Papa Pio II: differenze tra le versioni

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{{Citazione|E che è la nostra Italia senza il presule romano? [...] O il papa francese se ne andrà in Francia, e la nostra dolce patria sarà orbata del suo splendore; o resterà tra noi, e l'Italia, regina delle genti, servirà un padrone straniero e noi saremo schiavi della gente francese.|Enea Silvio Piccolomini, Commentarii, ed. Totaro, pp. 197-201}}
 
[[File:Pintoricchio 012.jpg|thumb|[[Pinturicchio]], ''Pio II benedicente'', particolare tratto dal ciclo d'affreschi della [[Libreria Piccolomini]] della [[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Siena)|Cattedrale di Siena]].|alt=]] Grazie a questa prova di coraggio e in virtù delle sue abilità politiche dimostrate negli anni, intensissimi, che intercorsero dal 1450 alla data del conclave, Enea Silvio Piccolomini fu eletto pontefice il 19 agosto del 1458<ref name=":12" />. Si schierarono in suo favore il cardinal Colonna e i due cardinali nipoti di Callisto III, uno dei quali era il futuro [[papa Alessandro VI]]<ref name=":11" />. Incoronato il 3 settembre<ref>{{Cita|Rendina|p. name=":1" 582}}</ref>, il nuovo papa scelse come nome pontificale "Pio" in omaggio non tanto a [[Papa Pio I|san Pio I]], quanto al tanto amato [[Enea]] virgiliano, il cui appellativo era <nowiki>''Pius''</nowiki><ref>{{Cita|Rendina|pp. 581-582}}</ref>.
 
Nonostante i soli 53 anni d'età, la salute del papa umanista non era buona: affetto da gotta e da altri acciacchi<ref name=":11" />, Pio era consapevole del suo precario stato di salute, e proprio per questo motivo si buttò anima e corpo per realizzare il vasto piano di riforme e la creazione della grande coalizione europea volta a scacciare i turchi da Costantinopoli.
 
====Crociata controGoverno glidella Chiesa Ottomani====
 
Dopo aver riconosciuto [[Ferdinando I di Napoli|Ferdinando d'Aragona]] (figlio di [[Alfonso V d'Aragona]]) quale erede al trono napoletano, nell'ottobre del 1458 Pio riunì un congresso dei rappresentanti dei principi cristiani a [[Mantova]]<ref name=":7">{{Cita|Kelly|p. 417}}</ref> con la bolla ''Vocavit nos''<ref name=":1" />, per intraprendere un'azione comune contro i [[impero ottomano|Turchi Ottomani]] che avevano conquistato definitivamente [[Costantinopoli]] e stavano per prendere possesso di tutto l'[[Impero bizantino]], sotto la guida di [[Maometto II]]. A tal fine, il 19 gennaio [[1459]]<ref name=":1" /> il Papa istituì un nuovo ordine religioso cavalleresco, l'[[Ordine di Santa Maria di Betlemme]].<br/>
=====Il Congresso di Mantova e il proposito di crociata=====
Dopo aver riconosciuto [[Ferdinando I di Napoli|Ferdinando d'Aragona]] (figlio di [[Alfonso V d'Aragona]]) quale erede al trono napoletano, nell'ottobre del 1458 Pio riunì un congresso dei rappresentanti dei principi cristiani a [[Mantova]]<ref name=":7">{{Cita|Kelly|p. 417}}</ref> con la bolla ''Vocavit nos''<ref name=":1" />, per intraprendere un'azione comune contro i [[impero ottomano|Turchi Ottomani]] che avevano conquistato definitivamente [[Costantinopoli]] e stavano per prendere possesso di tutto l'[[Impero bizantino]], sotto la guida di [[Maometto II]]. A tal fine, il 19 gennaio [[1459]]<ref name=":1" /> il Papa istituì un nuovo ordine religioso cavalleresco, l'[[Ordine di Santa Maria di Betlemme]].<brref name=":11" />.
[[File:Pintoricchio 018 detail.jpg|thumb|290x290px|[[Pinturicchio]], ''Pio II eleva agli onori degli altari [[Caterina da Siena]]'' (1461), [[Libreria Piccolomini]], Cattedrale di Siena.|alt=]]
Il congresso, inveceal quale parteciparono i principali potenti dell'epoca, non produsse gli effetti sperati: la [[Ducato di Milano|Milano]] di [[Francesco Sforza]] era assorbita dal tentativo di prendere [[Genova]]; [[Repubblica di Firenze|Firenze]] consigliò cinicamente al Papa di lasciare che turchi e veneziani si logorassero a vicenda; i regni di Francia e d'Inghilterra erano impegnati l'uno nel conflitto contro il [[Ducato di Borgogna]], l'altro nella guerra civile (oggi nota come [[Guerra delle due rose]]). Inoltre [[Luigi XI di Francia]], risentito per il fatto che Pio II preferì Ferdinando d'Aragona al candidato francese [[Renato d'Angiò]] per il trono di Napoli, continuò nella sua politica anti-papale appoggiando e propugnando la [[Prammatica Sanzione di Bourges|prammatica sanzione di Bourges]] del 1438<ref name=":7" />. Infine, la Germania, dal [[Tirolo]] alla [[Pomerania]], era agitata da complotti antipapisti nonché anti-imperiali, quali la lotta tra il [[Ducato di Kleve|Ducato di Cleves]] e il [[Arcidiocesi di Colonia|Vescovato di Colonia]]<ref>{{Cita|Lesca|p. 96}}</ref>. Pio II venne coinvolto, suo malgrado, in una serie di dispute con il re di Boemia e vertice del movimento hussita Giorgio Podiebrady, che aspirava a diventare re dei Romani al posto di Federico d'Asburgo<ref name=":7" />. Il pontefice dovette fronteggiare anche [[Sigismondo d'Austria|Sigismondo conte del Tirolo]], che si oppose alla linea riformatrice propugnata dal cardinale e teologo [[Nicola Cusano|Niccolò Cusano]]<ref name=":7" />.
[[File:Pintoricchio 013.jpg|thumb|290x290px|[[Pinturicchio]], "''[[Libreria Piccolomini#Pio II giunge ad Ancona per dare inizio alla crociata|Pio II giunge ad Ancona per dare inizio alla crociata]]''" (tra il [[1502]] e il [[1507]]), [[Libreria Piccolomini]], [[Cattedrale di Siena]].]]
Di fronte allo scarso interesse delle potenze occidentali nel partecipare ad una nuova [[crociata]] contro i [[impero ottomano|Turchi Ottomani]], Pio II fece circolare in Europa, a scopo polemico, una lettera al [[Sultano]], [[Maometto II]], in cui offriva al signore turco - se avesse voluto ricevere il [[battesimo]] - il titolo di [[imperatore romano]], per il quale nessun monarca cristiano era più degno agli occhi del pontefice<ref>{{Cita|Rendina|p. 584}}</ref>.
 
===== Il fallimento della crociata e la morte =====
[[File:San Andrea della Valle Grabmonumentl Pius II.jpg|thumb|right|Monumento funebre di papa Pio II, [[Basilica di Sant'Andrea della Valle]], [[Roma]] ]]
Pio era inconsapevolmente vicino alla sua fine, e il suo malessere probabilmente portò alla febbrile impazienza con la quale, il 18 giugno [[1464]]<ref name=":1" />, partì per [[Ancona]] allo scopo di condurre la crociata di persona. Il 19 luglio, dopo un viaggio lentissimo e prostrante a causa del caldo e delle infermità, il papa giunse nel capoluogo dorico, dove trovò circa cinquemila volontari affluiti da varie parti d'Europa per imbarcarsi, come stabilito, sulle navi della flotta veneziana. Nel porto di Ancona non vi erano però le quaranta galee promesse e neppure le navi per caricare i soldati, ma solo due galee. Dopo alcune settimane di vana attesa, la maggior parte dei volontari si rimise in viaggio per tornare alle proprie case. Fiaccato dalle fatiche del viaggio ed esasperato dal comportamento dei Veneziani, che non avevano mandato in tempo utile la loro flotta, Pio II fu contagiato dalla peste, che insieme alla carestia stava allora imperversando nella città adriatica. L'11 agosto giunsero da Venezia due grandi navi da trasporto e il giorno dopo dodici galee comandate dal doge [[Cristoforo Moro]], ma il pontefice era ormai prossimo all'agonia e poté solamente vederle dalla finestra della sua camera. Spirò due giorni dopo, ad Ancona, sul colle di S. Ciriaco, la notte fra il 14 e il 15 agosto [[1464]]<ref name=":1" />.
A seguito della sua morte, la spedizione crociata, già compromessa dai ritardi accumulatisi, si sciolse e le navi veneziane fecero vela verso la patria, dove il Doge diede ordine di disarmare la flotta.
 
Il 17 agosto il corpo di Pio II fu trasportato a Roma, dove venne sepolto nella Cappella di San Gregorio Magno in [[Basilica di San Pietro in Vaticano|San Pietro]] per poi essere traslato, assieme al corpo del nipote [[Papa Pio III|Pio III]], da papa Paolo V nella [[Basilica di Sant'Andrea della Valle]]<ref>{{Cita|Rendina|p. 585}}</ref>. Il monumento funebre ed il sarcofago permangono, ma il corpo è andato perso durante un restauro nel corso del Settecento. Gli successe [[papa Paolo II]].
 
===== GovernoLotta dellaal Chiesaconciliarismo =====
″Convinto«Convinto che il declino dell'influenza papale fosse dovuto all'aumentato prestigio dei Concili"»<ref name=":7" />, Pio II rinnegò il suo passato conciliarista in una serie di documenti ufficiali volti a rafforzare l'assolutismo spirituale del pontefice. Il più importante di questi fu sicuramente la bolla ''Execrabilis'', pubblicata il 18 gennaio 1460, con cui Pio II condannava l'invocazione dei Concili contro l'autorità del Papa stesso<ref name=":7" />. Non pago di questa ritrattazione ufficiale, Pio II il 26 aprile 1463 emise una seconda bolla, chiamata ''Bulla retractationis,'' nella quale il Papa pregava i suoi antichi avversari di «rifiutare Enea e dare ascolto a Pio»<ref name=":8">{{Cita|Kelly|p. 418}}</ref>. Per usare le parole di [[Claudio Rendina]]:
{{Citazione|Si delinea con Pio II la figura del papa-re, che per affermarsi e consolidarsi dovrà da un lato annullare ogni potere militare dei signori nelle varie città dello Stato pontificio, fin dove possibile tentando una linea d'accordo, e dall'altro abbattere qualsiasi forma di costituzionalismo di tipo cardinalizio o conciliare.|{{Cita|Rendina|p. 518}}}}
 
===== Concistori per la creazione di nuovi cardinali =====
{{vedi anche|Concistori di papa Pio II}}
Papa Pio II durante il suo pontificato ha creato 13 cardinali nel corso di 3 distinti concistori<ref>{{miranda|consistories-xv.htm#PiusII|accesso=30 luglio 2015}}</ref>.
 
==== Relazioni coi monarchi cristiani ====
 
===== Francia =====
Oltre ai fatti di Mantova, Pio intervenne nelle vicende dei regni d'Europa per altre questioni. In primo luogo, deplorò a [[Carlo VII di Francia]] (1422-1461) l'approvazione della [[Prammatica Sanzione di Bourges]] con la quale il [[gallicanesimo]] riaffiorò in tutto il suo vigore nel regno transalpino<ref>{{Cita|Lesca|pp. 137-138}}</ref>. Trovato un difficile interlocutore nel re Carlo, infastidito anche dal favore papale per [[Ferdinando I di Napoli|Ferrante d'Aragona]], Pio II ottenne dall'allora [[Delfino (onorificenza)|delfino]] [[Luigi XI di Francia|Luigi]] la promessa di ripudiare la politica paterna ma, non appena ascese al trono come Luigi XI, pretese in cambio i diritti degli Angioini sul trono napoletano<ref>{{Cita|Lesca|pp. 140-141}}</ref>.
 
===== Germania =====
Il pontefice, per i suoi propositi di crociata, aveva bisogno dell'aiuto anche della Germania. Qui era scoppiata una guerra civile, oltre che tra il vescovo-principe di Colonia e il duca di Cleves, anche tra [[Ludovico IX di Baviera-Landshut|Ludovico IX di Baviera]] e il [[Marca di Brandeburgo|margravio del Brandeburgo]] [[Alberto III di Brandeburgo|Alberto Achille]] e, per cercare di riportare all'ordine i principi tedeschi, inviò il [[Bessarione (cardinale)|cardinale Bessarione]] che, però, fallì le trattative di pace impedendo aiuti dal Sacro Romano Impero<ref name=":11" />.
 
====Governo dello Stato Pontificio====