Battaglia del lago ghiacciato: differenze tra le versioni

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|Luogo = [[Lago dei Ciudi]], [[Estonia]]-[[Russia]]
|Esito = Vittoria del [[Principato di Novgorod|Novgorod]] ed alleati
|Schieramento1 = [[File:{{simbolo|Nowogród.svg|15px]]15}} [[Principato di Novgorod]] <br/> [[File:{{simbolo|Символ_господарства_Псковского.png|15px]]15}} [[Repubblica di Pskov]] <br/> [[Principato di Vladimir-Suzdal']]
|Schieramento2 = '''Terra Mariana'''
*[[File:{{simbolo|Tartu_coatofarms.png|15px]]15}} [[Diocesi di Dorpat|Vescovado di Dorpat]]
*[[File:{{simbolo|Insignia_Germany_Order_Teutonic.svg|15px]]15}} [[Ordine teutonico]]
[[File:{{simbolo|State_Banner_of_Denmark_(14th_Century).svg|15px]]15}} [[Danimarca]]
|Comandante1 = [[File:{{simbolo|Seal-of-Alexander-Nevsky 1236 Avers.svg|15px]]15}} [[Aleksandr Nevskij]]
|Comandante2 = [[File:{{simbolo|Tartu_coatofarms.png|15px]]15}} [[Hermann von Buxhövden]]
|Effettivi1 = 5-6.000
|Effettivi2 = 800 tedeschi e danesi
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Il tramonto del predominio della [[Rus' di Kiev]] nella seconda metà del XII secolo, accompagnata da lotte intestine, fu seguita dall'[[invasione mongola della Russia]] nella prima metà del secolo successivo.
 
La situazione era estremamente instabile ma, nonostante le continue pressioni dei popoli confinanti, alcuni stati russi riuscirono a poco a poco ad acquisire una certa autonomia. Uno tra i più importanti era il [[Principato di Novgorod]]. Situato a nord-ovest della Russia, vicino a due pericolose potenze, il Regno di [[Svezia]] e l'[[Ordine Teutonico]], il suo territorio non era stato particolarmente devastato dalla furia mongola e versava in condizioni migliori rispetto agli altri regni più a sud. Il Principato, inoltre, basava la sua ricchezza sulla propria potenza commerciale, dovuta alle rotte commerciali (tra cui la cosiddetta [[via variago-greca]]) che attraversavano il suo territorio, le quali collegavano il Baltico e il [[Mar Bianco]] con [[Kiev]] e [[Costantinopoli]]<ref>{{Cita|Nicolle, 1999|p. 15|Nicolle}}.</ref>.
 
All'inizio del 1200 Novgorod impose la propria sovranità sui [[Voti]], sui [[Izoriani]] e sui [[Careliani]], per impedire le loro razzie nel proprio territorio e, d'altra parte, prevenire la loro conquista da parte degli Svedesi<ref>{{Cita|Nicolle, 1999|p. 17|Nicolle}}.</ref>. Se da un lato le recenti conquiste danesi e svedesi erano viste con ostilità, l'affermarsi dei tedeschi nei territori baltici fu visto con favore, dato che sarebbero potuti essere buoni alleati contro la nascente potenza pagana lituana<ref>{{Cita|Nicolle, 1999|p. 18|Nicolle}}.</ref>.
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<!--Il Principe di Novgorod, Alexander Nevski, nato nel [[1219]], por lo que sólo contaba con 23 años. Sin embargo, su papel sería decisivo. En 1240, mientras en el sur caía Kiev, Alejandro Nevski condujo el ejército de Novgorod a la victoria contra los suecos que avanzaban a lo largo del Nevá (de donde tomó el nombre de Nevski). Según las crónicas, hirió con sus propias manos al cabecilla de los suecos, Birger Jarl, quien logró escapar a duras penas. Una vez conseguida la victoria, Alejandro tuvo que salir al encuentro de los Hermanos Livonios de la Espada, que desde 1239 se adentraban en su territorio y se habían apoderado de la ciudad de Pskov en 1241. Una vez reconquistada esta ciudad, se podía librar la batalla decisiva.-->
<br />
 
==== La Livonia crociata ====
{{vedi anche|Crociata livoniana}}
[[File:Confederazione Livone.svg|sinistra|miniatura|La [[Confederazione della Livonia|Confederazione livone]] (o ''Terra Mariana'') nel XIII secolo]]
A partire dall’inizio del [[1200]], il turbolento insieme di tribù che abitavano i [[Paesi Baltici]] iniziò a subire la potenza delle nazioni cattoliche settentrionali, chiamate da papa [[Papa Innocenzo III|Innocenzo III]] ad intraprendere una [[crociata livoniana|crociata]] per convertirne le popolazioni pagane.<ref name=":0">{{Cita|Nicolle, 1999|pp.11-12|Nicolle}}.</ref> Il controllo delle coste baltiche e delle rotte commerciali che vi passavano attraverso attirò gli interessi dei commercianti tedeschi, della [[Svezia]] e della [[Danimarca]] (quest'ultima, sotto [[Valdemaro II di Danimarca|Valdemaro il Grande]], particolarmente interessata a fondare un impero nel Baltico)<ref name=":0" />.
 
Vent'anni di conflitto portarono alla sottomissione di un'area compresa tra il [[golfo di Finlandia]] e la [[Polonia]], divisa poi tra [[Confederazione della Livonia|Confederazione livone]] e l'Estonia occupata dai danesi.<ref name=":0" /> La Confederazione era formata dal territorio governato dall'[[Cavalieri portaspada|Ordine dei portaspada]] e dagli Arcivescovadi di Riga, Dorpat, Curlandia e Ösel. La famiglia tedesca Buxhoeved, alla quale appartenevano il vescovo di [[Riga]], [[Alberto di Riga|Alberto]], il quale aveva ricevuto l'investitura imperiale come principe territoriale, e quello di [[Dorpat]], [[Hermann di Dorpat|Ermanno]], aveva un grande potere nello Stato crociato e spesso, nei primi decenni del secolo, si scontrò coi cavalieri portaspada (sebbene lo stesso Alberto avesse istituito il loro Ordine anni prima), e con la Danimarca, desiderosa di aumentare [[Ducato di Estonia|il suo territorio]] a discapito dei crociati<ref name=":1">{{Cita|Nicolle, 1999|p. 14|Nicolle}}.</ref><ref>{{Cita|Nicolle, 1999|p. 11|Nicolle}}.</ref>. Proprio le tensioni con i governanti danesi portarono all'arrivo di [[Guglielmo di Modena|Guglielmo da Modena]], legato papale spedito da Roma per trovare un accordo tra le parti<ref name=":1" />. Grazie. infatti, alla mediazione pontificia venne stipulato un trattato tra i crociati e [[Valdemaro II di Danimarca|Valdemaro di Danimarca]] nel [[1238]], col quale
 
Dopo la [[battaglia di Šiauliai]], in cui perì la gran parte dei portaspada, l'Ordine venne inglobato nei [[Ordine teutonico|Cavalieri Teutonici]], giunti nel frattempo dalla [[Terra santa|Terra Santa]] a combattere contro i Prussiani.
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== La battaglia ==
[[File:Ice-battle.jpg|miniatura|316x316px|La battaglia in un mosaico della [[metropolitana di San Pietroburgo]].]]
Nella primavera del [[1242]], i [[Ordine Teutonico|Cavalieri teutonici]] annientarono un distaccamento in ricognizione dell'esercito cittadino di [[Velikij Novgorod|Novgorod]], circa 20 &nbsp;km a sud della fortezza di [[Dorpat]] (Tartu). Pensando di ottenere una facile vittoria, condotti dal Vescovo Principe [[Hermann von Buxhövden|Hermann]] del [[Diocesi di Dorpat|Vescovato di Dorpat]], i cavalieri e le loro truppe ausiliarie composte da Estoni Ugauni incontrarono le forze di Alexander presso lo stretto passaggio che collega la parte settentrionale e meridionale (detta ''Lago di Pskov'') del [[Lago dei Ciudi]], il 5 aprile 1242. Alexander, intendendo combattere in un luogo da lui prescelto, si ritirò precipitosamente per spingere i Crociati, esaltati da una così semplice vittoria, verso il lago ghiacciato.
 
La dimensione delle forze in campo non è certa. I commentatori di parte Teutonica tendono a ridurre il numero dei crociati e dunque le perdite, mentre i commentatori russi cercano di aumentare la portata della vittoria. Secondo una stima le forze dei crociati ammontavano a circa 1.000 uomini (alcune stime parlano di 4.000). Composte in prevalenza da tedeschi, inclusi i cavalieri dell'Ordine Teutonico e i loro scudieri, e mercenari danesi, svedesi ed estoni. Le forze russe ammontavano a circa 5.000 uomini (o forse 4.000): 1000 circa di Alexander e le guardie del corpo di suo fratello Andrej (druzhina), più le milizie di Novgorod (non l'intero corpo, poiché non sussisteva un immediato pericolo per la città) e un piccolo contingente di cavalleria leggera mongola.
[[File:RR5011-0001R PL 750-летие Победы Александра Невского на Чудском озере.png|228px|left|]]
 
La strategia progettata da Nevskij prevedeva che la fanteria dovesse resistere alla prima carica nemica contando sulla netta superiorità numerica. Inizialmente gli arcieri mongoli dovevano restare nascosti sul lato destro e la cavalleria nelle retrovie.