Genesis: differenze tra le versioni

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Per ammissione a posteriori degli stessi autori,<ref name="Dodd"/> i primi singoli e l'album d'esordio ''From Genesis to Revelation'' (1969) non rappresentano appieno la direzione musicale che il gruppo intraprese in seguito, a causa sia dell'oggettiva inesperienza dei musicisti, sia della loro scelta dell'epoca di accontentare il produttore Jonathan King per non perdere la prima opportunità discografica, scrivendo canzoni brevi, semplici ed orecchiabili:<ref name="Dodd"/> il singolo ''The Silent Sun'', ad esempio, a detta di Banks fu un tentativo di imitare lo stile dei [[Bee Gees]], gruppo molto amato da King.<ref name="Gallo"/>
 
A partire dal secondo album ''Trespass'' (1970), grazie anche alla maggiore libertà artistica acquisita nel passaggio alla Charisma,<ref name="Dodd"/> il gruppo cominciò a proporre brani svincolati dalla tipica forma canzone e di durata più lunga, con frequenti cambi di tema e di atmosfera. La tendenza ad ampliare i propri confini espressivi, peraltro comune a molti gruppi rock dell'epoca, contribuì a far inserire i Genesis nel novero del multiforme genere musicale denominato ''[[Rock progressivo|progressive rock]]'', del quale sono considerati fra gli esponenti più rappresentativi, in special modo per le produzioni che vanno dal 1970 al 1977.<ref>{{Cita web|url=http://www.progarchives.com/artist.asp?id=1|titolo=Genesis|editore=ProgArchives|lingua=en|accesso=22 agosto 2016}}</ref> Tale cifra stilistica si consolidò ulteriormente a partire da ''Nursery Cryme'' (1971) con l'ingresso nel gruppo di Phil Collins e Steve Hackett.
 
Hackett, anch’egli autore, condivideva con gli altri la passione per i primi [[King Crimson]], che egli aveva visto dal vivo al [[Marquee Club]] nel 1969 rimanendone, a suo dire, "letteralmente folgorato".<ref name="Gallo"/><ref>{{Cita libro|nome=Smith, Sid,|cognome=1957-|titolo=In the court of King Crimson|url=https://www.worldcat.org/oclc/47118764|accesso=2018-07-22|data=2001|editore=Helter Skelter|OCLC=47118764|ISBN=1900924269}}</ref> Fu su sua insistenza che nel 1971 il gruppo acquistò di seconda mano, proprio dai King Crimson, il primo mellotron.<ref name=":0"/> L'apporto compositivo di Hackett nei Genesis denota anche influenze dalla musica classica, specie in brani per sola chitarra come ''Horizons'' (da ''Foxtrot'', 1972) o l'introduzione di ''Blood on the Rooftops'' (da ''Wind & Wuthering'', 1976); quest'ultimo aspetto è ampiamente riscontrabile anche nella successiva carriera solista del chitarrista.<ref name=":0"/>
 
Phil Collins, fin dall'adolescenza appassionato di [[musica afroamericana]] e in particolare degli artisti della [[Motown Records|Motown]], aggiunse agli arrangiamenti spunti derivati dal [[jazz]], dalla [[fusion]] e dall'ascolto di artisti come [[Weather Report]] e [[Frank Zappa]], ad esempio nell'uso dei tempi dispari.<ref name=":0"/> Divenuto dal 1976 anche cantante e frontman del gruppo, il batterista maturò una vena compositiva vera e propria soltanto a partire dagli anni ottanta,<ref name=":0"/> più o meno in coincidenza con l'inizio della sua carriera da solista e quando i Genesis erano già divenuti un trio, dopo l’uscita di Hackett. Lo stile semplice e diretto che decretò la fortuna commerciale di Collins come cantante ed autore è inevitabilmente presente anche nei brani che egli scrisse da solo per i Genesis, come ''Misunderstanding'', ''Please Don’t Ask'' e ''Man on the Corner''.<ref name="Giammetti"/>