Iullo Antonio: differenze tra le versioni
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==Biografia==
Iullo nacque da [[Marco Antonio]] e [[Fulvia (moglie di Marco Antonio)|Fulvia]]. Dopo la morte della madre a [[Sicione]], venne allevato
A Roma seguì le lezioni del ''grammaticus'' [[Lucio Crassicio Pansa]], nome che lo stesso maestro aveva latinizzato dal greco Pasicle. Crassicio era diventato famoso per un commento alla ''Zmyrna'' di Elvio Cinna, un'operetta dotta di gusto e spirito alessandrino. Alla scuola di Crassicio Iullo Antonio s'innamorerà particolarmente della produzione greca: egli stesso vorrà comporre un poema epico in 12 libri sulla leggenda di Diomede, la ''Diomedea'', e quando potrà esprimere un desiderio ad Orazio, l'esorterà a comporre qualcosa all'uso di Pindaro (Orazio, ''Carmina'', IV, 2).
Ottaviano decise di permettergli l'accesso alla carriera politica. Nel [[21 a.C.]] sposò [[Claudia Marcella maggiore]], figlia di [[Gaio Claudio Marcello (console 50 a.C.)|Gaio Claudio Marcello]] e di Ottavia minore, che aveva appena divorziato da [[Marco Vipsanio Agrippa]]. Marcella e Iullo Antonio ebbero tre figli: [[Lucio Antonio (figlio di Iullo)|Lucio]], Gaio e
Nel [[13 a.C.]] Iullo Antonio ricoprì la [[Pretore (storia romana)|pretura]], nel [[10 a.C.]] il [[Console (storia romana)|consolato]]<ref name="DioneLV,1,1">{{cita|Cassio Dione|LV, 1.1}}.</ref> e fra il [[7 a.C.|7]] e il [[6 a.C.]] fu [[proconsole]] d'[[Asia (provincia romana)|Asia]].
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