Camurana: differenze tra le versioni

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==Monumenti e luoghi d'interesse==
La '''chiesa di San Luca Evangelista''' è una delle più antiche chiese della [[bassa modenese]], tenendo in considerazione il menzionato diploma di re Carlo Magno del 776 che già attestava la presenza di una [[pieve]] (da cui è ragionevole pensare che già dal VI secolo esistesse una comunità). La chiesa è poi citata in una bolla papale di [[Innocenzo II]] del 17 aprile 1139, con la quale veniva tolto al vescovo [[Dodone (vescovo di Modena)|Dodone]] di Modena la giurisdizione spirituale. Inizialmente dedicata la culto di [[santa Maria]], la chiesa venne intitolata a [[san Luca]] evangelista verso il 1439; peraltro una campana andata distrutta nel 1772 riportava l'iscrizione ''Comunitas Camuranae erga ejus Protectorem Divum Lucam hoc opus fieri curavit ad gloriam Dei anno 1153'', il che indica che la comunità di Camurana venerava san Luca fin dal XII secolo, sebbene la pieve all'epoca fosse dedicata a Santa Maria. La chiesa venne riedificata tra il 1752 e 1758 dal mastro muratore Bartolommeo Rocca milanese su commissione di don Giovanni Tommaso Silvestri. La chiesa, di ordine dorico a una sola navata, disponeva di sette altari dedicati a san Luca, alla Beata Vergine del Rosario, al SS. Crocifisso e sant'Antonio abate, alla Beata Vergine Immacolata, a san Giuseppe, sant'Antonio da Padova (con statua scolpita da [[Giovan Battista Ballanti Graziani]]) e alla Beata Vergine addolorata. La chiesa ospita, vicino al battistero, un prezioso organo del 1723, opera di [[Domenico Traeri]].<ref>{{cita libro|titolo=L'organo Domenico Traeri della Pieve di Camurana, 1987-1988|autore=Oscar Mischiati|autore2=Paolo Tollari|editore=Pivetti|anno=1988}}</ref> Sul lato di levante sorgeva la sagrestia realizzata nel 1788-1789 da don Domenico Antonio Cremonini-Moroni, che aveva fatto anche innalzare il campanile, che conservava tre campane (dedicate ai santi Luca, Maria santissima e Eurosia) fuse da Vincenzo Riati di Reggio Emilia e consacrate l'11 settembre 1783, oltre all'orologio. Nel 1863 la chiesa venne restaurata, mentre nel 1874 venne iniziata la costruzione del nuovo cimitero contornato da portici e dotato di una propria cappella (consacrata il 2 novembre 1880). Nel 1950, a seguito di lavori, vennero rinvenuti sotto la cripta i corpi di 12 presbiteri. La chiesa è stata gravemente danneggiata dal [[terremoto dell'Emilia del 2012]].<ref>{{cita libro|autore=Emilio Carnevale|titolo=20120520. Un anno dopo.|editore=Youcanprint|anno=2013|pp=8-9|isbn=8891123285|url=https://books.google.it/books?id=I9QCAwAAQBAJ&pg=PA8}}</ref>
 
La '''villa Molinari''' risale al 1557 e in seguito venne ricostruita in stile sette-ottocentesco all'interno di un vastoparco all'italiana.