Statua colossale di Costantino I: differenze tra le versioni

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|ubicazione = [[Musei Capitolini]] ([[Palazzo dei Conservatori]])
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La '''statua colossale di [[Costantino I]]''', in [[marmo]], fu una delle opere più importanti della scultura romana tardo-antica. I suoi resti si trovano al [[Palazzo dei Conservatori]] a [[Roma]] ([[Musei capitolini]]) e sono databili tra il [[313]] (anno in cui la basilica venne dedicata a [[Costantino I]]) e il [[324]] (quando nei ritratti dell'imperatore romano comincia ad apparire il diadema). La statua fu rinvenuta al tempo di [[Papapapa Innocenzo VIII]], nel [[1486]].
 
== Storia ==
[[File:Dehio 6 Basilica of Maxentius Floor plan - Location of Colossus.jpg|thumb|L'abside occidentale della [[Basilica di Massenzio]] — la collocazione originale del ''Colosso'' — è indicata in rosso.]]
 
La statua fu rinvenuta nell'abside occidentale della [[basilica di Massenzio]], dove ne sono stati trovati alcuni suoi resti; la mancanza del corpo ha fatto supporre che fosse un [[acrolito]], costruito parte in marmo e parte in bronzo dorato su di una struttura portante in legno e mattoni, per un'altezza complessiva che doveva raggiungere i 12 metri. La sola testa misura 2,60 metri e il piede 2.
 
Esiste anche una testa bronzea colossale di Costantino nel [[Museo dei Conservatori]] (secondo alcuni raffigurante [[Costanzo II]]).
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Della statua restano una mano e il braccio destro, i due piedi, il ginocchio e il femore destro, il polpaccio sinistro e la testa. Si presume che fosse rappresentato seduto, a giudicare almeno dai resti. Doveva essere avvolto nel ''[[paludamentum]]'' e avere scoperti il petto e le altre parti ritrovate; in mano, sollevata sul braccio destro, doveva tenere lo [[scettro]] che terminava con una croce<ref>[[Eusebio di Cesarea]], ''[[Storia ecclesiastica (Eusebio)|Hist. Eccl.]]'', 9, 10 s</ref>.
 
La testa, che originariamente era ornata da una corona metallica, è grandiosa e solenne. Presenta i caratteri dell'arte romana di quell'epoca, con le tendenze di stilizzazione e semplificazione delle linee: la plastica del volto è più squadrata, con capelli e sopracciglia resi con incisioni nel marmo molto raffinate e "calligrafiche", ma del tutto innaturali; gli occhi sono grandi, quasi smisurati, con la pupilla ben marcata mentre guarda verso l'alto, e sono il punto focale dell'intero ritratto; lo sguardo fisso dell'Imperatore sembra scrutare l'ambiente circostante e dà al ritratto un'apparenza di austerità extraterrenaultraterrena. I capelli sono trattati come un'unica massa rigonfia solcata profondamente dalle striature che separano alcune ciocche. Il naso è aquilino, le labbra lunghe e sottili e il mento prominente.
 
A differenza del curato realismo della [[ritrattistica romana]] anteriore, quila siamostatua inmostra presenza di undun volto idealizzato, nonostante l'importazione classica, che cerca di rendere un'aura di santità: vi si possono leggere le prime influenze del Cristianesimo nell'arte (l'imperatore visto come un'emanazione divina), ma anche le tendenze "provinciali" e "plebee" che dal IV secolo divennero molto forti nella cultura romana (funzionari, senatori, ma anche gli stessi imperatori provenivano ormai largamente dalle province).
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File:Colossal statue of Constantine - Palazzo dei Conservatori - Musei Capitolini - Rome 2016.jpg|La testa