Società anonima delle strade ferrate della Lombardia e dell'Italia Centrale: differenze tra le versioni

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La Vienna–Trieste era entrata a far parte delle Ferrovie di Stato meridionali austriache ([[Südliche Staatsbahn]]) e la Milano – Venezia delle Ferrovie di Stato del Lombardo-Veneto ([[Lombardisch-Venetianische Staatsbahn]], LVStB).
 
La crisi finanziaria di quegli anni indusse il governo imperiale, a vendere ai privati le ferrovie in oggetto assieme al resto della rete; il 14 marzo del [[1856]], auna concedere''Convenzione ilconcernente privilegiol’assunzione, perla lecostruzione e l’esercizio delle ferrovie delnel Regno Lombardo-Veneto e dell'Italia' Centraleveniva allafirmata societàtra privata,gli [[Imperial-regi regiaMinistri privilegiatadelle societàFinanze dellee ferroviedel lombardo-venete]];Commercio ilaustriaci capitalee nonun eraconsorzio interamentedi austriacofinanzieri perchée fornitobanchieri dalletra casecui Rothschildprimeggiavano i Rotschild delle case [[Vienna|viennese]] e, [[Parigi|parigina]], dale [[Inghilterra|inglese]], [[Paulin Talabot|Talabot]], dae altri francesi, [[Pietro Bastogi]], dalil [[Raffaele De Ferrari|Duca di Galliera]] e da altri finanzieri italiani<ref>{{cita|Maria. LuisaLa Ferrari|pconvenzione prevedeva all'articolo 1 che: ''L’I.R. 128|QuiesErario inquieta}}</ref>cede(sse) ai detti signori le II. ConRR. laStrade convenzioneferrate ladello societàStato acquisivasituate l'esercizionel dellaRegno Coccaglio–Venezia,Lombardo-Veneto dellacon Milano–Trevigliotutte ele dellaloro costruendapertinenze, Bergamo–Coccaglio;si dellamobili che Milano–Comoimmobili, dellaeccettuandone Verona–Sant'Antoniosoltanto Mantovano<ref>Laquel costruzionetronco lineache erapartendo statada iniziataVerona dallos’inoltra statoverso l'8il aprileTitolo delmeridionale, 1851onde abbiano ad esercitarle ed usufruttuarle per la durata di 90 anni''<ref></ref>. e della Mestre–CasarsaL'art. Si43 impegnavaconcedeva ala costruirefacoltà laal Bergamo–Monza,consorzio ladi Lecco–Bergamo,banchieri ladi Milano–Boffalora,costituire launa Milano–Piacenza,Società laanonima Milano–Sestocon Calende,residenza laa Mantova–BorgoforteVienna e ladi Casarsa–Udine-Nabresinaemettere eazioni il(l'[[Imperial liberoregia esercizioprivilegiata trasocietà Nabresinadelle eferrovie Triestelombardo-venete]]). appartenenteIl alladocumento Societàprevedeva Meridionalel'obbligo ancoradi incompletamento dei lavori di costruzione delle tratte non ancora completate.
<ref>{{cita|Maria Luisa Ferrari|p. 128|Quies inquieta}}</ref>. Con la convenzione la società acquisiva l'esercizio della Coccaglio–Venezia, della Milano–Treviglio e della costruenda Bergamo–Coccaglio; della Milano–Como, della Verona–Sant'Antonio Mantovano<ref>La costruzione linea era stata iniziata dallo stato l'8 aprile del 1851 </ref> e della Mestre–Casarsa. Si impegnava a costruire la Bergamo–Monza, la Lecco–Bergamo, la Milano–Boffalora, la Milano–Piacenza, la Milano–Sesto Calende, la Mantova–Borgoforte e la Casarsa–Udine-Nabresina e il libero esercizio tra Nabresina e Trieste appartenente alla Società Meridionale ancora in costruzione.
 
Il 17 marzo [[1856]] fu firmata la Convenzione tra l'Austria, la Stato Pontificio, il Granducato di Toscana e i ducati di Modena e Parma che accordava al marchese [[Raffaele De Ferrari|Raffaele De Ferrari, Duca di Galliera]], la concessione per la costruzione della linea "Centrale italiana" costituita dalla Piacenza–Parma-Reggio e dalla Mantova-Reggio-Bologna-Pistoia e a Prato. Veniva inoltre accordata la garanzia di un interesse minimo annuale complessivo di lire 6.500.000 ''attese le gravissime difficoltà dell'esecuzione dei lavori''<ref>{{cita|Ragguaglio|p. 267|pontificio}}</ref>. La società cambiava denominazione in [[Lombardisch-Venetianische und Zentral-Italienische Eisenbahn|Imperial regia privilegiata società delle ferrovie del lombardo-veneto e dell'Italia centrale]] in conseguenza di tale assegnazione.