Valle di Sesto: differenze tra le versioni

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La '''Val di Sesto''' (in [[lingua tedesca|ted.]] ''Sextental'') è una piccola valle che collega la [[val Pusteria]] al [[Cadore]], attravero il [[Passo di Monte Croce di Comelico]].
 
La valle è abbastanza ampia, con un confine poco marcato tra gli insiediamenti rurali e quelli di fondovalle. I due paesi che vi sorgono, [[Sesto (comuneItalia)|Sesto]] e [[Moso (BZ)|Moso]] sono cresciuti allungandosi al bordo della strada principale e formando un continuum in cui sono oramai indistinguibili le piccole frazioni: Ferrara, san Vito, Waldheim.
 
Alle loro spalle si estendono i prati verdi, i masi e i fienili. Al di là del [[rio Sesto]], verso sud le case lasciano spazio ai lariceti e ai pascoli che si estendono fino ai contrafforti dolomitici. La corona di cime della [[Val Fiscalina]] e gli avancorpi settentrionali del gruppo [[Tre Scarperi]] si impongono, disegnando un lungo panorama di creste, pareti e pennacoli. Tanto che i valligiani hanno dato alle montagne toponimi numerici progressivi: [[Cima Nove]], [[Cima Dieci]] (più conosciuta come ''Croda Rossa di Sesto''), [[Cima Undici]], [[Croda dei Toni|Cima Dodici]] (più conosciuta come ''Croda dei Toni'') e [[Cima Una]]. Queste cime vanno a creare la [[Meridiana di Sesto]], un gigantesco orologio naturale; seguendo la posizione del sole sulle vette delle [[Dolomiti di Sesto]] è possibile conoscere l'ora esatta.