Anticlericalismo: differenze tra le versioni

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[[File:FilippoTommasoMarinetti.jpg|thumb|upright|Il poeta futurista [[Filippo Tommaso Marinetti]], il più celebre rappresentante del fascismo anticlericale]]
Il [[Partito Nazionale Fascista]], guidato da [[Benito Mussolini]], fortemente anticlericale e ateo in gioventù<ref>come testimoniato, tra l'altro, da alcuni suoi scritti quali il romanzo ''Claudia Particella, l'amante del Cardinal Madruzzo'' del [[1910]] e ''L'uomo e la divinità. Dio non esiste''</ref>, presentava inizialmente, influenzato anche dal [[futurismo]], un programma di "svaticanizzazione" dell'Italia, con progetti di sequestri di beni ed abolizione di privilegi. Ma Mussolini, dopo essere diventato [[duce]] dell'Italia fascista, resosi conto del gran peso sociale e culturale che la Chiesa cattolica rivestiva nel Paese, cambiò i suoi propositi iniziali e volle concordare un'intesa con la Chiesa al fine di consolidare e accrescere il proprio potere, ancora instabile, ed ottenere un più ampio consenso di popolo<ref>[http://www.storiain.net/arret/num125/artic1.asp Mussolini e il Papa, StoriaIn Network] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110614151501/http://www.storiain.net/arret/num125/artic1.asp |data=14 giugno 2011 }}</ref><ref>[http://books.google.com/books?id=RLk9mueQTPAC&pg=PA90&lpg=PA90&dq=svaticanizzazione&source=bl&ots=mLJvhE290H&sig=P1FK0UXEJbhmnGLc3XZgQKNxdmU&hl=it&ei=iWEuTJPZI5CoOK7chN8B&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=6&ved=0CCoQ6AEwBQ#v=onepage&q=svaticanizzazione&f=false Scritti dell'esilio, Francesco Luigi Ferrari]</ref>.
 
Vi furono episodi di [[squadrismo]] che colpirono oltre al [[Partito Popolare Italiano (1919)|Partito popolare italiano]] organizzazioni religiose cattoliche, come l'[[Azione Cattolica]]. Dopo le [[Elezioni politiche italiane del 1924|elezioni del 1924]], vi furono rappresaglie nelle località in cui i popolari avevano raccolto più voti: a [[Sandrigo]] due sacerdoti furono malmenati e [[Ferdinando Rodolfi]], [[Diocesi di Vicenza|vescovo di Vicenza]], intervenne comminando la scomunica ai responsabili delle violenze.<ref>Giovanni Sale, ''La Chiesa di Mussolini'', Rizzoli, 2011, pp. 129-131</ref>
 
Tuttavia il capo del fascismo intimamente rimaneva un ateo anticlericale, come testimoniano la sua nota avversione a farsi fotografare accanto a religiosi e la conseguente censura di tutti i ritratti in cui era presente qualche prelato o simile e la confidenza che [[Dino Grandi]] fece a [[Indro Montanelli]] nella quale raccontava come Mussolini, appena uscito dal palazzo Laterano in cui l'11 febbraio 1929 aveva appena firmato il concordato, bestemmiò pesantemente per sottolineare la sua personale avversione alla Chiesa cattolica e ai preti<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2010/ottobre/03/Sade_Mussolini_Quel_peccato_ricorrente_co_9_101003008.shtml Da De Sade a Mussolini Quel peccato ricorrente tra satira e politica]</ref>. L'accordo con la Segreteria di Stato vaticana per la stipula dei [[Patti Lateranensi]], formalmente siglati nel [[1929]] avvenne grazie ad un atteggiamento, nonostante le differenti visuali, diplomaticamente dialogante tra le parti.