Luigi Fornaciari: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Wikidata
Nessun oggetto della modifica
Riga 23:
Nel [[1847]] consigliò il [[Duca]] [[Carlo Ludovico di Borbone]] di concedere lo [[Statuto (diritto)|Statuto]] ai Lucchesi, mostrando allo stesso tempo le ''piaghe dello Stato'': perciò perse onori e stipendi. Ma il [[Granduca]] [[Leopoldo II di Toscana]] lo risollevò, dandogli l'incarico di procuratore generale. Il Fornaciari entrò poi nella Corte Regia di Lucca, a capo del "criminale".
 
Dopo essere divenuto avvocato regio, ebbe l'occasione di sperimentare le cause dei [[delitto|delitti]], molti dei quali originati dalla miseria e da carenza di educazione, quindi nell'[[Accademia lucchese di scienze, lettere e arti|Accademia Lucchese]] compose e lesse ''Discorsi'' sulla povertà, per ottenere l'istituzione di [[scuola dell'infanzia|asili infantili]] e aiuti per l'istruzione e la disciplina dei bisognosi. Divenne Scolarca dei Filomati di Lucca e presenziava regolarmente alle adunanze dell'Istituzione, come testimoniano gli Atti della Reale Accademia De' Filomati.
 
In occasione del suo funerale fu letta una orazione<ref>Orazione stampata, con alcune prose e poesie in lode del defunto, nel ''Supplemento al Tomo XVI degli Atti della R. Accademia lucchese ossia la Reale [[Accademia dei Filomati]], in morte di Luigi Fornaciari, Lucca, 1858''</ref> da [[Telesforo Bini]], incaricato dall'Accademia Reale lucchese.