Lingua celtiberica: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Botorrita_1.jpg|thumb|350px|Fotografia di Botorrita 1 (entrambi i lati)]]
Le più lunghe iscrizioni celtiberiche rimaste sono quelle sulle tre [[Bronzo di Botorrita|placche di Botorrita]], placche bronzee provenienti da Botorrita, nei pressi di [[Saragozza]], risalenti al [[I secolo AC|primo secolo a. C.]], chiamate Botorrita I, III e IV (la Botorrita II è in Latino). Tali placche presentano la particolarità di essere redatte in [[alfabeto iberico]]. In effetti, a partire dal [[IV secolo a.C.]] circa, e ancor più nel secolo successivo, tale sistema di scrittura venne utilizzato per esprimere graficamente il celtiberico.
 
Il Celtiberico esibisce un pronome relativo pienamente inflesso ''ios'', non conservato in altri dialetti celtici, e le particelle ''kue'' "e", ''nekue'' "né", ''ve'' "o". Come in [[Lingua gallese|Gallese]], c'è una ''s-'' congiuntiva, ''gabiseti'' "egli prenderà" ([[Antico Irlandese]] ''gabid''), ''robiseti'', ''auseti''. Da confrontare con l'[[Lingua umbra|umbro]] ''ferest'' "egli farà".