Conso: differenze tra le versioni

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'''Conso''' (''Consus'') è una figura della [[mitologia romana]]. Probabilmente si trattava di una divinità del grano e dei depositi per la sua conservazione, che tra i romani venivano posti sottoterra<!--della terra e della fertilità-->; per altri si identifica con il dio del Consiglio{{citazione necessaria}}.
 
A Conso era dedicato un altare ipogeo al centro del [[circo Massimo]]<ref>Aldington, Richard; Ames, Delano (1968). New Larousse Encyclopedia of Mythology. Yugoslavia: The Hamlyn Publishing Group Limited, 209 </ref>, resto però di un'altra città più antica sorta nel luogo di Roma.{{citazione necessaria}} L'ara era sotterranea, o coperta di terra, e veniva scoperta unicamente durante le feste a lui dedicate{{citazione necessaria}, i [[Consualia]]. Per questo motivo si tratta di una [[Ddivinità ctonie]].<ref>Lipka, Roman Gods, p. 42</ref>. I [[Flamine quirinale|Flamini Qurinali]] e le [[Vestale|Vestali]] officiavano ai suoi riti.<ref>Lipka, Roman Gods, p. 57, che cita [[Tertulliano]], ''De spectaculis'' 5.7.</ref>
 
Veniva dissotterrato in occasione della celebrazione delle feste in suo onore. Questo altare ritrovato fu il pretesto per l'organizzazione dei giochi durante i quali avvenne il [[Ratto delle Sabine]]
 
Come accadeva per la maggioranza delle divinità legate alla terra e alla fertilità, la figura di Conso era vista in stretto rapporto con il [[Ade (regno)|mondo sotterraneo]].
 
 
La sua festa si celebrava nel mese di agosto, il periodo del raccolto, e si chiamava "[[Consualia]]".
== Note ==
{{references|2}}