Laurentum: differenze tra le versioni

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Sempre Livio racconta, che nell'VIII secolo a.C., nel momento in cui [[Romolo]] e [[Tito Tazio]] governavano congiuntamente Roma, gli ambasciatori dei Laurentes vennero a Roma, dove furono percossi dai parenti di Tazio. I Laurentes si lamentarono, ma Tazio accordò un peso maggiore ai propri parenti piuttosto che all'offesa subita dai Laurentes. In seguito, giunto poi Tito Tazio nella vicina Lavinio per un sacrificio solenne, fu assassinato in un moto di piazza<ref>{{Cita|Tito Livio|I, 14.}}</ref>.
 
Secondo [[Plutarco]] invece furono gli abitanti di ''Laurentum'' ad uccidere il re Tito Tazio<ref>[[Plutarco]], [[Vite parallele]], ''Vita di Romolo''</ref>; furono poi soggiogati dal re [[Tullo Ostilio]]. ''Laurentum'' decadde dopo una sconfitta navale, e i suoi abitanti fondarono la vicina ''Lavinium''. {{citazione necessaria|''Laurentum'' fu la sede originaria dei [[Penati]] prima che fossero trasferiti a ''Lavinium''.}}
 
Nel consolato in cui [[Marco Popilio Lenate (console 359 a.C.)|Marco Popilio Lenate]] ottenne il trionfo per il successo contro i [[Galli]], il [[350 a.C.]], la costa tra [[Ostia (città antica)|Ostia]] e Laurentum fu colpita dai saccheggi dei pirati greci.<ref>{{Cita|Tito Livio|VII, 25.}}</ref>.
 
Il [[poesia|poeta]] [[Marco Anneo Lucano]] nei suoi [[Pharsalia]], ambientati all'epoca della [[Guerra civile romana (49-45 a.C.)|guerra civile]] tra [[Cesare]] e [[Pompeo]], ricorda le rovine polverose di [[Gabii]], [[Veio]], [[Cora]] e Laurentum. <ref>{{Cita|Marco Anneo Lucano|Pharsalia VII, 337.}}</ref>.
 
== Localizzazione ==