realizzato in [[16 millimetri]], ma le difficoltà tecniche nella realizzazione spinsero il team a ridurre considerevole la durata a una lunghezza equiparabile a quella del video precedente e a lavorare con una pellicola da 8 mm<ref name="Takeda81"/><ref name="trivia"/>. I primi novanta secondi consistono in un prologo che riassume il precedente cortometraggio<ref name="Cavallaro9"/>, con il brano ''Noah's Ark'' del [[compositore]] nipponico [[Kitarō]] come accompagnamento musicale<ref name="musica"/>. Al termine di quest'introduzione la ''Daicon'' parte per un viaggio interstellare sulle note del brano ''Prologue'' degli [[Electric Light Orchestra]]<ref name="media">{{Cita web|url=http://www.cjas.org/~leng/daild.htm|titolo=Daicon III and IV Opening Animations - Laserdisc and other Media|sito=Cornell Japanese Animation Society|autore=Lawrence Eng|lingua=en|accesso=24 marzo 2020|dataarchivio=15 maggio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140515232811/http://www.cjas.org/~leng/daild.htm|deadurl=no}}</ref>, il cui [[lirica musicale|testo]] compare in sovrimpressione alla sequenza. Ad esso seguono i [[Singolo (musica)|singoli]] ''[[Twilight (Electric Light Orchestra)|Twilight]]'' e ''[[Hold On Tight (Electric Light Orchestra)|Hold On Tight]]''<ref name="musica"/><ref name="media"/>. [[Osamu Tezuka]] era all'epoca molto attivo nel campo del [[fandom]] fantascientifico e aveva avuto modo di visionare ''Daicon III Opening Animation'', esprimendo apprezzamenti per l'opera ma lamentando velatamente il fatto che tra tanti omaggi a opere di fantasia mancassero del tutto i suoi personaggi; Akai e Yamaga decisero allora di rimediare inserendoli in ''Daicon IV''<ref name="Takeda54">{{Cita|Takeda|p. 54}}.</ref> a fianco a una serie di riferimenti ancora più numerosi e variegati a opere e personaggi di fantascienza e della [[cultura di massa|cultura pop]]<ref name="Cavallaro9"/><ref name="Murakami"/>.
Anche ''Daicon IV Opening Animation'' venne completato all'ultimo momento<ref name="Takeda81"/><ref name="trivia"/>, giusto in tempo per essere proiettato all'apertura della ''convention'' Daicon 4 il 20 agosto 1983<ref name="date"/>. Poiché non vi era una sala abbastanza grande per accogliere tutti i 4000 partecipanti al convegno e il team aveva prodotto una sola pellicola, furono organizzate più proiezioni successive e gli spettatori vennero scaglionati<ref name="Takeda81"/>. ''Daicon IV'' generò ancora più clamore ed entusiasmo del filmato precedente e contribuì a rendere il convegno un successo<ref>{{Cita|Takeda|p. 82}}.</ref><ref name="Cavallaro9"/>.
== Distribuzione ==
[[File:Electric Light Orchestra publicity photo 1973.png|thumb|left|
''Daicon III Opening Animation'' era stato pensato per essere proiettato solamente alla relativa ''convention'', ma l'entusiasmo generato dal passaparola dei partecipanti e da un articolo dedicato sulla rivista ''Animec'' spinsero i realizzatori a commercializzarne delle copie. La vendita aveva inoltre il fine di sanare le spese di produzione del corto e del convegno, che erano stati interamente finanziati con i risparmi privati del comitato organizzativo, e permise di ammucchiare un piccolo ''surplus'' che venne reinvestito nelle produzioni della Daicon Film e di ''Daicon IV''<ref name="Takeda54"/><ref name="Cavallaro8"/><ref name="AnimeClick"/>. Il video fu distribuito in [[videocassetta|videocassette]], insieme a del materiale bonus come disegni, [[storyboard]] e fotogrammi originali<ref name="Takeda54"/><ref name="media"/>. Come sottolinea Lawrence Eng, [[Antropologia|antropologo]] [[corea]]no-[[Stati Uniti d'America|statunitense]] autore di numerose pubblicazioni sulla cultura ''[[otaku]]'', questi filmati di ''Daicon III'' possono essere considerati il primo esempio di [[original anime video]], ancor prima di ''[[Dallos]]'' di [[Mamoru Oshii]], prodotto due anni più tardi<ref name="trivia"/>.
A causa di problemi legati all'utilizzo di soggetti e musiche protetti da [[copyright]], una distribuzione ufficiale dei due corti risultò sempre impraticabile<ref name="media"/>. Nel 1988 Daicon Film produsse tuttavia un [[laserdisc]] intitolato ''Daicon III and IV Opening Animation'' e contenente i due video, un filmato ''[[making of]]'' e il cortometraggio {{Nihongo|''[[Yamata no Orochi no Gyakushū]]''|八岐之大蛇の逆襲}}. Per aggirare i problemi di copyright il disco venne distribuito solo come allegato a un [[artbook]] sulla realizzazione dei due filmati dal costo di 16.000 yen e con la dicitura "not for sale"<ref name="media"/>. È pertanto un oggetto considerato raro e dall'alto valore collezionistico, con cifre di vendita oscillanti tra i {{M|1000|ul=$}} e {{M|1500|ul=$}}<ref name="media"/>. Ne venne prodotta anche una versione in videocassetta, che contiene come materiale bonus il corto ''Kaiketsu Notenki''<ref name="media"/><ref>{{Cita web|url=https://ameblo.jp/yosshini/entry-12544942590.html|titolo=ダイコンフィルム!|data=14 giugno 2011|lingua=ja|accesso=11 dicembre 2020}}</ref>.
Nel 1989 la [[Gainax]] tentò di esportare le due opere negli Stati Uniti tramite la propria divisione General Products USA, e cercò quindi di assicurarsi i permessi necessari da ''[[Playboy (periodico)|Playboy]]'' per l'uso della figura della [[coniglietta]] e dalla Electric Light Orchestra per le loro musiche; ma il periodico non diede il suo consenso e così il progetto saltò, tanto che la Electric Light Orchestra non venne neanche contattata<ref name="media"/>.
Nel 2001 il periodico ''[[Animage]]'' classificò i due cortometraggi, riuniti con il titolo ''Daicon'', al trentacinquesimo posto della classifica dei migliori cento anime di tutti i tempi<ref name="gs">{{Cita web|url=http://www.animenewsnetwork.com/news/2001-01-15/animage-top-100-anime-listing|titolo=Animage Top-100 Anime Listing|sito=[[Anime News Network]]|lingua=en|accesso=24 marzo 2020|dataarchivio=15 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190415220509/https://www.animenewsnetwork.com/news/2001-01-15/animage-top-100-anime-listing|deadurl=no}}</ref>. Essi non furono esenti da alcune critiche negative. Già all'interno delle convention dell'epoca vennero bollati come banali eventi commerciali, e Okada fu accusato di pensare alla fantascienza come ad un qualcosa di troppo personale, tanto che lo scrittore [[Yasutaka Tsutsui]] ironizzò dicendo che sugli eventi da lui organizzati andasse lanciata una bomba atomica
[[File:Green Playboy Bunny.jpg|thumb|
▲===Critica e influenza culturale===
▲Nel 2001 il periodico ''[[Animage]]'' classificò i due cortometraggi, riuniti con il titolo ''Daicon'', al trentacinquesimo posto della classifica dei migliori cento anime di tutti i tempi<ref name="gs">{{Cita web|url=http://www.animenewsnetwork.com/news/2001-01-15/animage-top-100-anime-listing|titolo=Animage Top-100 Anime Listing|sito=[[Anime News Network]]|lingua=en|accesso=24 marzo 2020|dataarchivio=15 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190415220509/https://www.animenewsnetwork.com/news/2001-01-15/animage-top-100-anime-listing|deadurl=no}}</ref>. Essi non furono esenti da alcune critiche negative. Già all'interno delle convention dell'epoca vennero bollati come banali eventi commerciali, e Okada fu accusato di pensare alla fantascienza come ad un qualcosa di troppo personale, tanto che lo scrittore [[Yasutaka Tsutsui]] ironizzò dicendo che sugli eventi da lui organizzati andasse lanciata una bomba atomica<ref name="Cris"/><ref>{{Cita news|autore=[[Yasutaka Tsutsui]]|lingua=ja|titolo=エリマキトカゲのサンバ|editore=Shinchosha|data=1985}}</ref>. Gli stessi autori si espressero con toni duri: al [[FanimeCon]] del 2007 Yamaga ammise che, sebbene possano essere una fonte d'orgoglio, vorrebbe «strangolar[li]». Akai, dal canto suo, aggiunse di non volerli rivedere: «Il solo pensiero mi fa venire la pelle d'oca»<ref name=Fam>{{Cita web|titolo=FanimeCon - Day One - Takami Akai e Hiroyuki Yamaga|url=http://www.fansview.com/2000a/022400d.htm|editore=Fansview|accesso=24 marzo 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070707233248/http://www.fansview.com/2000a/022400d.htm|dataarchivio=7 luglio 2007|urlmorto=sì|lingua=en}}</ref>. Lawrence Eng, però, constatò come, senza di essi, la [[Gainax]] non sarebbe mai potuta esistere<ref>{{Cita web|url=http://www.cjas.org/~echen/articles/spring99/05_08g.html|titolo=Otaku no Dreaming: The Daicon III and IV Video of Lawrence Eng|sito=Cornell Japanese Animation Society|autore=Lawrence Eng|lingua=en|accesso=24 marzo 2020|dataarchivio=28 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131028184832/http://www.cjas.org/~echen/articles/spring99/05_08g.html|deadurl=no}}</ref>.
▲[[File:Green Playboy Bunny.jpg|thumb|left|upright=0.9|Un costume da [[coniglietta di Playboy]], molto simile a quello della protagonista di ''Daicon IV'']]
Secondo Dani Cavallaro, [[saggista]] statunitense autrice de ''The Art Of Studio Gainax: Experimentation, Style and Innovation at the Leading Edge of Anime'' del 2008:
{{Citazione|''Daicon 3'' rappresenta un punto di riferimento epocale, non solo nell'evoluzione di uno degli studi anime più visionari di tutti i tempi, ma anche nella storia dell'animazione in generale. In effetti, ha ridefinito da solo il concetto di "convention", spianando la strada agli eventi in continua fioritura di oggi dello stesso genere.|Dani Cavallaro<ref name="
Okada, di fatto, fu un pioniere nel business di gadget ispirati a serie anime o manga, in quanto «a quell'epoca la maggior parte di negozi sci-fi [...] importava il ''merchandise'' da film stranieri»<ref name="
''Daicon IV'' entrò a far parte della cultura ''[[otaku]]'' sin dalla sua proiezione e finì per diventarne un simbolo, venendo più volte citato in produzioni cinematografiche e televisive giapponesi<ref name=ani>{{Cita web|url=http://www.cjas.org/~leng/daitrivia.htm qui|titolo=Character: Daicon IV no Onnanoko|accesso=7 settembre 2020|lingua=en}}</ref><ref name="NG"/>. La stessa Bunny Girl (conosciuta anche come "Daicon Girl"<ref>{{Cita web|url=https://shikimori.one/characters/18517-daicon-girl|titolo=Девушка «Дайкон» / DAICON Girl|accesso=7 settembre 2020|lingua=russo|dataarchivio=6 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210106193537/https://shikimori.one/characters/18517-daicon-girl|deadurl=no}}</ref>) venne sfruttata dalla [[Gainax]] per la realizzazione di certi personaggi femminili nei suoi primi [[Original anime video|OAV]], quali Noriko di ''[[Punta al top! - GunBuster]]'' (1988) e Misty May di ''[[Otaku no video]]'' (1991)<ref name=ani/><ref name=otakuno>{{Cita web|url=https://www.animeigo.com/liner/anime/otaku-no-video|titolo=Otaku no Video Liner Notes|accesso=7 settembre 2020|lingua=russo}}</ref>, e citata in altri prodotti animati, come nel quinto episodio (''[[Episodi_di_FLCL#ep5|Brittle Bullet]]'') dell'OAV del 2000 ''[[FLCL]]'', in cui la protagonista Haruko Haruhara, con indosso un costume da coniglietta rossa, ad un certo punto vola su un [[basso elettrico]] e urla «''Daicon V''!» prima di attaccare un robot gigante con una fionda<ref name=ani/><ref>Dal DVD ''FLCL'' distribuito in Italia da Dynit nel 2005 (cfr. {{Cita web|url=https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/anim/flcl.htm|titolo="Flcl"|accesso=24 marzo 2020|sito=[[Il mondo dei doppiatori]]|dataarchivio=6 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210106193515/https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/anim/flcl.htm|deadurl=no}}).</ref>.
I titoli di testa della [[serie televisiva]] drammatica del 2005 ''[[Densha otoko (serie televisiva)|Densha
==
[[File:Daicon Film 33 logo.jpg|thumb|
Durante i Daicon, parallelamente alla proiezione dei rispettivi cortometraggi, vennero venduti alcuni articoli di ''merchandise''<ref>{{Cita web|titolo=Daicon|lingua=en|accesso=1 dicembre 2020|url=https://order.mandarake.co.jp/order/listPage/list?narrowDown=DAICON%00Tag&lang=en}}</ref>: la General Products realizzò diversi ''garage kit'' della {{nihongo|''Daicon IV no Onnanoko''|DAICON Ⅳの女の子}}, sia come studentessa (in metallo e in scala 1:12)<ref>{{Cita web|titolo=Daicon III no Onnanoko|lingua=en|accesso=2 dicembre 2020|url=https://www.scalemates.com/kits/general-products-mk-007-daicon-iii-no-onnanoko--1287261}}</ref> sia come Bunny Girl (disponibile in due versioni: in resina<ref>{{Cita web|titolo=ゼネラルプロダクツ 1/4 DAICON Ⅳの女の子 バニーガール ソフビ|lingua=ja|accesso=1 dicembre 2020|url=https://www.trycorp.jp/products/detail.php?product_id=17191|dataarchivio=6 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210106193525/https://www.trycorp.jp/products/detail.php?product_id=17191|deadurl=no}}</ref> e l'altra in metallo, entrambe in scala 1:12<ref>{{Cita web|titolo=Daicon IV no Onnanoko|lingua=en|accesso=1 dicembre 2020|url=https://www.scalemates.com/it/kits/general-products-mk-008-daicon-iv-no-onnanoko--1286455}}</ref>)<ref name=gk>{{Cita web|titolo=DAICON Ⅲ & DAICON Ⅳ の女の子 復刻版レジンキャストキット|lingua=ja|accesso=1 dicembre 2020|url=https://kaiyodo.co.jp/items/others/kyd-kd003/|dataarchivio=6 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210106193424/https://kaiyodo.co.jp/items/others/kyd-kd003/|deadurl=no}}</ref>. Nell'estate del 2001, nel SF2001 a [[Makuhari Messe]] di [[Chiba]], la [[Kaiyodo]] propose in tiratura limitata {{Nihongo|''DAICON Ⅲ & DAICON Ⅳ Girl Reprint Resin Cast Kit''|DAICON Ⅲ & DAICON Ⅳ の女の子 復刻版レジンキャストキット}}, la ristampa di un ''garage kit'' della ragazzina ideato da Yuki Oshima e fatto da [[Bome (scultore)|Bome]] nel 1983; la stessa azienda lo ristampò nel marzo 2015, vendendolo al prezzo di {{M|12000|ul=¥}}<ref name=gk/>, mentre nel 2016 ne fece uscire una edizione deluxe<ref>{{Cita web|titolo=Daicon IV - Daicon no Onnanoko - 1/6 - Deluxe (Kaiyodo)
|lingua=en|accesso=1 dicembre 2020|url=https://myfigurecollection.net/item/377302}}</ref>.
L'8 gennaio 2014 la Gainax annunciò i dettagli di un nuovo progetto per celebrare il trentatreesimo anniversario della nascita della Daicon Film chiamato ''Daicon Film 33''. L'idea fu quella di realizzare un «revival di Daicon Film», accompagnato da articoli di ''merchandise''<ref>{{Cita web|url=https://www.mangaforever.net/129457/gainax-aperto-il-sito-daicon-film-33|titolo=Gainax: aperto il sito Daicon Film 33|sito=MangaForever|autore=Roberto Addari|data=24 dicembre 2013|accesso=24 marzo 2020|dataarchivio=6 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210106193534/https://www.mangaforever.net/129457/gainax-aperto-il-sito-daicon-film-33|deadurl=no}}</ref>, come magliette, felpe, gonne, cover telefoniche e borse<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20141023164413/http://www.gainax.co.jp/daicon33/#ABOUT|titolo=DAICON FILM 33|sito=FILM DAICON 33|lingua=ja|accesso=24 marzo 2020}}</ref>. Una nuova illustrazione della "Daicon Bunny Girl" venne disegnata da Takami Akai, visualizzabile anche nella ''[[
== Note ==
;Esplicative
<references group=N/>
;Fonti
<references/>
== Bibliografia ==
*{{Cita libro|titolo=
*{{Cita libro|titolo=
*{{Cita libro|autore=Takashi Murakami|titolo=Little Boy: The Arts of Japan's Exploding Subculture|città=[[New York
*{{Cita libro|titolo=The Notenki Memoirs: Studio Gainax
== Voci correlate ==
* [[Coniglietta]]
* [[Twilight (Electric Light Orchestra)]]
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