Bel Ami: differenze tra le versioni

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|annoorig = 1885
|genere = [[Romanzo]]
|sottogenere = [[Realismo (letteratura)|Realismo]]
|lingua = fr
|ambientazione = [[Parigi]], [[anni 1880|anni ottanta]] del [[XIX secolo]]
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|didascalia = il protagonista Georges Duroy
}}
'''''Bel Ami''''' è il secondo romanzo [[Realismo (letteratura)|realista]] di [[Guy de Maupassant]], pubblicato nel [[1885]], prima a puntate sulla rivista "''[[Gil Blas]]''" e poi in volume, per i tipi dell'editore Ollendorf.
 
Il romanzo tratta dell'ascesa sociale di Georges Duroy, un uomo ambizioso e seduttore, che da povero militare in congedo e modesto impiegato nelle Ferrovie del Nord diventa uno degli uomini di maggiore successo nella società [[parigi]]na, grazie al giornalismo e alla sua capacità di manipolare donne potenti e intelligenti.
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Dietro la sua cinica, insopprimibile vitalità si cela un forsennato tentativo di negazione della morte attraverso l'esaltazione dei suoi più vistosi contrari come la salute, la forza fisica, la bellezza, la virilità, la scatenata sensualità, il fervore dei progetti, il denaro, l'irreligione.
 
Duroy, nei cui tratti è ravvisabile lo stesso Maupassant, svolge la funzione di [[antieroe]] nel romanzo che lo segue nella scalata sociale: in funzione della lezione [[realismo|realista]] ricevuta dal romanziere dai grandi scrittori [[Francia|francesi]] del tempo, la storia evade ogni tentativo di "tragicismo" per narrare le vicende del personaggio. Sebbene vitale e prorompente in tutte le sue manifestazioni ed esternazioni, Duroy non è dipinto in maniera tale da accattivarsi le simpatie del lettore: l'estremo cinismo che dimostra nelle relazioni amicali ed amorose lo rende distante dal lettore e dallo scrittore stesso, a differenza della [[Madame Bovary]] di [[Gustave Flaubert]] nella quale quest'ultimo dichiarò di riconoscersi.
 
L'arrampicatore di successo non si arride quindi nessuna simpatia ma evita anche di connotarsi come mefistofelico, poiché non esprime passionalità tipicamente [[romanticismo|romantiche]]: un personaggio cattivo che, grazie alla maestrìa di Maupassant, non ha forti contrasti ma rappresenta l'uomo mediocre alle prese con una vita presa di petto per garantirsi una soddisfazione personale che esclude il contatto intimo con l'altro.