L'Universale: differenze tra le versioni

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Fondato nel [[1931]] da [[Berto Ricci]], fu il primo tra i periodici giovanili dei [[Gruppo Universitario Fascista|Gruppi universitari fascisti]] (GUF) nati nel [[1927]] che, come li definisce la rivista [[Giovanni Gentile|gentiliana]] "Educazione fascista", sono "fogli d'avanguardia nati dallo spirito della rivoluzione". Tra i collaboratori figurarono [[Camillo Pellizzi]], [[Icilio Petrone]], [[Diano Brocchi]] e [[Indro Montanelli]].
 
Nel numero d'avvio de "L'Universale", uscito 1º gennaio [[1931]], Berto Ricci (nato a [[Firenze]] nel [[1905]] e morto sul fronte [[Libia|libico]] nel [[1941]]) richiamò in modo energico gli intellettuali, gli artisti, gli scrittori, ad elaborare il [[fascismo]] universale:. La linea polemica dell'Universale rifiutò il falso antico, dal [[neoclassicismo]] al mito della romanità, ma anche ogni forma di [[regionalismo (Italia)|regionalismo]] e di [[campanilismo]].
 
La rivista sostenne la partecipazione degli scrittori alla vita italiana e la loro "lotta ferma e serena contro il [[barocco]], fazioso ambiente dei cerebratucoli camorristi, contro i circoletti della petulante infecondità tipo [[Solaria]]". Il 1º gennaio [[1933]] "L'Universale" lanciò il suo ''Manifesto realista'' nel quale negò [[nazionalismo]], [[capitalismo]] e [[Chiesa cattolica|cattolicesimo]] progettando una società fondata sull'''universalismo fascista'', su un ''imperialismo popolare'' "non incorporato in associazioni, ma emanante dal fascismo quale sua conseguenza immediata; e dal fascismo trasfuso a tutta la patria come coscienza d'una missione universale".
La linea polemica dell'Universale rifiutò il falso antico, dal [[neoclassicismo]] al mito della romanità, ma anche ogni forma di [[regionalismo (Italia)|regionalismo]] e di [[campanilismo]].
 
La rivista sostenne la partecipazione degli scrittori alla vita italiana e la loro "lotta ferma e serena contro il [[barocco]], fazioso ambiente dei cerebratucoli camorristi, contro i circoletti della petulante infecondità tipo [[Solaria]]".
 
Il 1º gennaio [[1933]] "L'Universale" lanciò il suo ''Manifesto realista'' nel quale negò [[nazionalismo]], [[capitalismo]] e [[Chiesa cattolica|cattolicesimo]] progettando una società fondata sull'''universalismo fascista'', su un ''imperialismo popolare'' "non incorporato in associazioni, ma emanante dal fascismo quale sua conseguenza immediata; e dal fascismo trasfuso a tutta la patria come coscienza d'una missione universale".
 
L'ultimo numero della rivista uscì il 25 agosto [[1935]]; le pubblicazioni furono sospese con la motivazione che allo scoppio della [[guerra d'Etiopia]] "non è più tempo di carta stampata".