America del Nord: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Gli scienziati hanno varie teorie sulle origini dei primi umani che popolarono il Nordamerica. Le stesse popolazioni indigene del continente hanno tramandato molti miti, e alcune sostengono di essere state presenti fin dalla sua creazione.
 
=== L'America precolombiana e le esplorazioni europee ===
Prima del contatto con gli europei, i nativi del Nordamerica si presentavano suddivisi in diverse realtà, che andavano da piccole tribù formate da alcuni nuclei familiari a veri e propri grandi imperi. La vastità del territorio e la varietà degli ecosistemi hanno contribuito a dare un certo grado di specializzazione a delle vere e proprie “aree culturali” che hanno fondato il proprio stile di vita sfruttando le risorse naturali presenti (ad esempio i cacciatori di bisonti nelle [[Grandi Pianure]], o gli agricoltori della Mesoamerica). Le popolazioni native possono anche essere classificate secondo la loro famiglia linguistica (ad esempio Athapascan o Uto-Aztecan), ma è importante notare che popoli con linguaggi simili non sempre condivisero la stessa cultura materiale, né questo poteva significare che fossero alleati.
 
{{Vedi anche|Nativi americani}}
{{citazione necessaria|Gli scienziati}} credono che il popolo [[Inuit]], che si stanziò nell'artico, giunse nel Nordamerica molto più tardi rispetto ad altri gruppi nativi.
Prima dell'arrivo degli europei, l'America settentrionale era popolata da innumerevoli tribù indigene non molto evolute che si distinguevano in grossi gruppi, tutti presumibilmente discendenti da genti asiatiche che attraversarono lo [[Stretto di Bering]] 40.000 anni fa: gli indiani delle zone più vicine al Messico erano più evoluti, e arrivarono a edificare vere e proprie città con il fango, in zone desertiche. Fu qui probabilmente che nacquero gli [[Aztechi]] prima di migrare verso sud. Le altre popolazioni erano invece più primitive, e spesso non conoscevano né l'agricoltura né la pastorizia, ma erano cacciatori e raccoglitori, come gli indiani delle [[Grandi Pianure]], la cui sopravvivenza fu sempre legata intimamente con le mandrie dei bisonti.
 
I primi a giungere nell'America del nord dall'Europa furono certamente i [[Vichinghi]], che intorno all'anno [[1000]] sbarcarono nei pressi del Labrador ([[Canada]]). Tuttavia, per ragioni sconosciute, non vi si stabilirono a lungo e presto abbandonarono l'unico insediamento perdendo il ricordo della colonia. L'America settentrionale fu così riscoperta da [[Giovanni Caboto]] al servizio della [[Gran Bretagna]], che il 24 giugno 1497 raggiunse l'isola di [[Terranova]] e credette di trovarsi in [[Asia]]. È considerato il primo europeo ad essere sbarcato nell'America continentale (Colombo fino a quel momento aveva esplorato solo le isole dei Caraibi), sempreché non sia stato preceduto da [[Amerigo Vespucci]] in Sudamerica. L'interesse dell'Inghilterra fu però di breve durata anche perché nel corso del suo secondo viaggio (1498) Caboto scomparve. Pertanto la classificazione dell'America del nord come continente, e non come uno sparuto gruppo di isole o come parte dell'Asia, fu ritardata di quasi un trentennio.
Durante i millenni di popolamento del continente da parte dei nativi, le varie culture cambiarono progressivamente ed andarono diffondendosi.
 
Nel 1513 intanto lo spagnolo [[Juan Ponce de León]] sbarcò in [[Florida]], divenendo il primo europeo a toccare gli attuali [[Stati Uniti d'America]] (a meno che non l'avesse preceduto Caboto, che forse raggiunse il [[Maine]] prima di scomparire); di conseguenza si compirono in seguito parecchi viaggi, sia per colonizzare la Florida, sia per raggiungere il ricco [[Messico]] dal momento che gli Spagnoli avevano ricevuto informazioni sull'esistenza degli Aztechi, sia per appurare se il [[Golfo del Messico]] fosse una baia o uno stretto per l'Oriente. Nel 1519 [[Alonso Álvarez de Pineda]] scoprì che era un grosso golfo e vide per primo il fiume [[Mississippi]]. In seguito alla [[conquista dell'impero azteco]] (1521) partirono molte spedizioni nei due decenni seguenti per raggiungere il nord e colonizzarlo. Molti erano spinti dalla leggenda delle [[Sette città di Cibola]], mitici ricchi regni indigeni oltre l'[[Aztechi|impero azteco]]. Fu così che nel 1539 [[Francisco de Ulloa]] giunse fino in [[California]] scoprendo il [[golfo di California]] e il fiume [[Colorado]]. Nel 1540-1541 [[Francisco Vázquez de Coronado]] sfatò il mito delle sette città raggiungendo il [[Kansas]] e trovando solo villaggi di fango. Con la spedizione di Coronado l'interesse spagnolo per l'America settentrionale decadde del tutto: gli stessi territori appena esplorati furono in parte dimenticati e la California venne colonizzata solo alla fine del Settecento.
Ad alcune delle culture meridionali si deve tra l'altro l'aver coltivato alcuni prodotti agricoli tuttora fra i più importanti utilizzati a livello mondiale, quali i [[Solanum lycopersicum|pomodori]] e il [[Zea mays|mais]].
A seguito dello sviluppo dell'agricoltura nel sud, molti importanti progressi culturali furono possibili. La civiltà [[Maya]] mise a punto un sistema di scrittura, costruì enormi piramidi, si dotò di un calendario complesso, e sviluppò il concetto di zero circa intorno al 400, qualche centinaio di anni dopo le popolazioni [[Mesopotamia|mesopotamiche]].<ref>[http://www.sciam.com/math/article/id/what-is-the-origin-of-zer What is the origin of zero? How did we indicate nothingness before zero?] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080920060013/http://www.sciam.com/math/article/id/what-is-the-origin-of-zer |data=20 settembre 2008 }} Robert Kaplan, Scientific American 19-02-2008</ref> La cultura maya era ancora presente quando arrivarono gli spagnoli, ma politicamente la posizione dominante era stata presa dell'[[Aztechi|Impero Azteco]] più a nord.
 
Tuttavia altri navigatori nel frattempo avevano definitivamente classificato l'America settentrionale come continente: [[Giovanni da Verrazzano]] al servizio della Francia e [[Lucas Vázquez de Ayllón]] ed [[Esteban Gómez]] per la Spagna avevano risalito la costa dalla Florida fino al [[Canada]] tra il 1524 e il 1527; in particolare Verrazzano fu il primo a vedere la [[Porto di New York|baia di New York]]. Questi esploratori trovarono terre selvagge abitate da popolazioni barbare povere e decretarono così l'inutilità di quei territori immensi. Malgrado ciò nel 1534 [[Jacques Cartier]] diresse una seconda spedizione francese che esplorò il Canada e risalì il [[San Lorenzo (fiume)|fiume San Lorenzo]], ma che non fu di stimolo ai francesi per altri viaggi: essi sarebbero tornati in loco solo agli inizi del Seicento.
In occasione dell'arrivo degli europei nel "Nuovo Mondo" la geografia umana del continente cambiò drasticamente. La portata dei cambiamenti culturali fu tale che diversi gruppi linguistici si estinsero, e altri si andarono profondamente mutando. I nomi e le culture che i primi europei scoprirono e registrarono pertanto furono sicuramente diverse rispetto a quelle delle generazioni che le avevano preceduti, e ancor più rispetto a quelle ancora presenti oggi.
 
L'America settentrionale, abbandonata da francesi e spagnoli, tornò d'interesse per i britannici, che essendo meno impegnati dei francesi nei problemi dell'Europa intendevano farsi strada tra le potenze iberiche per il commercio con le Indie. Iniziarono pertanto quell'infinita serie di viaggi nell'America del nord per scoprire il favoleggiato [[Passaggio a nord-ovest]] che conducesse al Pacifico e quindi all'Asia. Dalla seconda metà del Cinquecento diversi navigatori tentarono la sorte nelle fredde acque del nord, ricavando solo magri risultati come la scoperta di una baia o di uno stretto, che poi composero il "puzzle" del Passaggio a nord-ovest; in particolare [[Martin Frobisher]] (1576), [[John Davis]] (1590), [[Henry Hudson]] (1610-1611), da cui prende il nome il fiume di New York e l'[[Baia di Hudson|omonima baia]], e [[William Baffin]] (1612). Per quanto queste spedizioni non raggiunsero l'Asia, consolidarono nel Nordamerica la presenza britannica, che farà la storia e la cultura del continente fino ai giorni nostri.
[[File:North America satellite orthographic.jpg|thumb|upright=1.4|L'America del Nord vista dal [[satellite artificiale|satellite]].]]
 
=== L'era coloniale ===
 
Oltre alla ricerca del Passaggio a Nord Ovest, gli Inglesi si interessarono fin dall'inizio alla colonizzazione di questi territori, per insidiare il dominio iberico nell'America centro-meridionale. Già [[Walter Raleigh]] nel 1584 tentò, senza successo, di fondare una colonia stabile sull'[[isola di Roanoke]] nell'attuale Carolina del Nord; la più antica città dell'America Settentrionale e dunque la prima colonia europea fu comunque [[Saint John's (Canada)|Saint John's]] sull'isola di Terranova. L'interesse britannico risvegliò quello francese e accese per la prima volta quello [[Paesi Bassi|olandese]]: all'inizio del Seicento ben tre potenze erano "in corsa" per la conquista di questi territori. [[Samuel de Champlain]] fece ritorno nel 1604 nelle zone esplorate da Cartier e fondò le prime due colonie stabili francesi: [[Montréal]] e [[Québec (provincia)|Québec]]. Gli Inglesi si insediarono in modo definitivo negli attuali Stati Uniti e nella tanto bramata [[Colonia della Virginia|Virginia]] con la fondazione della colonia di [[Jamestown (Virginia)|Jamestown]] nel 1607.
Per finire gli olandesi fondarono Nuova Amsterdam (odierna [[New York]]) alle foci dell'[[Hudson]] (1624). Compagnie commerciali appositamente fondate si impegnarono assieme alle rispettive corone a colonizzare i nuovi territori in cambio del [[monopolio]] sugli scambi commerciali.
 
Le colonie europee, soprattutto quelle inglesi, si caratterizzarono in modo assai bizzarro: in Nord America si insediarono in numero sempre crescente comunità religiose perseguitate in Europa (celebri i “[[Padri Pellegrini]]”, [[puritani]] inglesi giunti nel 1620 in [[Massachusetts]] sulla ''[[Mayflower]]''). La carta concessa dal re d'Inghilterra garantiva la possibilità di governarsi secondo principi propri, fermi restando gli obblighi di carattere economico-commerciale (esclusività degli scambi con la madrepatria). La proprietà terriera era molto diffusa, perché divisa di diritto fra tutti i membri maschi della comunità, accentuando il carattere [[democrazia|democratico]] delle strutture di governo e creando uno stretto legame tra i concetti di autonomia economica e libertà politica.
In quest'opera di popolamento i coloni anglo-francesi dovettero confrontarsi con la tenace resistenza opposta dalle numerose [[Nativi americani|tribù indiane]] sospinte sempre più verso l'interno e private dei loro tradizionali territori di [[caccia]] e [[pascolo]].
 
Progressivamente il quadro politico dell'America settentrionale si andò configurando in questo modo: i francesi avevano occupato il territorio canadese, gli inglesi la costa statunitense e la [[Baia di Hudson]] (in virtù delle esplorazioni nel 1611): qui venne fondata nel 1665 la [[Compagnia della Baia di Hudson]], che sarà alla base del Canada moderno. Mentre gli spagnoli iniziavano a temere l'avanzata francese verso sud (che dalla regione dei [[grandi Laghi (America)|grandi laghi]] nel 1681 avevano annesso tutto il bacino del Mississippi ([[Grandi Pianure]]) fino al [[golfo del Messico]]) e consolidavano la Florida, gli olandesi avevano perso nel 1667 le colonie di Nuova Amsterdam e del [[Delaware]] a vantaggio degli inglesi, che unificavano così tutta la costa orientale e i territori alle loro spalle, organizzati nelle [[Tredici colonie]]. Nel XVIII secolo la situazione, già abbastanza complessa, sfociò nella [[guerra dei sette anni]] tra Francia e Gran Bretagna (1756-1763); a vincerla furono i britannici, che così si guadagnarono il dominio su tutto il Canada conosciuto e sull'America settentrionale in generale, scacciando per sempre i francesi; la [[Louisiana]], ovvero le Grandi Pianure, fu spartita tra Britannici e Spagnoli (ad est e ad ovest del Mississippi). Ma fu un apogeo di breve durata: nel 1776 le [[Tredici colonie]] che componevano i possedimenti inglesi della costa orientale ottennero l'[[Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America|indipendenza]] e nacquero gli [[Stati Uniti d'America]], la prima nazione del nuovo mondo.
 
=== Dall'800 ai giorni nostri ===
 
I britannici si ritirarono in Canada e proseguirono da lì le esplorazioni: nel 1787 [[Alexander Mackenzie]] raggiunse il [[mar Glaciale Artico]] discendendo il [[Mackenzie|fiume che porta il suo nome]] e avviò la colonizzazione del Canada occidentale, mentre nel 1794 raggiunse il [[Oceano Pacifico|Pacifico]] attraverso quelle stesse terre. Si risvegliò inoltre la ricerca del passaggio a nord-ovest, che portò alla definitiva mappatura delle isole artiche canadesi e all'attraversamento del fantomatico passaggio con [[Robert McClure]] nel 1850. Contemporaneamente la Compagnia della baia di Hudson venne accorpata al Canada (1870), aggiungendo così nuovi sterminati territori ai coloni anglofoni. Si compose dunque il dominio, la colonia inglese del Canada; alla fine dell'800 l'uomo bianco si era ormai spinto fino al fiume [[Yukon]], dove nel 1896 scoppiò la memorabile [[corsa all'oro del Klondike]].
 
Nel Settecento la Russia era comparsa sulla scena colonizzando l'[[Alaska]] e divenendo un serio pericolo per i possedimenti inglesi in Canada e addirittura per quelli spagnoli in California, ma i Russi vendettero il territorio agli Stati Uniti nel 1864. La presenza spagnola passò di mano: con la [[decolonizzazione]] dell'America centro-meridionale contemporanea ai moti europei del primo Ottocento, nel 1821 nacque lo Stato del [[Messico]], che controllava gran parte degli attuali Stati Uniti Occidentali; questi tuttavia nei decenni successivi si unirono progressivamente agli Stati Uniti fino al 1848, con l'annessione della [[California|Californiani.]] Con la definitiva unificazione tra nord e sud e l'abolizione della schiavitù dopo la [[guerra di secessione americana]] (1861-1865) gli Stati Uniti si imposero come potenza moderna ed effettiva, sebbene gli sterminati territori occidentali fossero ancora scarsamente popolati e in parte sconosciuti: nacque così l'epopea del [[West|Far West]], che portò migliaia di coloni in territori lontanissimi e durò fino all'inizio del '900; come in Canada, essa fu incoraggiata anche da numerose corse all'oro.
 
La ricchezza permise a questa nazione, mentre nel vecchio mondo era in corso la [[Belle Époque]], di influenzare l'equilibrio mondiale, e di inserirsi tra la schiera delle nazioni colonizzatrici; essi espansero la loro influenza su tutto il resto dell'America, dove le deboli nazioni che da quasi un secolo si erano rese indipendenti da Spagna e Portogallo, benché potenzialmente ricchissime grazie alle risorse naturali non riuscivano a spiccare il volo a causa dei grandissimi divari sociali e delle guerre civili: gli Stati Uniti invece erano figli della moderna società borghese inglese, ed erano nati dai valori dell'[[Illuminismo]] e del [[liberalismo]]. La loro influenza si estese inoltre sul Pacifico, contemporaneamente alla colonizzazione della Polinesia da parte degli Europei: a loro andarono le colonie tedesche nel 1918, dopo la vittoria nella [[prima guerra mondiale]]. Nel frattempo il potere europeo in America settentrionale svaniva del tutto con la totale indipendenza del Canada dal [[Regno Unito]] e il suo ingresso nel [[Commonwealth]] nel 1931.
 
Il novecento vide il trionfo degli Stati Uniti come effettivi dominatori del globo: fu tuttavia un cammino irto di ostacoli; con la vittoria della [[seconda guerra mondiale]] essi sarebbero rimasti i sovrani del pianeta, se non fosse stato per la [[Guerra fredda]] che scoppiò subito con l'[[Unione Sovietica|URSS]] e divise il mondo in due macrofazioni. Nella loro sfera d'influenza comunque gli Stati Uniti ottennero un prestigio a livello culturale, sostituendo il loro dominio intercontinentale a quello che avevano esercitato gli Inglesi fino a pochi decenni prima: nacque la globalizzazione, che portò al trionfo del sistema democratico e della cultura occidentale in ogni dove, nonché all'ingerenza economica e politica di questa nazione dappertutto; gli Stati Uniti, con la definitiva vittoria sulla [[Russia]] alla fine del secolo non hanno avuto più ostacoli nella politica planetaria, ma di fronte a nuove superpotenze (India, Cina, Brasile, Giappone, Corea) sembra che il loro potere sia progressivamente messo in discussione. La loro influenza mediatica è comunque ormai consolidata, come anche la loro posizione di predominio nel nuovo continente.
 
== Geografia ==
[[File:North America satellite orthographic.jpg|thumb|upright=1.4|L'America del Nord vista dal [[satellite artificiale|satellite]].]]
 
=== Geografia fisica ===
 
Il Nordamerica occupa la parte settentrionale del territorio generalmente denominato [[Nuovo Mondo]], le [[Americhe]], o semplicemente l'America (che a volte è considerata un unico continente<ref name=IOC>[http://multimedia.olympic.org/pdf/en_report_672.pdf ''The Olympic symbols.''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070316083724/http://multimedia.olympic.org/pdf/en_report_672.pdf |data=16 marzo 2007 }} International Olympic Committee. 2002. Lausanne: Olympic Museum and Studies Centre. I cinque cerchi della [[bandiera olimpica]] rappresentano i cinque continenti abitati che partecipano ai giochi ([http://www.moscow2001.olympic.org/en/pdf/members_by_continent.pdf Africa, America, Asia, Europa, e Oceania] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20020223205800/http://www.moscow2001.olympic.org/en/pdf/members_by_continent.pdf |data=23 febbraio 2002 }}).</ref><ref name="Oceano">Océano Uno, Diccionario Enciclopédico y Atlas Mundial, "Continente", p. 392, 1730. ISBN 84-494-0188-7</ref><ref name="cincocontinentes">Los Cinco Continentes (The Five Continents), Planeta-De Agostini Editions, 1997. ISBN 84-395-6054-0</ref> e la porzione settentrionale, il Nordamerica, un [[subcontinente]]). L'America del Nord si lega con il Sudamerica presso il confine tra [[Colombia]] e [[Panama]] secondo la maggior parte delle convenzioni. Altri individuano il confine presso il [[Canale di Panama]]. Prima che l'America Centrale fosse sollevata, la regione era sommersa e le isole delle Indie Orientali ([[Caraibi]]) delineavano un ponte di terra che collegava l'America del Nord con il Sudamerica attraverso la [[Florida]] e il [[Venezuela]].
 
La costa continentale è lunga e irregolare. Il [[Golfo del Messico]] è il più grande corpo idrico che rientri nel continente, seguito dalla [[Baia di Hudson]]. Fra i principali si segnalano il [[Golfo di San Lorenzo]] e il [[Golfo di California]].
==== Isole ====
 
Numerose sono le isole al largo delle coste del continente: principalmente l'[[Arcipelago artico canadese]], le [[Grandi Antille|Grandi]] e le [[Piccole Antille]], l'[[Arcipelago Alexander]] e le [[Isole Aleutine]]. La Groenlandia, sotto la [[Danimarca|corona danese]], è l'isola più grande del mondo. Si trova nella stessa [[placca tettonica]] (la [[Placca nordamericana]]) e fa parte geograficamente del Nordamerica.
 
==== Placche tettoniche ====
[[File:Plates tect2 it.svg|thumb|[[tettonica|Placche tettoniche]] che interessano il Nordamerica.]]
La maggioranza del Nordamerica poggia sulla [[Placca nordamericana]]. Parte della [[California]] e del [[Messico]] occidentale sono sul bordo con la [[Placca pacifica]] dove le principali zolle si incontrano lungo la [[Faglia di Sant'Andrea]]. La maggior parte della porzione meridionale del continente e delle isole caraibiche si trovano nella [[Placca caraibica]], mentre lungo le coste sud-occidentali il bordo è segnato dalla [[Placca di Cocos]].
==== Regioni convenzionali ====
 
Il continente può essere suddiviso in quattro grandi regioni (ciascuna delle quali comprende diverse sotto-regioni): le [[Grandi Pianure]] che si estendono dal [[Golfo del Messico]] all'Artico canadese; le montagne geologicamente giovani dell'ovest, che comprendono le [[Montagne Rocciose]], il [[Gran Bacino]], [[California]] e [[Alaska]]; l'altopiano dello [[Scudo canadese]]; la variegata regione nord-orientale, che comprende i [[Monti Appalachi]], la [[piana costiera]] lungo il litorale atlantico, e la [[penisola della Florida]]. Il [[Messico]], con le sue lunghe cordigliere e altopiani, rientra in larga parte nella regione occidentale, anche se la piana costiera orientale si estende verso sud lungo il litorale del Golfo del Messico.
==== Orografia ====
 
LeL'America montagnesettentrionale occidentaliè divisecaratterizzata ada metà,due dalle duegrandi catene principali:montuose leche Montagnepartono Rocciosedal (piùnord ovest e arrivano a est)sud ovest esse sono: e le [[Catena costiera del Pacifico|catene costiere]] di California, [[Oregon]], Washington, e [[Columbia Britannica]] e le [[Montagne Rocciose]]. I monti più elevati sulla costa est sono gli Appalachi. La vetta più alta è il [[Monte Denali]] in [[Alaska]].
 
Le pianure più ampie sono: le Grandi Pianure, Pianure Costiere e lo Scudo Canadese.
==== Idrografia ====
 
I [[fiume|fiumi]] più importanti dell'America settentrionale sono il [[Mississippi (fiume)|Mississippi]], il [[Missouri (fiume)|Missouri]] e il [[San Lorenzo (fiume)|San Lorenzo]]. Il primo e il secondo scorrono negli [[Stati Uniti]], il terzo negli Stati Uniti e in [[Canada]]. Altri fiumi importanti sono il [[Colorado (fiume Colorado)|Colorado]] e il [[Columbia (fiume)|Columbia]], entrambi negli Stati Uniti.
In America settentrionale ci sono cinque [[lago|laghi]] importanti: il [[Grande Lago degli Orsi]], il [[Lago Michigan|Michigan]], il [[Lago Superiore|Superiore]], l'[[Lago Erie|Erie]], l'[[Lago Ontario|Ontario]] e l'[[Lago Huron|Huron]]. Altri laghi importanti sono: il [[Athabasca (lago)|Lago Athabasca]], il [[Grande Lago degli Schiavi]] e il [[Lago delle Renne]], tutti in Canada.
 
L'America settentrionale è bagnata dall'[[Oceano Atlantico]] a est, dall'[[Oceano Pacifico]] a ovest e dal [[Mar Glaciale Artico]] a nord.
 
==== Centro geografico ====
Le montagne occidentali divise a metà, dalle due catene principali: le Montagne Rocciose (più a est) e le [[Catena costiera del Pacifico|catene costiere]] di California, [[Oregon]], Washington, e [[Columbia Britannica]]. La vetta più alta è il [[Monte Denali]] in Alaska.
 
La United States Geographical Survey afferma che il centro geografico del Nordamerica è "10&nbsp;km a ovest di [[Balta (Dakota del Nord)|Balta]], nella [[Contea di Pierce (Dakota del Nord)|Contea di Pierce nel Dakota del Nord]]" a circa {{coord|48|10|N|100|10|W|}}.
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== Economia ==
Alla fine degli [[anni 1990|anni novanta]] gli Stati Uniti erano la prima nazione al mondo per la [[produzione]] economica. Nel 2000 il [[prodotto interno lordo]] era di 9.837.405 milioni di dollari USA, equivalente a un [[Reddito pro capite|PIL pro capite]] di 34.940 dollari USA. Le attività del [[settore primario]] contribuiscono nella misura dell'1,7% alla formazione del prodotto interno lordo annuale, il [[settore secondario]] nella misura del 26,2% e il [[Settore terziario|terziario]], di gran lunga il più redditizio, nella misura del 72,1%.
 
Il [[Dollaro statunitense|Dollaro]] venne unanimemente scelto come unità monetaria degli Stati Uniti il 6 luglio 1785. Alla fine della [[guerra di indipendenza americana]], il [[Congresso continentale]] adottò per la valuta il sistema decimale. I primi dollari coniati negli Stati Uniti furono emessi dal [[Governo federale degli Stati Uniti d'America|governo federale]] a [[Filadelfia]] nel 1794 in seguito all'approvazione del [[Coinage Act]] del 1792, che istituiva due misure di [[valore (economia)|valore]]: il dollaro d'[[argento]] e il dollaro d'[[oro]] (dal 1792 al 1873 il Dollaro era supportato liberamente da oro e argento, con un sistema chiamato Bimetallismo). Quest'ultimo, una moneta molto piccola, fu coniato solo dal 1849 al 1889. Con il tempo il contenuto d'argento e oro è stato variato. Una disposizione del Congresso del 1900 definì il dollaro d'oro l'unità monetaria degli Stati Uniti e fissò il valore delle [[banconota|banconote]] a corso legale in rapporto al dollaro d'oro.
 
Attraverso una serie di cambiamenti legislativi avvenuti tra il 1873 e il 1900, l'importanza dell'argento fu via via diminuita fino all'adozione formale del ''[[sistema aureo|gold standard]]''. Il Gold Standard, sopravvisse, con molte modifiche fino al 1974. Prima del 1934, per effetto del cosiddetto Gold Standard, la carta moneta statunitense era convertibile in monete d'oro; con la legge sulle [[riserva aurea|riserve auree]] del 1934 la convertibilità fu abolita. Da allora in poi la moneta circolante, sia cartacea sia metallica, è stata del tipo fiduciario. Il dollaro americano ha ufficialmente subito diverse [[svalutazione della moneta|svalutazioni]] successivamente al 1934; durante gli anni settanta il suo valore è diminuito bruscamente rispetto ad altre valute più stabili, mentre il [[prezzo]] dell'oro è aumentato. Dal 1986, tuttavia, si sono compiuti vari tentativi per ridurre l'enorme deficit commerciale statunitense abbassando il valore del dollaro rispetto ad altre valute, tentativi che hanno avuto particolare successo nei confronti del [[marco (moneta)|marco]] e dello [[yen]]. Il dollaro d'argento rimase in circolazione fino al 1965, allorché fu abbandonato poiché il valore del suo contenuto d'argento era superiore al valore nominale.
 
A partire dal 1975, i cittadini americani furono autorizzati a possedere, comprare e vendere l'oro come un qualsiasi prodotto, benché le [[moneta|monete]] d'oro non potessero circolare come denaro corrente. Il dollaro è considerato la principale riserva valutaria internazionale, anche se esistono segni evidenti di un suo declino negli anni novanta: attualmente, oltre il 60% delle riserve di valute estere globali è detenuto in dollari e oltre due terzi del [[commercio]] mondiale è [[fatturato]] in dollari. Il governo federale statunitense iniziò a emettere valuta, supportata dal [[Dollaro Spagnolo]], durante la [[Guerra di secessione americana]]. Queste banconote, conosciute come "greenbacks" per il loro colore, diedero inizio alla tradizione statunitense di stampare la valuta in verde. Contrariamente alle altre nazioni tutte le banconote statunitensi sono state stampate con lo stesso colore per la maggior parte del [[XX secolo]]. Le moderne banconote statunitensi, indipendentemente dalla denominazione, misurano 6,63&nbsp;cm. in larghezza, 15,6&nbsp;cm. in lunghezza e 0,11&nbsp;mm. in spessore.
 
Il 13 maggio 2003, il [[ministero del Tesoro]] degli Stati Uniti ha annunciato l'introduzione di una banconota da 20$ a colori (la prima dal 1905). La scelta è dettata dalla necessità di contrastare la crescente [[falsario|contraffazione]]. Le nuove banconote sono entrate in circolazione il 9 ottobre 2003. Altre banconote da 50$ e 100$ verranno introdotte nel 2004 e 2005, ognuna con differenti schemi di colori. Nome dell'unità monetaria di diversi paesi, tra i quali [[Australia]], [[Canada]], [[Hong Kong]], [[Nuova Zelanda]], [[Singapore]], Stati Uniti. Il termine deriva dall'antico tedesco daler o taler, nome di una moneta d'argento coniata nel 1519 in [[Sassonia]]. Il dollaro per antonomasia è quello statunitense, che derivò il suo nome da un'altra moneta d'argento, il peso duro, o doleras, coniata in [[Spagna]] e utilizzata nelle colonie spagnole e nell'America settentrionale anche dai coloni inglesi.
== Note ==
<references/>