Ruteni: differenze tra le versioni

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La parola è una contaminazione latineggiante di "rusyn" che indicava gli abitanti della [[Rus' di Kiev]]. Si tratta di [[Ucraina#La Rus.27 di Kiev|popolazioni slave]] che vivevano nelle foreste dell'[[Ucraina]] settentrionale almeno dal VI secolo e non di "piccola Russia", ovvero i russi di frontiera; perciò soprattutto tra i secoli XVI e XVIII indicò per estensione tutti coloro che oggigiorno vengono identificati etnicamente come [[ucraini]].
 
Nei possedimenti asburgici ([[Rutenia subcarpatica]]), nella seconda metà dell'Ottocento, si designavano più limitatamente come ruteni i soli fedeli della [[Chiesa greco-cattolica rutena]], che si era [[Unione di Užhorod|unita]] alla [[Chiesa cattolica]] nel [[1596]]. Altri ruteni invece appartengono alla [[Chiesa ortodossa]]. Dall'Unione di Užhorod derivano anche la [[Chiesa greco-cattolica slovacca]], la [[Chiesa greco-cattolica ceca]], la [[Chiesa greco-cattolica ungherese]], la [[Chiesa greco-cattolica macedone]] e la [[Chiesa bizantina croatacattolica di Croazia e serbaSerbia]]: tutte queste chiese hanno ancor oggi il proprio pilastro nei ruteni e nei loro discendenti, nonostante la forte assimilazione a cui i ruteni sono stati soggetti.
 
La presenza di ruteni in [[Slavonia]] e soprattutto in [[Vojvodina]] ha come origine il trasferimento di popolazioni voluto da [[Maria Teresa d'Austria|Maria Teresa]] per ripopolare i territori conquistati all'[[Impero ottomano]].
 
==Voci correlate==