Scipionyx samniticus: differenze tra le versioni

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==Storia del ritrovamento==
L'esemplare di ''Scipionyx'' fu rinvenuto nel [[1980]] nei calcari [[Cretaceo|cretacei]] della cava di [[Pietraroja]] da Giovanni Todesco, originario di [[San Giovanni Ilarione]] (VR), appassionato di fossili, e da sua moglie, che lo salvarono, assieme ad altri 8 fossili<ref name=autogenerato1>[http://www.universando.eu/uni/giovanni-tedesco-e-lerriconoscenza-delle-istituzioni1234.html Giovanni Todesco e l'irriconoscenza delle istituzioni | Notizie del giorno<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110311192516/http://www.universando.eu/uni/giovanni-tedesco-e-lerriconoscenza-delle-istituzioni1234.html |data=11 marzo 2011 }}</ref>, dalla probabile distruzione ad opera delle ruspe che stavano per sopraggiungere sul luogo degli scavi. Todesco, credendo fosse il fossile d'una semplice lucertola, lo conservò in casa sua per anni; dopo aver visto il film ''[[Jurassic Park (film)|Jurassic Park]]'', pensando che il suo fossile potesse essere un dinosauro, lo affidò per una prima informale consulenza al [[paleontologo]] Giorgio Teruzzi, che riconobbe trattarsi di un piccolo dinosauro carnivoro fossile. Il reperto, conseguentemente, venne considerato bene dello Stato<ref>Tutti i fossili provenienti dal sottosuolo della Repubblica Italiana, facciano essi parte di collezioni pubbliche o private, sono considerati dalla Legge Italiana un "Bene dello Stato" secondo il [http://www.librari.beniculturali.it/upload/documenti/Decreto%20Legislativo%2022%20gennaio%202004.pdf Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n.42, art.88-89] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121021014700/http://www.librari.beniculturali.it/upload/documenti/Decreto%20Legislativo%2022%20gennaio%202004.pdf |data=21 ottobre 2012 }}</ref> e affidato allo stesso [[Museo civico di storia naturale (Milano)|Museo civico di storia naturale di Milano]], di cui Teruzzi era responsabile della sezione di [[paleontologia]], per lo studio e la conservazione.
 
L'uomo fu denunciato per furto e i carabinieri sequestrarono tutta la sua collezione di fossili. Alla presentazione del fossile a Milano, Todesco fu obbligato a non presentarsi. La sentenza di assoluzione dall'accusa di aver trafugato fossili arrivò infine nel 2004, riconoscendo a Todesco di essere «un benemerito della ricerca e salvaguardia dei Beni culturali»<ref name=autogenerato1 />.
 
Lo ''Scipionyx samniticus'' è stato studiato dai paleontologi [[Marco Signore]] e [[Cristiano Dal Sasso]]; la loro prima pubblicazione scientifica, relativa allo studio del fossile, uscì sul numero di [[Nature]] del 26 marzo 1998. Il fossile, ribattezzato informalmente da un settimanale "''Ciro''"<ref>{{Cita web |url=http://www.larena.it/stories/Home/263283_una_paleo-autopsia_sul_fossile_di_ciro/ |titolo=L'Arena.it - Il giornale di Verona - Notizie, Cronaca, Sport, Cultura su Verona e Provincia<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=20 agosto 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140314115133/http://www.larena.it/stories/Home/263283_una_paleo-autopsia_sul_fossile_di_ciro/ |dataarchivio=14 marzo 2014 |urlmorto=sì }}</ref><ref>Il primo articolo che riportava la notizia è stato "Ho scoperto il primo dinosauro italiano" apparso sul settimanale '''OGGI''' del 20/12/1993, firmato Sergio Capone.</ref> e così chiamato fino alla classificazione definitiva, è contenuto in una lastra di [[calcare]] litografico.<ref>[http://www.repubblica.it/online/cultura_scienze/dinosauro/italia/italia.html la Repubblica/cultura_scienze: Sorpresa, dalle rocce matesi ecco 'Ciro il dinosauro'<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Giovanni Todesco ha raccontato la storia del ritrovamento di "Ciro" nel libro [[Due figli e un dinosauro]], uscito nel maggio del 2013.