Visions fugitives: differenze tra le versioni

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Nel 1917 in seguito alla [[rivoluzione russa di febbraio|rivoluzione di febbraio]], per allontanarsi da una situazione problematica, Prokof'ev si spostò prima nei pressi di [[San Pietroburgo|Pietrogrado]] e poi il 25 agosto raggiunse la madre nel [[Caucaso]]. Durante questo soggiorno completò alcune opere tra cui [[Sinfonia n. 1 (Prokof'ev)|Sinfonia classica]] e la cantata [[Sette, sono sette]]; terminò anche la raccolta di ''Visions fugitives'' che aveva già iniziato nel 1915 e composto in più riprese. Questo ciclo di venti brani per pianoforte fu ispirato nel titolo da alcuni versi del poeta simbolista [[Konstantin Dmitrievič Bal'mont|Konstantin Bal'mont]]: "In ogni visione fuggitiva io vedo dei mondi/ Pieni di giochi mutevoli e iridati" ascoltati durante una serata in cui il musicista suonò per alcuni amici, fra cui Bal'mont, prima di partire per [[Kislovodsk]], i pezzi che aveva già scritto. Prokof'ev aveva conosciuto le opere di Bal'mont nel 1909, quando era rimasto affascinato dall'aspetto misterioso e oscuro del ''Poema dell'estasi'' e da allora era diventato il suo poeta preferito e suo caro amico.<ref name=LeGuay>{{cita libro | nome=Laetitia |cognome=Le Guay| titolo=Serge Prokofiev | anno= | editore= | città=Arles, Ed.Actes Sud, 2012, (trad. italiana di Gianluca Faragalli, Sergej Prokof'ev. La vita e la musica, Hans e Alice Zevi, Milano, 2017)| }}</ref> Il musicista si era già affidato a testi di Bal'mont per le ''Due liriche'' op. 7, per i ''Due canti'' op. 9 e lo utilizzò ancora in ''Sette, sono sette'' e anche nel 1921 nelle ''Cinque melodie''.
 
Prokof'ev riuscì a eseguire il 15 aprile del 1918 le ''Visions fugitives'' alla Sala grande del Conservatorio di Pietrogrado e subito dopo diresse la prima della ''Sinfonia classica'', quindi, vista la situazione incerta nel paese, decise di partire per gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].<br/> All'nizioinizio di settembre il compositore giunse a [[New York]] e il 19 ottobre presentò le sue ''Visions fugitives'' al [[Brooklyn Museum]] in una serata molto particolare; l'esecuzione era infatti affiancata da un danzatore che interpretava coreograficamente i pezzi ed erano anche presentati quadri dipinti per l'occasione.<ref name=Rattalino>{{cita libro | nome=Piero | cognome=Rattalino | titolo=Sergej Prokofiev. La vita, la poetica, lo stile | anno=2003 | editore=Zecchini | città=Varese | p= }}</ref>
 
Nel febbraio 1935 Prokof'ev registrò alcune delle ''Visions'', insieme ad altri brani, per la [[His Master's Voice]]; la sua esecuzione è particolare, molto sobria, con sfumature ben delineate e con intemperanze ritmiche, ben diversa da interpretazioni successive di altri pianisti.<ref name=LeGuay/>