Maximilien de Robespierre: differenze tra le versioni

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Robespierre distingueva tra governo costituzionale, che protegge una Repubblica, e governo rivoluzionario, che deve costruirla.<ref>[http://www.robespierre.it/discorsi_gov_riv.htm Maximilien Robespierre, ''Governo rivoluzionario e governo costituzionale'', 25 dicembre 1793] in Documents d'histoire contemporaine: Le XIXe siècle, Jean-Paul Jourdan, éd. Presses Universitaires de Bordeaux, 2002, t. 1, p. 26</ref>
Secondo René Levasseur, "lungi dal chiedere la fine del Governo rivoluzionario, come qualcuno ha detto, egli raccomandò di mantenerlo, pur insistendo che venisse epurato dei furfanti e dei traditori che si erano infiltrati nelle sue file. Quanto al terrore, egli voleva che se ne alleggerisse il peso nei confronti del popolo, ma che diventasse più giusto e più severo verso gli aristocratici e i nemici della civica virtù".<ref>Mémoires de Lavasseur de la Sarthe, Paris, 1828; citato in George Rudé, Robespierre, traduzione di Maria Lucioni, Editori riuniti, Milano 1981.</ref>
[[File:Arrestation de Robespierre.jpg|thumb|upright=0.9|L’arresto''L'arresto di Robespierre.'']]
 
I nemici di Robespierre misero in giro la voce che volesse restaurare la monarchia costituzionale istituita nel [[1791]], ponendo sul trono il [[delfino (onorificenza)|delfino]] [[Luigi XVII di Francia|Luigi Carlo]], di nove anni, allora prigioniero dopo l’esecuzione della regina [[Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena|Maria Antonietta]] nel [[1793]], e nominare sé stesso [[reggenza|reggente]] del regno.<ref>Biografia di Robespierre su leonardo.it, tratta da Adolphe Thiers, ''Storia della Rivoluzione francese''.</ref><ref>{{Cita|Mathiez-Lefebvre|vol II 130-131|Mathiez2}}</ref> Altri lo calunniarono, dicendo avesse finanziato [[Catherine Theot]], un’anziana predicatrice nota per diffondere una profezia secondo cui Robespierre era un nuovo [[Messia]].<ref>Georges Minois, ''Storia dell'avvenite. Dai profeti alla futurologia'', pag. 198.</ref><ref>{{Cita|Walter|pp. 446-453}}</ref> Dopo quattro settimane di assenza, finalmente, il 26 luglio [[1794]], Robespierre si presentò alla convenzione, dove tenne un discorso di più di due ore. Egli ammonì sulla possibilità di una cospirazione contro la Repubblica, minacciò alcuni deputati che avevano, a suo parere, agito ingiustamente e avevano ecceduto nei loro poteri e che andavano dunque puniti, infine suggerì che il [[Comitato di salute pubblica|Comitato di Salute Pubblica]] e [[Comitato di sicurezza generale|quello della Sicurezza Generale]], suo avversario da molto tempo, fossero rinnovati.<ref>{{Cita|Mathiez-Lefebvre|vol II 134|Mathiez2}}</ref>
[[File:Berthault - Verhaftung des Robespierre.jpg|thumb|[[Pierre-Gabriel Berthault]] e [[Jean Duplessis-Bertaux]], ''Robespierre ferito al Comitato di salute pubblica, 28 luglio 1794'', [[Bibliothèque nationale de France]]]]
 
Tali velate minacce crearono grande agitazione nella Convenzione. Robespierre non aveva fatto nomi e ci si chiese chi fossero i deputati destinati ad essere puniti. Tutti erano peraltro sorpresi che l’Incorruttibile imputasse il terrore agli eccessi di quel Comitato di Salute Pubblica di cui lui stesso era membro.<ref>{{Cita|Mathiez-Lefebvre|vol II 132-135|Mathiez2}}</ref>