Pinyin: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m WPCleaner v2.01 - Fixed using Wikipedia:Check Wikipedia (Elemento HTML <u> - Titolo di sezione in grassetto)
Riga 213:
|}
 
Per maggiore velocità nell'uso del computer è convenzione comune indicare il numero corrispondente al tono dopo ogni sillaba. Ad esempio, con il <u>''sistema cifra-tono</u>'', la sillaba "Tóng" ( 同 ) avente intonazione crescente si può scrivere "Tong2" perché ha il secondo tono. il mezzo terzo tono e il mezzo quarto tono restano scritti con "3" e "4" per non sovraccaricare il sistema tonale di segni e numeri. Nel sandhi tonale col terzo tono che muta in secondo (es. 很好 hen3 hao3), se si mantiene il numero "3" per indicare il tono originario della sillaba c'è meno possibilità di commettere errori durante la fase di apprendimento. Inoltre si rispecchia in pieno il pinyin, che non segnala il sandhi tonale col terzo tono. Il tono neutro/leggero (o "quinto tono") si può indicare con uno '''0''', un '''5''' o non indicare. Se non si indica però si crea l'ambiguità tale per cui si potrebbe pensare che c'è una dimenticanza. In conclusione, quando avviene il sandhi tonale o si incontra il quinto tono, per una corretta lettura in pinyin/sistema tono-cifra bisogna vedere in che contesto si trova.
 
=== Sandhi tonale di bu4 不 ===
Riga 640:
Se dentro una struttura potenziale al negativo o un complemento direzionale (letterale e/o figurato) qualunque al negativo, perde il tono anche in traslitterazione. Un paio di esempio a caso sono 想不起来 xiang3 bu5qi3lai2 e 看不懂 kan4 bu5dong3 '''.'''
 
=== Sandhi tonale di yi1 '''''' ===
La sillaba '''一''' di per sé ha il primo tono, ma si sente raramente perché viene pronunciato tale solo se preceduto da un prefisso e/o se è in fondo al vocabolo. I casi più diffusi sono quelli in cui c'è il prefisso per i numeri ordinali 第 (es.第一 di4yi1), il vocabolo per dire "lunedì" (周一 zhou1yi1, 星期一 xing1qi1yi1, 礼拜一 li3bai4yi1), il verbo 统一 tong3yi1 (unificare) e l'aggettivo 唯一 wei3yi1 (unico).
 
Riga 5 127:
| '''-r'''
| -/ɻ~ɚ/
|R dell'inglese ca'''r''', retroflessa, sonora e senza alcun contatto tra organi. Per chi conosce l'hindi e il bengalese, si trovano scritti come ड़ e র. La lingua di solito si retroflette di meno rispetto all'inglese/hindi/bengalese, in cui infatti si traslittera come /ɽ/. Il suono si chiama Èrhuà, si trova solo a fine sillaba, si traslittera 儿 (兒 in caratteri tradizionali) ed è facoltativo. Se pronunciata, la roticizzazione (che in cinese si può specificatamente chiamare "<u>''erizzazione</u>''" cioè Er4hua4 儿化) fa cadere dalla sillaba la -n. Anche la -ng cade ma in più la Èrhuà si sente nasale. Infine, il suono accorcia la pronuncia di alcuni dittonghi e trittonghi (ex. Wair → /waɻ/, Huir → /xuɻ/''';''' Lei → /lɻ/). Il suono si può sentire anche alla fine di un qualunque aggettivo raddoppiato, si sente spesso nella pronuncia colloquiale dei parlanti del nord proprio perché è una caratteristica delle varietà settentrionali e in taluni casi è utile per distinguere casi di ambiguità, ex. "dipingere quadri" 画画儿 (Huà huàr)
Su tastiera si digita "er", come per le sillabe 而 耳 尔 二, ma la Èrhuà è ben riconoscibile in latinizzazione perché si traslittera "-r" e mai "-er" (ex. 事儿 Shìr).
|-align="center"
Riga 11 109:
bai2 ma3
 
xie3zi4tai2 ''(il radicale del <u>''tetto</u>'' ha un tratto in più rispetto al <u>''coperchio</u>'')''
|-
|犬