Ottonario: differenze tra le versioni

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Nella [[metrica]] italiana, l<nowiki>{{'</nowiki>}}'''ottonario''' è un verso nel quale l'[[accento (linguistica)|accento]] principale si trova sulla settima [[sillaba]]: quindi, se l'ultima parola è piana comprende otto sillabe, mentre se è tronca o sdrucciola ne ha rispettivamente sette oppure nove.<ref>{{cita libro|curatore=Gian Luigi Beccaria|titolo=Dizionario di linguistica|editore=Einaudi|edizione=2.|anno=2004|isbn=9788806169428|ppp=561}}</ref>
 
Gli accenti metrici si collocano normalmente sulla terza e settima sillaba: tra gli esempi, la celeberrima ''[[Canzona di Bacco]]'' esempio di [[Lorenzo il Magnifico]] – «Quant'è bella giovinezza / che si fugge tuttavia» – e, tra le ''[[Rime nuove]]'' di [[Giosuè Carducci]], ''La leggenda di Teodorico'' e ''La faida di Comune''. Questi esempi dimostrano come il ritmo dell'ottonario sia consono alle [[Ballata (poesia)|ballate]]; nel XX secolo sono anche stati usati ottonari con accento sulla quarta (a volte seconda) e settima sillaba<ref>{{cita web|url=http://www.accademia-alfieri.it/pagine/metrica2.htm|titolo=La metrica italiana|autore=Mario Macioce|accesso=8 agosto 2017}}</ref>