Pittura napoletana: differenze tra le versioni

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Sotto la guida di [[Renato d'Angiò]], Napoli fu il principale centro della [[pittura fiamminga|arte fiamminga]] in Italia e nell'Europa meridionale con importanti seguiti che introdussero nuove tecniche nella pittura di tutta Italia; i più importanti sono [[Colantonio]], allievo di [[Barthélemy d'Eyck]] e maestro di [[Antonello da Messina]], il quale eseguì a Napoli diverse opere tra cui: ''[[Consegna della regola francescana]]'' e ''[[San Girolamo nello studio (Colantonio)|San Girolamo nello studio]]''.
 
== QuattrocentoQuattro e Cinquecento ==
{{vedi anche|Rinascimento_napoletano#Pittura}}
[[File:San Michele Arcangelo - Marco da Siena (Naples).JPG|thumb|upright|[[Marco da Siena]], ''[[San Michele Arcangelo (Marco dal Pino)|San Michele Arcangelo]]'' (1573). [[Chiesa di Sant'Angelo a Nilo]], [[Napoli]]]]
Sotto la guida di [[Alfonso V d'Aragona]] l'afflusso di pittori in città avuto nel secolo precedente cessò bruscamente. Fu questo il periodo della conquista di Napoli da parte degli aragonesi a discapito degli angioini. Simbolo di questa presa militare fu quindi l'esecuzione dell'[[arco trionfale del Castel Nuovo]] e con essa, negli anni successivi, la pittura fece posto alla scultura ed all'architettura.