Sandro Puppo: differenze tra le versioni

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{{Carriera sportivo
|1947-1949|{{Calcio Roma|G}}|15 (0)<ref>Alcune fonti riportano un gol siglato con la maglia giallorossa, i tabellini delle stagioni su Rsssf.com non ne fanno cenno.</ref>
|1949-1950|{{Calcio Thiene|G}}|? (?)
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|PostNazionalità = , di ruolo [[mediano (calcio)|mediano]]
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==Caratteristiche tecniche==
===Calciatore===
Ha giocato prevalentemente nel ruolo di [[centromediano]], sia in squadre [[Metodo (calcio)|metodiste]] che in squadre [[sistema (calcio)|sistemiste]]<ref>[http://www.enciclopedia-football.com/web/index.php?option=com_adsmanager&view=details&id=1173&catid=4&Itemid=1 Scheda su Enciclopedia-football.com]</ref><ref name=rm>[http://www.enciclopediagiallorossa.com/Puppo.htm Profilo su Enciclopediagiallorossa.com]</ref>, distinguendosi per senso di posizione e doti tattiche<ref name=rm/>.
 
===Allenatore===
É stato tra i precursori del [[Difesa a zona (tattica sportiva)|gioco a zona]], che applicava già negli [[anni Sessanta]], escludendo l'utilizzo di un [[libero (calcio)|libero]] fisso dietro i marcatori. Puppo assegnava al libero compiti sia di copertura che di costruzione del gioco offensivo<ref name=pc2>[http://www.storiapiacenza1919.it/index66.htm Stagione 1966-1967] Storiapiacenza1919.it</ref><ref>P.Gentilotti, M.Molinaroli, ''Lo sai che i papaveri...1919-1991: il Piacenza Calcio tra cronaca e storia'', dicembre 1991, pag.92</ref>.
 
==Carriera==
===Calciatore===
Piacentino di nascita, trascorre gli anni dell'adolescenza a [[Shanghai]], al seguito del padre violinista<ref name="ReferenceA">Articolo''Sandro suPuppo, gentiluomo del calcio'', ''[[Libertà (quotidiano)|Libertà]]'', sabato 18 ottobre 1986, pag.21</ref>. In [[Cina]] inizia anche a giocare a calcio, nella squadra della scuola locale<ref name="ReferenceA"/>, e quando nel [[1934]] torna a Piacenza si presenta all'allenatore [[Carlo Corna]]<ref name=ReferenceA/>, che inizialmente lo schiera mezzala<ref name=pc>[http://www.piacenzacalcio.it/indexapp/elenco.phpjsp?optionIdC=com_content2118&taskIdS=view2177&idtipo_cliccato=330&Itemidtipo_padre=420&limitmenu=1&limitstartnav=21&css=&pos=0 La Storia-pag.3] Piacenzacalcio.it</ref>; in seguito, tuttavia, viene schierato centromediano, ruolo che ricoprirà per il resto della carriera<ref name=pc/>. Gioca da titolare nel Piacenza per tre stagioni di [[Serie C]], e le sue prestazioni gli valgono la convocazione per le [[Giochi della XI Olimpiade|Olimpiadi di Berlino del 1936]] insieme al compagno di squadra [[Carlo Girometta]], entrambi però da riserve e senza mai giocare<ref name="ReferenceA"/>.
 
Nell'estate [[1937]] passa all'[[Internazionale FC|Ambrosiana Inter]]<ref name="ReferenceA"/>, con cui vince subito uno scudetto sia pur senza mai scendere in campo (chiuso da [[Renato Olmi]]); in maglia nerazzurra esordisce in [[Coppa Italia 1937-1938|Coppa Italia]], il [[6 gennaio]] [[1938]] sul campo del [[Napoli Calcio|Napoli]]<ref name=bott>G.Bottazzini, C.Fontanelli, ''Piacenza90: partite, protagonisti, immagini'', GEO Edizioni, pag.118</ref>. Anche nella stagione successiva ha poco spazio (8 presenze in serie A) e viene ceduto al [[Foot Ball Club Unione Venezia|Venezia]]<ref name="ReferenceA"/>, con cui si impone finalmente da titolare per 4 campionati consecutivi, dal 1939 al 1943, giocando alle spalle del duo [[Ezio Loik|Loik]]-[[Valentino Mazzola|Mazzola]]<ref name=rm/>.
 
Finita la [[Seconda Guerra Mondiale|guerra]] torna per una stagione al [[Piacenza Calcio|Piacenza]] come allenatore-giocatore (sostituito però dalla quarta giornata da [[Renato Bodini]])<ref>[http://www.storiapiacenza1919.it/rosa45.htm Rosa 1945-1946] storiapiacenza1919Storiapiacenza1919.it</ref>, prima di rientrare al Venezia per il campionato di [[Serie A 1946-1947]]<ref>[http://www.storiapiacenza1919.it/rosa46.htm Acquisti e cessioni 1946-1947] storiapiacenza1919Storiapiacenza1919.it</ref>. Con la retrocessione dei veneti in [[Serie B]] passa alla [[A.S. Roma|Roma]], dovevoluto da [[Imre Senkey]] per le sue capacità di adattamento al ruolo di centromediano sistemista<ref name=rm/>. Nella Capitale, tuttavia, si procura un grave infortunio che ne compromette in modo definitivo la carriera<ref name="ReferenceA"/>, che si chiudechiusa in [[Serie D#Storia|Promozione]] al [[Associazione Calcio Thiene|Thiene]] nel [[Promozione 1949-1950|1949-1950]]<ref name="ReferenceA"/>. (Alcune fonti riportano un gol siglato con la maglia giallorossa, i tabellini delle stagioni invece non ne fanno cenno)<ref>[http://www.rsssf.com/tablesi/ital47.html Serie A 1947-1948] Rsssf.com</ref><ref>[http://www.rsssf.com/tablesi/ital48.html Serie A 1948-1949] Rsssf.com</ref>.
 
===Allenatore===
Dopo le prime esperienze da allenatore-giocatore nel Piacenza e nel Thiene, allena Venezia ([[Serie B 1950-1951]]) in [[Serie B]] e Rovereto ([[Serie C 1951-1952]]) in [[serie C]]<ref name="ReferenceA"/>. Nel [[1952]] arriva la chiamata della [[Nazionale di calcio della Turchia]], che guida nelle [[Calcio ai Giochi della XV Olimpiade|Olimpiadi di Helsinki]] del [[1952]] e conduce alla qualificazione ai [[Campionato mondiale di calcio 1954|mondiali del 1954]] eliminando a sorpresa la favorita [[Nazionale di calcio della Spagna|Spagna]]<ref name="ReferenceA"/>. In quello stesso biennio (1952/54) allena anche il [[Beşiktaş Jimnastik Kulübü|Beşiktaş]], con cui vince due campionati turchi<ref name="ReferenceA"/>.
 
Siederà poi sulla panchina del [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]] ([[Primera División 1954-1955 (Spagna)|1954-1955]])<ref name="ReferenceA"/>, conquistando un secondo posto dietro al [[Real Madrid]] e lanciando in prima squadra [[Luis Suarez]]<ref name=bott/>. Tornato in Italia, allena per un biennio la [[Juventus Football Club|Juventus]], portando avanti un programma di rinnovamento e ringiovanimento della squadra<ref name="ReferenceA"/>: in quella squadra, soprannominata ''la Juve dei puppanti''<ref name=bott/><ref name=st>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0022/articleid,0996_01_1986_0244_0022_23179306/ É morto Puppo, allenò la Juve], ''[[La Stampa]]'', 18 ottobre 1986, pag.22</ref>, inserisce tra i titolari giovani come [[Piero Aggradi]], [[Flavio Emoli]], [[Enzo Robotti]] e [[Giuseppe Vavassori]]<ref name=bott/><ref name=st/>.
 
Nel [[1957]] si riavvicina a Venezia per motivi di salute, allenando la [[Calcio Mestre|Mestrina]]<ref name="ReferenceA"/>, e l'anno successivo entra nei ranghi federali chiamato da [[Walter Mandelli]], come segretario generale del Settore Tecnico della [[F.I.G.C.]]<ref name=bott/><ref name=st/>. In occasione di un'amichevole a [[Budapest]] siede sulla panchina della [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale B]]<ref name=bott/>, prima di ritornare di nuovo in [[Turchia]], ancora alla guida di Nazionale e Beşiktaş<ref name="ReferenceA"/>.
 
Rientrato definitivamente in Italia, guida [[US Siracusa 1924|Siracusa]], Venezia e [[Triestina]]<ref name=bott/>, prima di concludere la carriera di allenatore nella natìa Piacenza, dal giugno [[1966]]<ref name=pc2/> all'ottobre [[1967]], quando si dimette dall'incarico<ref>[http://www.storiapiacenza1919.it/index67.htm Stagione 1967-1968] storiapiacenza1919Storiapiacenza1919.it</ref> passando al ruolo di consulente tecnico del neo allenatore [[Leo Zavatti]]<ref name=rub>P.Gentilotti, G.Rubini, ''Dal Farnese a Barriera Genova'', ed.Libertà, vol.3, pag.156</ref>.
 
==Dopo il ritiro==
Nel [[1968]] venne assunto dalla ditta piacentina Astra dell'ex presidente del Piacenza Enzo Bertuzzi<ref name=rub/>, come corrispondente in lingue estere e segretario<ref name=rub/>. Nel [[1970]] fu scelto dalla [[FIFA]] nel gruppo di studio tecnico dei [[Campionato mondiale di calcio 1970|mondiali in Messico]], insieme agli inglesi [[Walter Winterbottom|Winterbottom]] e Greenwood e al tedesco Cramer <ref name="ReferenceA"/><ref name=st/>.
 
Nel [[1974]] pubblicò a [[Piacenza]] il volume "''Calcio: quo vadis"'', un saggio in cui esponeva l'evoluzione tecnica e tattica del gioco del calcio dalle origini fino al 1970 <ref name="ReferenceA"/>.
 
È scomparso a [[Piacenza]] nel [[1986]] all'età di 68 anni<ref name="ReferenceA"/>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0018/articleid,1356_02_1986_0279_0018_19549198/<ref Morto Sandro Puppo, allenò la Juve] Archiviolastampa.it<name=st/ref>.
 
==Riconoscimenti==
Nella sua città natale gli è stato intitolato un campo da calcio, sul quale disputa le proprie partite la formazione dilettantistica della Nuova Spes<ref>[http://figcpiacenza.it/uploads/Campi%20di%20gioco/791/CAMPI%20DI%20III.pdf Campi da gioco delle società di III Categoria] Figcpiacenza.it</ref>.
Nella sua città natale gli sono stati intitolati due campi da calcio: le società sono Turris (militante in [[Prima categoria]]) e BettolaSpes (militante in [[Promozione (calcio)|Promozione]]).
 
==Palmarès==