Sindone di Torino: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Presunti segni dei chiodi: Il riferimento a somiglianze o non somiglianze con la sindone è basato sugli studi di Haas (1970) oggi ritenuti inaffidabili in base alla revisione di Zias e Sekeles (1985)
FrescoBot (discussione | contributi)
Riga 24:
Sul memoriale d'Arcis sono però stati sollevati dubbi, soprattutto da fonte autenticista<ref name=Garlaschelli13 />. Non si conoscono altre conferme che Enrico di Poitiers abbia effettivamente aperto un'inchiesta; in una sua lettera a Goffredo di Charny del [[1356]] non fa alcun cenno alla Sindone. Alcuni storici suggeriscono che Pietro d'Arcis volesse far dichiarare falsa la Sindone, nuovamente esposta all'adorazione dopo alcuni decenni, perché essa attirava i pellegrini a Lirey, facendo così calare le entrate della cattedrale di Troyes, in quanto proprio nel 1389 il tetto di quest'ultima era crollato e la sua ricostruzione richiese certamente molto denaro<ref name=sorensen>{{Cita testo|autore=Richard B. Sorensen|titolo=Answering the Savoy/Leonardo da Vinci Hypothesis|anno=2005|url=http://www.shroud.com/pdfs/sorensen.pdf|formato=pdf}}</ref>; questo tuttavia non spiegherebbe l'assenza di ostensioni da parte dei Charny nei decenni precedenti.
 
Goffredo II invia a sua volta un memoriale di segno contrario, e nel [[1390]] l'[[antipapa Clemente VII]] decreta una soluzione di compromesso, emanando 4 bolle: da una parte è autorizzata l'esposizione della Sindone a patto che si dichiari che si trattava di una ''pictura seu tabula'', cioè un dipinto («si dica ad alta voce, per far cessare ogni frode, che la suddetta raffigurazione o rappresentazione non è il vero Sudario del Nostro Signore Gesù Cristo, ma una pittura o tavola fatta a imitazione del Sudario»<ref>{{Cita|Garlaschelli|p. 16|titolo=Processo alla Sindone}}.</ref>); dall'altra, a Pietro d'Arcis è chiesto di cessare le critiche contro il telo<ref name=sorensen />.
 
Nei decenni successivi scoppia una disputa per il possesso della Sindone. All'incirca nel [[1415]] il conte Umberto de la Roche, marito di Margherita di Charny, figlia di Goffredo II, prende in consegna il lenzuolo per metterlo al sicuro in occasione della guerra tra la [[Ducato di Borgogna|Borgogna]] e la Francia. Margherita si rifiuta poi di restituirlo alla collegiata di Lirey reclamandone la proprietà. I canonici la denunciano, ma la causa si protrae per molti anni e Margherita comincia a organizzare una serie di ostensioni nei viaggi in giro per l'Europa (intanto Umberto muore nel [[1448]]). Nel [[1449]] a [[Chimay]], in [[Belgio]], dopo una di queste ostensioni il vescovo locale ordina un'inchiesta, a seguito della quale Margherita deve mostrare le bolle papali in cui il telo viene definito una raffigurazione e come conseguenza l'ostensione venne interrotta e lei venne espulsa dalla città. Negli anni successivi continua a rifiutare di restituire la Sindone finché, nel [[1453]], la vende ai [[Casa Savoia|duchi di Savoia]]. Successivamente, nel [[1457]], a causa di questi suoi comportamenti viene [[scomunica]]ta.<ref name=Garlaschelli13 />
Riga 115:
I primi esami sulle presunte macchie di sangue furono condotti nel [[1973]] da G. Frache, E. Mari Rizzati ed E. Mari, membri della commissione scientifica nominata dal [[Michele Pellegrino|cardinale Pellegrino]], su due fili di tessuto sindonico. I risultati furono negativi<ref>G. Frache, E. Mari Rizzati, E. Mari, ''Relazione conclusiva sulle indagini d'ordine ematologico praticate su materiale prelevato dalla Sindone'', suppl. Rivista diocesana Torinese, 1976. Cfr. anche [http://www.cicap.org/articoli/at100849.htm Sindone:la voce agli scettici], articolo del [[CICAP]].</ref> anche se Frache, Mari Rizzati e Mari precisarono che "la risposta negativa fornita dalle analisi condotte non ci permette di dare un giudizio assoluto dell'esclusione della natura ematica del materiale esaminato"<ref>G. Frache, E. Mari Rizzati, E. Mari, ''Relazione conclusiva sulle indagini d'ordine ematologico praticate su materiale prelevato dalla Sindone'', suppl. Rivista diocesana Torinese, 1976, citato in Giulio Fanti, ''La Sindone. Una sfida alla scienza moderna'', Aracne 2008, p. 172</ref>.
 
Ulteriori esami microscopici effettuati da Guido Filogamo e Alberto Zina non rilevarono la presenza di [[Globulo rosso|globuli rossi]] o di altri corpuscoli del sangue<ref>{{Cita|Garlaschelli|p. 77|titolo=Processo alla Sindone}}.</ref>. Sia Frache sia Filogamo trovarono dei granuli di materiale colorante<ref name="garla">{{Cita pubblicazione|rivista=Micromega|numero=4|anno=2010|titolo=Perché la Sindone è un falso|pp= 27 e seguenti}}</ref>.
 
Nel [[1978]] il cardinale di Torino Ballestrero consentì allo STURP ([[Shroud of Turin Research Project]]) di analizzare la sindone. Furono premute strisce adesive sulla sindone per asportare delle particelle e furono prelevati alcuni fili<ref>{{Cita web|url=http://www.shroud.com/78exam.htm|titolo=The 1978 Scientific Examination|accesso=19 marzo 2014|sito=shroud.com|lingua=en}}</ref>. Nel [[1980]] [[Walter McCrone]], microscopista consulente dello STURP, presentò due lavori allo STURP: sulla base di osservazioni microscopiche e analisi chimiche, egli annunciò di avere trovate tracce di ocra rossa, cinabro (solfuro di mercurio, un colorante rosso molto diffuso nel Medioevo) e [[Rosso d'alizarina|alizarina]] (un pigmento rosato di origine vegetale, al giorno d'oggi prodotto sinteticamente)<ref name="indagine" /><ref name="maccrone">{{Cita pubblicazione|autore=Walter C. |titolo=McCrone|Microscopical study of the Turin Shroud|pubblicazione=Wiener Berichte über Naturwissenschaft in der Kunst|anno=1987}}</ref><ref name="Skeptical">{{Cita news|titolo=Scandals and Follies of the 'Holy Shroud'|autore=Joe Nickell|rivista=Skeptical Inquirer|data=settembre 2001|lingua=en}} raccolto con altri articoli in Joe Nickell su {{Cita libro |url=http://books.google.com/books?id=sComGoDFJZ4C&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_v2_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false|titolo= The Mystery Chronicles: More Real-Life X-Files|editore=University Press of Kentucky|anno=2004|ISBN= 978-0-8131-2318-9|pp=187-199}}</ref>. Secondo McCrone, le risultanze del suo studio proverebbero che la sindone è un dipinto<ref name="maccrone" /><ref>Nel 2000 per il suo lavoro sulla sindone McCrone [http://www.skepdic.com/comments/turincom.html verrà premiato dall'American Chemical Society](si veda anche [http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=102011 Sul sito del Cicap] nota 15] e [http://portal.acs.org/portal/acs/corg/content?_nfpb=true&_pageLabel=PP_ARTICLEMAIN&node_id=1319&content_id=CTP_004492&use_sec=true&sec_url_var=region1&__uuid=30d6cf3d-e066-4e9e-baa9-2ccdc5a94304 Sito ufficiale del premio] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121107072612/http://portal.acs.org/portal/acs/corg/content?_nfpb=true |data=7 novembre 2012 }})</ref>. I due lavori furono tuttavia respinti dallo STURP, che espulse McCrone<ref name="craddock" /><ref>''Relics of the Christ'', Joe Nickell, University Press of Kentucky, 2007, ISBN 0813124255, 9780813124254</ref> e incaricò due propri membri (John Heller e Alan Adler) di compiere nuove analisi.
Riga 156:
 
=== Esame medico-legale ===
Secondo l'anatomopatologo Baima Bollone, la figura impressa corrisponde a quella di un corpo crocifisso irrigidito dal [[rigor mortis]]: «La struttura somatica è fissata in una posizione del tutto innaturale [...] gli arti superiori sono flessi a circa 100° il destro e 90° il sinistro in corrispondenza delle spalle <nowiki>[...]</nowiki> il lenzuolo fu teso a ponte sul cadavere irrigidito nell'atteggiamento di lieve flessione del capo, <nowiki>[...]</nowiki>, e anche delle ginocchia, intuitivamente assunto sulla croce <nowiki>[...]</nowiki> la marcata rigidità dei muscoli mimici e del collo, questa seconda comprovata dalla posizione del capo permanentemente flesso verso il torace, nonché dalle grandi masse muscolari del petto e delle cosce mostra che l'uomo della sindone era in stato di rigidità cadaverica».<ref name=mistero>{{Cita|Bollone|pp. 219-220 e 243|titolo=Il mistero della Sindone}}.</ref>
 
Secondo il chimico Garlaschelli, la posizione del corpo non appare in linea con ciò che avviene in un cadavere<ref name=garla /> e le mani sono sovrapposte sul pube, ma in un morto ciò non è possibile, poiché la posizione richiede che i muscoli siano in tensione oppure che le mani siano legate (ma sulla sindone non c'è traccia di legacci), mentre «le braccia rilassate di un cadavere ricadrebbero più giù e le mani si congiungerebbero solo sullo stomaco»<ref name=garla />. Il [[rigor mortis]] (tesi ad esempio sostenuta da Bollone) non giustifica la posizione poiché se i muscoli di un cadavere vengono forzati, questi si rilassano<ref name=garla /><ref name=fore>{{Cita libro|titolo=Forensic pathology|autore=J. M. Di Vincent|autore2= Dominick J. Di Maio|editore=CRC Press|anno=2001|ISBN=0-8493-0072-X|pp=26 e ss.|lingua=en}}</ref>.
Riga 177:
In corrispondenza del cuoio capelluto si notano numerose impronte puntiformi e tondeggianti dall'aspetto di ferite da punta, da cui si dipartono diverse colature di sangue. Gli autenticisti le identificano con le ferite prodotte dalla [[corona di spine]] che, secondo i Vangeli, fu posta sul capo di Gesù. Non si hanno notizie storiche di altri casi di coronazione di spine (gli esegeti in genere presumono che si sia trattato di una trovata estemporanea dei soldati per deridere Gesù "re dei Giudei"), per cui non si conosce come questa corona avrebbe potuto essere composta.
 
Secondo alcuni studiosi e critici le colature del sangue sarebbero irrealistiche, dato che il sangue colando avrebbe impastato i capelli, dando vita a macchie più indistinte<ref>{{Cita|Garlaschelli|p. 46|titolo=Processo alla Sindone}}.</ref>. Una possibile risposta a questa obiezione è stata data da Frederick Zugibe, secondo il quale l'Uomo della Sindone fu lavato prima di essere avvolto nel lenzuolo: in questo modo il sangue colato durante la permanenza sulla croce sarebbe stato rimosso e sulla Sindone si sarebbe impressa soltanto l'impronta delle ferite inumidite dal lavaggio<ref>Frederick T. Zugibe, ''The Man Of The Shroud Was Washed'', Sindon Nuova Serie, Quaderno n.1 (giugno 1989) [http://www.shroud.com/zugibe2.htm]</ref>.
=== Presunti oggetti ===
==== Monete sugli occhi ====