Cesare Battisti: differenze tra le versioni

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Nelle operazioni, molti [[Alpini]] caddero sotto i colpi dei Kaiserjäger austriaci, mentre molti altri furono fatti prigionieri. Tra questi ultimi si trovavano anche il [[sottotenente]] [[Fabio Filzi]] e il [[tenente]] Cesare Battisti stesso che, dopo essere stati riconosciuti, furono tradotti e incarcerati a [[Trento]]. {{citazione necessaria|A riconoscere l'irredentista trentino fu il [[Kaiserjäger|Welschtiroler Kaiserjaeger]] ("cacciatore imperiale trentino"), Bruno Franceschini, originario della [[Val di Non]], nell'allora ''[[Welschtirol]]'' (l'attuale Trentino)}}.
 
La mattina dell'11 luglio, Battisti venne trasportato attraverso la città a bordo di un carretto, in catene e circondato da soldati. Durante il percorso, organizzato dalla polizia austriaca, numerosiin gruppiuna diTrento cittadini trentinisemideserta e silenziata, le milizie lo fecero bersaglio di insulti, sputi e frasi infamanti, apostrofandolo come traditore dell'[[Heimat]].: "Gli organi di stampa austriaci lo descrissero come «bancarottiere», «truffatore», «vigliacco», «disertore», «traditore dei suoi e dai suoi tradito»; il processo fu istruito senza garanzie per l’imputato, al quale venne negata anche la difesa di fiducia, e contrassegnato da grossolani errori procedurali".<ref>Diego Leoni, "Finis Austriae e teatro della crudeltà: l’impiccagione di Cesare Battisti" (in "La prima guerra mondiale", a cura di S. Audoin Rouzeau e J. J. Becker, Torino 2007, p. 572.</ref>
 
Tutta questa operazione aveva fini precisi per l'autorità asburgica perché Battisti era ancora deputato austriaco: "Una volta catturato, Battisti entrerà come attore in un apparato scenico in cui l’azione collettiva si sposa ad un’abile regia governativa", poichéBattisti "ledovette tappesubire delmoltissimi suoinsulti andareed alumiliazioni patibolodai scandironosuoi ilcarcerieri. rito:In allovia scopoBorgonovo dila esporlofolla, allacompasta denigrazioneper maggioranza da militari e alfunzionari dileggioaustriaci, fuincominciò fattoa sfilarefischiare, a schiamazzare e a ingiuriare i prigionieri: ingiurie come Hund (cane), Schuft (briccone), Canaille (canaglia)".<ref name=autogenerato1>Ibidem, p. 573.</ref> Gli insulti pronunciati in untedesco carrosmentirebbero pertaluna lestoriografia vieanti-irredentista, la quale vorrebbe che anche alcuni cittadini trentini, quindi di Trentoceppo italiano, avessero partecipato alle ingiurie. "Sovente volte i prigionieri vennero sputacchiati".<ref Ciòname=autogenerato1 avvenne/> perI untestimoni intentoriportano determinatoanche neid’altri confrontiatti dell'intellettualedi irredentistaviolenza contro Battisti: "ungli verofurono gettati addosso polvere e propriozolfo linciaggiocon rituale"un mantice; fu percosso da una guardia cittadina; avendo chiesto da bere, gli fu offerta acqua sporca.<ref>{{chiarire|Ibidem}}, p. 572573-574.</ref>
Battisti dovette subire moltissimi insulti ed umiliazioni dai suoi carcerieri e purtroppo anche dai suoi concittadini di ceppo italiano: "In via Borgonovo la folla, compasta per maggioranza da trentini, incominciò a fischiare, a schiamazzare e a ingiuriare i prigionieri: ingiurie come Hund (cane), Schuft (briccone), Canaille (canaglia)".<ref name=autogenerato1>Ibidem, p. 573.</ref> "Sovente volte i prigionieri vennero sputacchiati".<ref name=autogenerato1 /> I testimoni riportano anche d’altri atti di violenza contro Battisti: gli furono gettati addosso polvere e zolfo con un mantice; fu percosso da una guardia cittadina; avendo chiesto da bere, gli fu offerta acqua sporca.<ref>Ibidem, p. 573-574.</ref>
 
====Il processo e l'esecuzione====