Scuola bolognese dei glossatori: differenze tra le versioni

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Narrano le cronache che il celebre ''Studium'' bolognese non abbia mai avuto una sede stabile fino alla metà del [[XVI secolo]] e che gli antichi dottori tenessero le loro letture nelle proprie case o in sale prese in [[locazione]] dal Comune: ad esempio in Porta Nuova, o nelle antiche vie delle Asse dei Gargiolari per le scuole di [[medicina]] e di Arti, e nelle vie S. Mamolo e dei Libri (via Farini) per le scuole di [[legge]].
 
Mentre in altre situazioni, per esempio a [[Parigi]], le origini dell'[[Università]] furono legate alla [[Chiesa (istituzione)|Chiesa]] e all'autorità monarchica, a Bologna lo ''Studium'' rappresentò un esempio di scuola laica, basata su uno stretto rapporto tra studenti e Comune. La vita dell'Università è sempre stata strettamente legata a quella della città. Il primo maestro che lesse in pubblico i testi giustinianei e divulgò il risultato dell'analisi svolta su di essi fu [[Irnerio]] - definito da Odofredo come ''lucerna iuris qui coepit per se studere ... et studendo coepit docere in legibus'', che la tradizione indica quale precursore e fondatore della scuola bolognese, alla fine dell'XI secolo.
 
Fu notevole l'accorrere di studenti, provenienti da tutta [[Europa]], per poter assistere alle ''lecturae'' dei professori e per ascoltare il maestro che "rivelava" questi testi misteriosi, da secoli dimenticati, mortificati e avviliti dalla cultura alto-medievale. Così nacque la prima ''universitas'' della storia: fu proprio lo studio del [[diritto]], organizzato secondo basi scientifiche, a dar vita ad una struttura stabile – dotata di uffici, magistrature, statuti – sorta grazie alla spontanea associazione di ''scholares''.