Estrazione liquido-liquido: differenze tra le versioni

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L<nowiki>'</nowiki>'''estrazione liquido-liquido''' (indicata con la sigla '''LLE''', dall'[[lingua inglese|inglese]] ''liquid-liquid extraction'') rappresenta il passaggio di un [[soluto]] da un [[solvente]] ad un altro solvente differente. È una metodica di laboratorio utilizzata per ottenere [[composto chimico|composti]] puri da fonti [[animali]] o [[vegetali]] o semplicemente per purificare sostanze impure. Vengono utilizzati due tipi di solventi, con differente livello di polarità e miscibilità reciproca: quelli più [[densità|densi]] e quindi più pesanti dell'[[acqua]] come il [[diclorometano]], il [[tetracloruro di carbonio]] e il [[cloroformio]] e quelli meno densi e quindi più leggeri dell'acqua come l'[[etere di petrolio]], l'[[acetato di etile]], il [[benzene]] e l'[[etere etilico]].
 
Quando i due liquidi vengono inseriti nell'imbuto separatore, grazie all'agitazione manuale vengono divisi in due [[fase (chimica)|fasi]] (una acquosa e una organica contenente la sostanza estratta) e raggiungono un equilibrio tra la concentrazione del soluto nel primo solvente e la concentrazione del soluto nel secondo solvente. Questo equilibrio è esprimibile grazie al [[Coefficiente di ripartizione (chimica)|coefficiente di ripartizione]] K dato dal rapporto tra le [[concentrazioneConcentrazione (chimica)|concentrazioni]] (g/l) del soluto nei due solventi.
Idealmente, il rapporto delle attività della specie in esame nelle due fasi è costante ed indipendente dalla sue quantità totale. Vale a dire, ad una data temperatura: