Luigi XIV di Francia: differenze tra le versioni

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Negli anni finali della [[Guerra dei trent'anni]] in Francia scoppiò una guerra civile meglio conosciuta col nome di "[[Fronda (movimento)|Fronda]]", che effettivamente mise seriamente in crisi la stabilità della riuscita [[Pace di Westfalia]]. I ''Frondeurs'', originariamente, erano insorti contro il Re a protezione dei diritti feudali dell'[[aristocrazia]] francese contro il crescente accentramento del potere statale guidato dal cardinale Mazzarino, che per di più aveva proseguito la politica di Richelieu suo predecessore nel far crescere la Corona a spese della nobiltà e del parlamento. L'opposizione della vecchia aristocrazia conservatrice si scagliò anche contro la nobiltà di toga (''Noblesse de Robe''), cioè i "nuovi nobili" creati dal re perché detentori di cariche pubbliche di rilievo o perché avevano acquistato il titolo nobiliare, fatto questo che indignava profondamente i ricchi proprietari terrieri figli dell'aristocrazia storica.
 
Nel 1648 il cardinale Mazzarino tentò di tassare i membri del [[Parlamento di Parigi]], un organo giudiziario e di controllo composto in gran parte da nobili e da personaggi dell'alto clero. I membri del parlamento non solo si rifiutarono di sottoscrivere questo atto, ma ordinarono anche che il decreto finanziario promosso da Mazzarino venisse pubblicamente bruciato. [[Giulio Mazzarino|Mazzarino]], rafforzato dalla notizia della vittoria di [[Luigi II di Borbone-Condé]], Principe di Condé, alla [[battaglia di Lens]], diede quindi ordine di arrestare alcuni membri del parlamento come dimostrazione della rinnovata forza sui rivoltosi, ma la cittadinanza di Parigi insorse contro il governo. Dopo che i ''frondeur'' avevano fatto irruzione nel palazzo reale, Anna e il piccolo Luigi XIV decisero di lasciare Parigi e di trasferire altrove l'intera corte. Poco dopo la Pace di Vestfalia pose fine agli scontri in Francia.
 
Dopo la prima fronda ([[Fronda parlamentare]], 1648-1649), scoppiò una seconda fronda, che coinvolse i rappresentanti dell'aristocrazia ([[Fronda dei principi]], 1650-1653). Questa seconda fase vide l'insurrezione totale delle classi agiate, il che provocò danni anche maggiori della prima dal momento che fu un periodo di sordidi intrighi e trame nascoste. Essa era condotta dagli aristocratici che protestavano contro la centralizzazione del potere. Questa fronda venne guidata dai più alti nobili in vista nella Francia dell'epoca, tra cui molti parenti dello stesso re Luigi XIV: [[Gastone d'Orléans (1608-1660)|Gastone d'Orléans]], suo zio paterno, [[Anna Maria Luisa d'Orléans]], duchessa di Montpensier (la ''Grande Mademoiselle'') cugina del re e figlia di Gastone, [[Luigi II di Borbone-Condé|Luigi II]], principe di Condé, [[Armando di Borbone-Conti|Armando di Borbone]], principe di Conti, [[Anna Genoveffa di Borbone-Condé|Anna Genoveffa]], duchessa di Longueville ed [[Enrico II di Orléans-Longueville|Enrico d'Orléans]], duca di Longueville, oltre a [[Francesco di Borbone-Vendôme (1616-1669)|Francesco di Vendôme]], duca di Beaufort e i discendenti di altre dinastie nobili francesi come [[Federico Maurizio de La Tour d'Auvergne-Bouillon|Federico Maurizio de La Tour d'Auvergne-Bouillon, duca di Bouillon]], e suo fratello il famoso maresciallo di Francia, [[Henri de La Tour d'Auvergne-Bouillon]], visconte di Turenna, oltre a [[Marie de Rohan-Montbazon]], duchessa di Chevreuse e [[François de La Rochefoucauld (scrittore)|François VI]], duca de La Rochefoucauld.