Schola palatina (Aquisgrana): differenze tra le versioni

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L’'''Accademia palatina''' o '''''Schola palatina''''' (con riferimento alla scuola greca e a quella [[Platone|platonica]]), era un cenacolo di intellettuali provenienti da ogni parte dell'[[impero carolingio]]. Fu fondata da [[Alcuino|Alcuino di York]], [[Eginardo]] e [[Paolo Diacono]].<ref>[[Indro Montanelli]] e [[Roberto Gervaso]] ''L'Italia dei secoli bui'', [[Rizzoli]] 1965, p. 351-352</ref> Si riuniva attorno all'imperatore presso la corte di [[Carlo Magno]] ad [[Aquisgrana]]. Le personalità più eminenti del gruppo, oltre ai tre fondatori, furono: il friulano [[Paolino II|Paolino di Aquileia]], il franco [[Sant'Angilberto di Saint-Riquier|Angilberto]], l'intellettuale di origine ispano-visigota [[Teodulfo|Teodulfo di Orleans]] (probabile autore dei ''[[Libri Carolini]]''), l'abate franco e cugino di Carlo Magno [[Sant'Adelardo|Adelardo di Corbie]], autore del trattato ''De ordine palatii'' e l'irlandese [[Dungal]].
 
Questo ambiente internazionale, nel corso del [[IX secolo]], fonda una cultura che, nonostante riprenda canoni di matrice classica, mostra caratteri di originalità: il rapporto con l'antico risulta innovativo in quanto fusione della reinterpretazione della cultura classica da parte di ogni rappresentante, influenzato, nell'approccio con l'[[ellenismo]], da canoni etnico-culturali differenti.