Grimaldi (famiglia): differenze tra le versioni

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I '''Grimaldi''' sono un'antica [[famiglia]] di origine [[Repubblica di Genova|genovese]] che regna su [[Principato di Monaco|Monaco]] dal [[XIII secolo]], prima come Signorisignori e poi come Principiprincipi, ed è attualmente rappresentata dal Principeprincipe sovrano [[Alberto II di Monaco|Alberto II Grimaldi]].
 
Fu una delle cinque più importanti casate della [[nobiltà]] [[feudale]] della [[Storia di Genova|Repubblica di Genova]], assieme ai [[Doria]], agli [[Spinola]], ai [[Fieschi]] e agli [[Imperiali (famiglia)|Imperiale]]. Si arricchì con mercatura, finanza, acquisto di terre. Si divise in vari rami con titoli [[principe]]schi, [[duca]]li e [[marchese|marchionali]], tra i quali quelli di [[Gerace]], di [[Salerno]], [[Pagani]], [[Campagna (Italia)|Campagna]], [[Eboli]], [[Antibes]], [[Castronovo di Sicilia|Castronovo]] e altri, prevalentemente in [[Italia]], [[Francia]] e [[Spagna]]<ref name= Palizzolo >{{cita web|http://www.archive.org/stream/ilblasoneinsicil00pali/ilblasoneinsicil00pali_djvu.txt|Il blasone in Sicilia pagina 211|21 maggio 2011}}</ref>. Molte stirpi genovesi assunsero il cognome Grimaldi tramite l'istituto dell'[[Albergo dei Nobili]]; tra le casate illustri si trovano, ad esempio, i [[De Castro]] e i [[Famiglia Durazzo|Durazzo]].
 
Il famoso ramo di Monaco, legato al marchesato di [[Campagna (Italia)|Campagna]], capitale dei loro possedimenti in Italia, è estinto nella linea maschile sin dal [[XVII secolo]], dalla morte del Principeprincipe [[Antonio I di Monaco|Antonio I Grimaldi]]; tuttavia, sua figlia [[Luisa Ippolita di Monaco|Luisa Ippolita]], succeduta al padre, sposò [[Giacomo I di Monaco|Jacques François Léonor Goyon de Matignon]], che divenne, dopo la morte della moglie, Principeprincipe di Monaco ''[[jure uxoris]]'', adottando il nome e le armi dei Grimaldi e garantendo in questo modo la continuità della famiglia. Ma, a sua volta, questo ramo si estinse in linea maschile nel [[XX secolo]], con la morte del Principeprincipe [[Luigi II di Monaco|Luigi II Grimaldi]]; tuttavia, ancora una voltevolta, la dinastia continuò in linea femminile grazie a sua figlia [[Charlotte Grimaldi|Charlotte]], che sposò il Conteconte [[Pierre de Polignac]], il quale, per contratto matrimoniale, adottò il nome e le armi dei Grimaldi; da Charlotte e Pierre discende l'attuale Principeprincipe sovrano.
 
Il cognome è attestato come di nobile origine a Scharbeck (Belgio), Reggio Emilia, Catania, Enna, Modica, Catanzaro, Reggio Calabria, Ovada, Torino:.
{{Vedi anche|Armoriale delle famiglie italiane (Gr)}}
 
== Le origini ==
 
Diverse sono le ipotesi sull'origine antica della casata. C'è chi afferma che il capostipite sia [[Grimoaldo II]]<ref name = Palizzolo /><ref>{{cita libro|cognome= Rossi|nome= Girolamo|titolo= Il principato di Monaco: studi storici pagina 10|editore= P.Amarante, 1864|url= http://books.google.it/books?id=FgkOAAAAYAAJ&pg=PA10&dq=grimaldi+grimoaldo+pipino&hl=it&ei=WYrXTdmZK8zSsgbIk4TuAg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=4&ved=0CDkQ6AEwAw#v=onepage&q=grimaldi%20grimoaldo%20pipino&f=false|citazione= Egli disse i Grimaldi discendenti di Grimoaldo figlio di Pipino di Herstal}}</ref>, altri come [[Francesco Maria Emanuele Gaetani marchese di Villabianca]] affermano addirittura che l'origine sia più antica<ref>{{cita libro|cognome= Borrella|nome= Andrea|titolo= Annuario della nobiltà italiana 2000 volume I pagina 1081|citazione= Il Villabianca scrive quanto segue sulla famiglia: "Ella ebbe origine nella Francia circa l'anno 420 di nostra salute da un cavaliere franzese, che chiamato Grimaldo...}}</ref>. Tuttavia, il primo di cui si hanno notizie storiche certe, ed è quindi considerato come capostipite, fu il console [[Ottone Canella]]<ref>{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/grimaldi/|Treccani|21 maggio 2011}}</ref>, padre di [[Grimaldo Canella]], un uomo di Stato genovese vissuto all'epoca delle prime [[Crociate]]. Fu console delladel [[Comune medievale|Comune]] di Genova negli anni 1162, 1170, e 1184. Ottone risulta fra i testitestimoni di un atto sottoscritto dai componenti del casato nel quale si riscontra il "nomen gentis" Grimaldo (nome ricorrente a cominciare dal figlio) e ad ogni modo apparteneva alla nobiltà feudale che, nel corso del secolo XI, iniziò ad abitare nelle mura della città entrando a far parte della nobiltà "consolare".
 
== L'antica casata genovese ==
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Furono questi gli anni di Lanfranco, uomo politico genovese, [[Ranieri I di Monaco|Ranieri (I)]], rinomato uomo d'arme ed ammiraglio, di [[Francesco Grimaldi, Signore di Monaco|Francesco o Franceschino detto "Malizia"]], che riuscì a impadronirsi di Monaco (1297).
 
Fra i secoli XIII-XV però la casata, divenuta una delle quattro più grandi gens''gentes'' genovesi (con [[Doria]], [[Spinola]] e Fieschi), si estese anche oltre i confini della repubblica genovese, generando rami famosi, come la dinastia dei [[Sovrani di Monaco|signori e poi principi di Monaco]].
 
Nel [[1528]] costituirono il decimo [[Albergo dei Nobili]] della [[Repubblica di Genova]].
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Il pronipote [[Giovanni I di Monaco]] (1382-1454), signore di Monaco (1419-1454) lasciò, nel suo testamento, la disposizione (attuata tre volte) secondo la quale, in mancanza di eredi maschi, il marito o il discendente di una Grimaldi doveva prendere il nome e lo stemma della famiglia per succedere al trono di Monaco. la regola fu applicata per la prima volta con la nipote [[Claudina di Monaco|Claudina]] (* 1451, + 1515), signora di Monaco (1457-58) che abdicò dopo il matrimonio con il cugino [[Lamberto di Monaco|Lamberto Grimaldi di Antibes]] (1420-1494).
 
Con Lamberto Grimaldi di Antibes (* 1420 + 1494) la signoria di Monaco acquistò autonomia, anche se spesso dovette destreggiarsi fra le varie potenze del tempo (Francia e Spagna ''in primis'') e con Genova, spesso avversa.
 
Fra i più importanti signori di questa epoca sono da ricordare [[Agostino Grimaldi]] [1523-1532] ed il nipote [[Onorato I di Monaco|Onorato]] (1532-1581) che si legarono alla Spagna, anche tramite i Grimaldi di Genova, con i quali continuarono ad essere in stretti rapporti. InCome ricompensa allaper la fedeltà spagnolaalla Spagna ottennero il titolo di marchesi sulla città di [[Campagna (Italia)|Campagna]], conti su [[Canosa di Puglia|Canosa]] (di Puglia), signori su [[Terlizzi]], [[Monteverde (Italia)|Monteverde]], [[Ripacandida]] e il castello di [[Poggiorsini|Garagnone]], tutti in amministrazione feudale e posti in varie province del vicereame di Napoli<ref>M. Ulino, ''L'Età Barocca dei Grimaldi di Monaco nel loro Marchesato di Campagna'', Giannini editore, Napoli 2008.</ref>.
 
[[Onorato II di Monaco|Onorato II]] si proclamò primo [[Sovrani di Monaco|principe sovrano di Monaco]] nel [[1612]]. Questo fatto segnò, politicamente, il passaggio sotto l'egida della Francia (1642), alla quale la casata si legò in modo duraturo. Tramite questo legame i Grimaldi si videro riconoscere, da parte della corona francese, importanti feudi nell'entroterra come il ducato di [[Valentinois]] nel [[Delfinato]], detenuto a partire dal 16421641 a seguito del trattato di Péronne.
 
Il pronipote [[Antonio I di Monaco|Antonio I]] (1701-1731) fu l'ultimo principe sovrano di Monaco discendente diretto in linea maschile della dinastia dei Grimaldi. Sua figlia infatti, [[Luisa Ippolita di Monaco|Luisa Ippolita]], unica [[Sovrani di Monaco|principessa sovrana]], contravvenendo ai desideri paterni ede alle regole dinastiche familiari, non sposò un cugino all'interno della casata, ma il nobile francese Jacques François-Léonor Dede Goyon Dede Matignon che divenne principe di Monaco con il nome di [[Giacomo I di Monaco|Giacomo I]], assumendo il cognome e lo stemma dei Grimaldi. Ebbe così origine la seconda casata Grimaldi (Dede Goyon Dede Matignon Grimaldi), che regnò dal [[1731]] al [[1949]], estinguendosi nei Polignac Grimaldi (la terza casata), iniziata dal principe [[Ranieri III di Monaco|Ranieri III]].<ref>Lingua, p. 220</ref>
 
Alla morte di Ranieri III è succeduto il principe [[Alberto II di Monaco|Alberto II]].
 
== Altri rami ==
La ''gens'' dei Grimaldi, nel corso dei secoli, si ramificò in varie zone di Italia ed ebbe delle discendenze anche in altre zone d'Europa.
 
Vi sono stati rami di [[Sicilia]] con titolo di principi di Xirumi da cui il ramo cadetto [[modica]]no dei [[Giovan Pietro Grimaldi|baroni di Calamenzana]], estintosi nel [[XX secolo]], di [[Spagna]], di [[Bologna]], di [[Carignano]] e di [[Genova]]. Vi furono inoltre il ramo di Londra, detto dei marchesi Grimaldi di Belforte, estintosi nel XIX secolo, quelli del [[Lazio]] e della [[Corsica]], che compaiono nel [[XIII secolo]] nell'[[Ifriqiya]], quello [[Grimaldi di Boglio|di Boglio]], che nel [[XVI secolo]] annoverò un governatore di [[Nizza]] ed i cui membri vissero per secoli come feudatari di [[Casa Savoia]], ed altri minori.
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Da Ingo Grimaldi, figlio di Oberto, nel [[XIII secolo]] ebbe origine il ramo dei Grimaldi di Antibes, un cui rappresentante, Lamberto, ottenne la signoria di Monaco sposando la parente [[Claudina di Monaco|Claudina Grimaldi]].
 
Una linea derivata dallo stesso ramo, cui appartennero nel [[1704]] i conti del Poggetto, con capostipite Nicola Grimaldi, conta ancora una numerosa discendenzediscendenza. Un'altra diramazione confluì nel [[XIX secolo]] negli Scati Grimaldi.
 
=== Ramo di Calabria ===