Cuore (miniserie televisiva 1984): differenze tra le versioni

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Già più volte portato sullo schermo, il libro ''[[Cuore (romanzo)|Cuore]]'' di Edmondo De Amicis (1846-1908), ovvero il romanzo italiano per ragazzi più tradotto al mondo dopo ''[[Pinocchio]]'', è alla sua prima versione televisiva.
 
La pubblicazione del romanzo risale al [[1886]] e ha come oggetto le annotazioni che un allievo di terza elementare, Enrico Bottini, espone in un [[diario]] regalatogli dal padre per l'anno scolastico 1881-82.
 
Il romanzo è ambientato a [[Torino]], fino a pochi anni prima [[capitale (città)|capitale]] del giovanissimo [[Regno d'Italia]] e città in cui il [[Liguria|ligure]] De Amicis vissetrascorse gran parte della sua esistenzavita.
 
Queste annotazioni saranno poi sviluppate in veri e propri racconti dal padre del ragazzo alla fine di quell'anno e dallo stesso Enrico quattro anni dopo, conservando però intatte le lettere dei familiari (il padre, per l'appunto, che interviene sul diario regolarmente; la madre di tanto in tanto; la sorella Silvia una volta) e soprattutto i cosiddetti ''racconti mensili'', dettati in classe dal maestro Perboni e narranti episodi eroici con protagonisti ragazzi, coetanei degli allievi, ognuno dei quali proveniente da una diversa parte d'[[Italia]]; l'atmosfera del [[romanzo]] è permeata del [[patriottismo]] del tempo sostenuto dalla recente Unità, raggiunta dopo la [[Terza guerra di indipendenza italiana|Terza guerra di indipendenza]] del [[Risorgimento italiano]] e la presa di Roma, oltre che dell'ottimismo della nascente [[Belle Époque]].
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== Agli occhi del regista ==
Il regista [[Luigi Comencini]], uno dei padri della [[Commedia all'italiana]], pensava già dagli [[anni 1960|anni Sessantasessanta]] di portare il libro di De Amicis sullo schermo; pure a lui era toccata l'incombenza di studiare il libro alla scuola elementare. Non ne era mai stato patito, Comencini, e il primo pensiero di adattare il romanzo non si trasformò in soggetto scritto. All'inizio degli anni Ottantaottanta, però, il regista di [[Salò]] cominciò a immaginarsi una storia più credibile, che consentisse di ridurre la componente retorica e altamente patetica del romanzo, nonché di sconfessare quell'eccesso di patriottismo incosciente (perlomeno a giudizio del regista), avvicinando la storia, tipicamente ottocentesca, alla nostra storia contemporanea; è per questo che l'anno di ambientazione passa dal 1882 (quando, fra i fatti realmente accaduti ricordati, c'è l'accorata notizia della morte di [[Giuseppe Garibaldi]]) al 1899, e si tratta per giunta di analessi (''flashback''), perché l'inizio vero e proprio dello sceneggiato si situa nel 1915, secondo anno (primo per l'Italia) della [[Prima guerra mondiale]].
 
== Sintesi della tramaTrama ==
L'Italia ha appena dichiarato guerra all'[[Impero austro-ungarico|Austria-Ungheria]]: Enrico Bottini, già studente di [[ingegneria]], è un ufficiale di complemento che sta partendo per il fronte all'apice dell'entusiasmo. In stazione, Enrico incontra Garrone, suo vecchio compagno delle elementari divenuto ferroviere, e ciò gli fa ritornare in mente quell'anno scolastico; ma i valori insegnatigli dal padre e dalla [[scuola]] - in primis l'amor di patria - cominciano a essere messi alla prova dall'ecatombe di quella [[guerra]] (650.000 italiani morti in tre anni e mezzo) in nome del re e dell'Unità della Patria medesima.
 
== In famigliaProduzione ==
Costato sei miliardi e mezzo di lire e prodotto da [[Rai 2]] con Difilm, la [[Francia|francese]] [[Antenne 2]] e la [[svizzera]] [[RTSI]], ''Cuore'' ha richiesto tre anni di lavorazione di cui uno per la stesura della [[sceneggiatura]], affidata a [[Suso Cecchi D'Amico]], al regista e alla figlia e futura regista [[Cristina Comencini]]; della famiglia di Comencini hanno lavorato anche un'altra delle quattro figlie, Paola Comencini (costumi), e soprattutto il maggiore dei suoi nipotini, [[Carlo Calenda]], che veste i panni piccolo-borghesi di Enrico Bottini da bambino; del suo personaggio, il giovane Calenda (classe 1973) dirà poi: “Il mio non è un bel personaggio; è un vigliacco: sta dalla parte del più forte e non capisce ciò che veramente vale se non rendendosene conto in guerra.”<ref>''Tutti i bambini di Comencini'', programma TV, Rai 2, 1990.</ref>.
 
== Prima assoluta e programmazione TV ==
La prima assolutaproiezione della pellicola èavvenne - fuori concorso - alla [[Mostra internazionale d'arte cinematografica]] del [[1984]], ma si tratta diin una versione ridotta di nemmenomeno di due ore. La versione integralelunga per la televisione, invece, dura invece sei ore, una per ogni puntata. GiovedìIl 4 ottobre dello stesso anno va in onda la prima puntata su Rai 2, mentre Canale 5 trasmette il ''Superflash'' di [[Mike Bongiorno]], che viene battuto negli ascolti: il successo è apprezzabile. Le puntate vanno avanti fino all'8 novembre e registrano un notevole successo, non solo a livello di pubblico ma anche per la ''[[merchandising|mercatistica]]'':vendita sono infatti in venditadi libri di ogni tipo sull'argomento, dall'originale di De Amicis con prefazione didel regista Comencini e le immagini della pellicola (libro edito dalla ERI in collaborazione con Giunti Marzocco) a novellizzazioni varie, oltre al consueto albo di figurine [[Panini (azienda)|Panini]], com'era accaduto anche con altri sceneggiati RAIRai di successo fra cui ''Le avventure di Pinocchio'' (1972), ''Sandokan'' (1976), ''Gesù di Nazareth'' (1977) e ''Marco Polo'' (1982).
 
== Racconti mensili cinematografici e Ballo Excelsior ==