Collegio dei Nobili: differenze tra le versioni

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Il reale collegio dei Nobili fu fondato nel 1601 dal [[duca di Parma]] [[Ranuccio I Farnese]]<ref name="Il collegio dei nobili"/> e inaugurato il 18 ottobre di quell'anno<ref name="Storia del convitto Maria Luigia">{{cita web|url=http://www.emiliaromagna.lafragola.kataweb.it/parma/superiori/marialuigia-parma/story177780.html|sito=www.emiliaromagna.lafragola.kataweb.it|titolo=Storia del convitto Maria Luigia|accesso=17 ottobre 2018}}</ref> all'interno di un grande palazzo situato in piazzale del Collegio di Santa Caterina, corrispondente all'incirca all'odierno piazzale Corte d'Appello.<ref name="Il collegio dei nobili"/> La direzione fu inizialmente affidata al conte abate [[Giovanni Giorgio Linati]].<ref name="Storia del convitto Maria Luigia"/>
 
L'istituto di formazione pre-universitaria, destinato ai giovani aristocratici di età compresa tra i 10 e i 20 anni provenienti da tutti gli [[antichi Stati italiani]] ed europei,<ref name="Il collegio dei nobili"/> nel 1604 fu assegnato ai padri [[gesuiti]].<ref name="Turrini">{{cita|Turrini}}.</ref>
 
L'importanza dell'elitario collegio crebbe notevolmente nel corso del [[XVII secolo]], attirando a Parma i rampolli delle più importanti casate [[cattoliche]] dell'epoca;<ref name="Il Collegio dei nobili di Parma">{{cita web|url=http://www.comune.parma.it/dizionarioparmigiani/cms_controls/printNode.aspx?idNode=438|sito=www.comune.parma.it|titolo=Il Collegio dei nobili di Parma|accesso=17 ottobre 2018}}</ref> l'edificio sede dell'istituto fu ampliato a più riprese, a partire dal 1656, quando furono realizzati un ampio teatro e le sale d'Armi e delle Accademie per volere del duca [[Ranuccio II Farnese]]; tra il 1680 e il 1685 l'architetto [[Ferdinando Galli da Bibbiena]] si occupò della decorazione [[architettura barocca|barocca]] delle facciate prospettanti piazzale del Collegio di Santa Caterina e strada San Marcellino.<ref name="Il collegio dei nobili"/>
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Nel 1831, in seguito ai [[Moti del 1830-1831|moti]] che interessarono anche la città di Parma, la Duchessa unì il collegio di Santa Caterina al collegio Lalatta, fondato nel 1755 all'interno del [[Palazzo Imperiale dell'Arena|palazzo omonimo]],<ref name="Storia del convitto Maria Luigia"/> fondando il nuovo collegio ducale Maria Luigia,<ref name="Indice"/> ribattezzato nel 1896 [[convitto nazionale Maria Luigia]]; per tre anni l'istituto ebbe sede nell'antico complesso del Santa Caterina, per poi spostarsi nel 1834 nel palazzo Lalatta.<ref>{{cita web|url=http://www.associazioneamicidelmarialuigia.it/il-convitto-maria-luigia/|sito=www.associazioneamicidelmarialuigia.it|titolo=Il Convitto Maria Luigia|accesso=17 ottobre 2018}}</ref>
 
L'antico palazzo del collegio dei Nobili, ormai inutilizzato, fu svuotato di tutti i ricchi arredi e dipinti accumulati nei secoli e nel 1844 fu abbattuto per volere della Duchessa,<ref>{{cita|Rossi, Fogliani}}.</ref> che incaricò l'architetto di corte [[Nicola Bettoli]] del progetto di un edificio destinato nelle intenzioni a divenire la nuova sede dell'[[Università di Parma]]; il [[Palazzo del Tribunale (Parma)|palazzo]] [[Architettura neorinascimentale|neorinascimentale]] fu realizzato sulla porzione nord occidentale dell'isolato e fu in realtà adibito a tribunale.<ref>{{cita news|autore=Carlo Mambriani|url=https://www.gazzettadiparma.it/news/cultura/42567/Nicolo-Bettoli--un-protagonista-del.html|titolo=Nicolò Bettoli: un protagonista del neoclassicismo europeo|pubblicazione=www.gazzettadiparma.it|data=18 ottobre 2010|accesso=17 ottobre 2018}}</ref>
 
== Struttura ==