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== Storia ==
L'etimologia del nome Carnago sembra derivare della parola celtica ''*karnākon'', con ''Karn-'' "cumulo di pietre" > gallico ''*carn'' (irlandese, gallese ''carn'' stesso significato) e suffisso celtico de localizzazione ''*-āko(n)'' > gallico ''-acon'' (omonimia con [[Carnac]], [[Carnac-Rouffiac]], [[Charnay (Rodano)|Charnay]], Francia)
 
Una relazione con la tribù celtica, i [[Carnuti]], che si insediarono in questa zona è possibile. Le modifiche storico-linguistiche apportate nel [[tempo]] completano il [[toponimo]] fino alla [[dizione]] attuale.
Secondo alcune ricerche che sfiorano la [[leggenda]], fu il Re longobardo [[Autari]] che nel [[585]] affidò il governo del [[Seprio]] ad alcuni suoi parenti, i fratelli Martignone, Conte e Rosso da cui sono discese le relative famiglie.
Anticamente inseriti nel [[Contado del Seprio]], che si estendeva a tutte le zone dell'alto e medio [[varesotto]], i villaggi di Carnago e [[Rovate]] subirono il dominio dei nobili che vi susseguirono.
 
Nel [[1650]], la comunità di Carnago, per non essere più infeudata, riscattò le terre acquistando le cedole che la [[Regia Camera]] mise in vendita dopo la morte del nobile [[Francesco Maria Carnago]] avvenuta senza eredi.
Dopo la distruzione del [[Castrum]] di [[Castelseprio]] avvenuta nel [[1287]], il [[clero]] che risiedeva nel fortilizio, si spostò nei paesi vicini, ma continuò a celebrare i riti religiosi nella chiesa plebana di S.Giovanni Evangelista rimasta integra.
A seguito di episodi di [[banditismo]] e di frequenti tracimazioni del torrente Tenore i canonici non vollero più recarsi presso l'edificio sempre più decadente per la scarsa manutenzione. Nel [[1582]] [[Carlo Borromeo]] trasferì la prepositura da Castelseprio alla parrocchia di S. Martino in Carnago, prepositura molto ambita anche dalla comunità di [[Tradate]].
Nello stesso anno, la cappella di [[Bartolomeo apostolo|San Bartolomeo Apostolo]] in [[Rovate]], che si presume sia stata edificata come chiesa privata della famiglia Martignoni e solo in seguito divenuta cappella plebana, venne elevata a [[parrocchia]]. Nel [[1809]] [[Gornate-Olona|Gornate Inferiore]], [[Torba (Gornate Olona)|Torba]], [[Castelseprio]] e [[Rovate]] diventano frazioni di Carnago, ma tutte le località nel [[1816]] ottengono la ricostituzione a comune. Le notizie sulla vita civica della comunità, si riscontrano a partire dal [[1866]] quando nel territorio esistevano i comuni autonomi di Carnago, [[Rovate]] e Castelseprio, descritti dal [[medico]] e [[fisico]] [[Paolo Minonzio]] in un resoconto medico-scientifico del [[1870]]. Nel [[1928]] [[Castelseprio]] e [[Rovate]] diventano frazioni di Carnago, ma solo Castelseprio nel [[1947]] ottiene la ricostituzione a comune.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
 
* La chiesa parrocchiale prepositurale di S.San Martino, di epoca tre-quattrocentesca, con all'interno arredi sacri, opere pittoriche ed affreschi. Notizie storiche sulla sua esistenza risalgono al [[XIII secolo]]. Nel [[1620]] diventa [[Santuario]] della [[Madonna dei Miracoli]] in seguito ad un fatto miracoloso del [[1619]] con cui un membro della famiglia [[Trinchinetto]] riacquista l'uso degli arti inferiori. La Chiesa viene ampliata nel [[1622]] con i proventi dei pellegrinaggi. Contiene l'[[affresco]] della Madonna Miracolosa del quattrocento, trasferito sull'altare maggiore dalla parete esterna soprastante la porta della [[sacrestia]]; l'affresco della natività e un [[crocifisso]] ligneo del [[XV secolo]] provenienti dalla [[Chiesa di Santa Maria foris portas]] di [[Castelseprio]]. Completata e ristrutturata nel [[1855]] dall'[[architetto]] [[Giacomo Moraglia]]. Nel [[1895]] viene elevato il [[campanile]] fino a 52 metri e l'anno successivo dotato di 8 [[campane]].
 
* La chiesa di S.San Rocco, edificata nel [[1524]] per devozione del [[popolo]], viene restaurata verso la fine dell'Ottocento. Conserva l'affresco raffigurante Cristo Crocefisso con Maria Addolorata e [[Santa Caterina d'Alessandria]] eseguito nel [[XVII secolo]], oltre alla statua lignea del Santo a cui è dedicata. Edificio non utilizzato per il culto, è ora sede di attività culturali come mostre e concerti.
 
* La chiesetta della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] di Stribiana, eretta nel [[1866]] ad opera degli abitanti.
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* La "Festa del Paese" viene organizzata ogni anno nella seconda [[domenica]] del [[mese]] di settembre (tendenza che si è andata confermando negli ultimi anni) in occasione delle celebrazioni religiose per la "[[Madonna dei Miracoli]]". I Rioni carnaghesi (San Martino, Magnolia, Borghetto, Solaro, Cigno, Rione del Pozzo, Postcastello e Stribiana) sfilano per le strade del paese (adornato nelle sue vie per l'occasione) esibendo i propri colori e offrendo simbolicamente dei doni alla Madonna che verranno successivamente venduti all'[[Incanto (finanza)|incanto]]. Sebbene questa manifestazione abbia conosciuto un'ampia adesione fin dalla sua istituzione, oggi il volume di partecipanti si è notevolmente ridotto. Da qualche anno alla sfilata dei vari rioni è stata affiancata una rappresentazione storica (in costume) di avvenimenti che hanno coinvolto la [[popolazione]] di Carnago nei secoli. La direzione scenica è affidata ad un [[regista]] non residente mentre gli [[attori]] sono [[abitanti]] del [[comune]].
 
* Il "Palio dei Rioni" è un evento, richiamante un nutrito pubblico, avente luogo il sabato antecedente la "Festa del Paese". I rioni si sfidano in una gara il cui vincitore viene insignito di una placca da apporre sul [[vessillo]] rappresentante il proprio simbolo rionale. Le prove per conquistare (oltre alla placca) la "Coppa raffigurante gli 8 rioni" sono variate nel corso degli anni; tra le più popolari si possono ricordare: gli [[scacchi]] umani, il [[giro dell'oca]], competizioni equestri, giochi di abilità e corsa degli asini ([[2005]] e [[2006]]). La vittoria da diritto al rione vincitore di tenere la Coppa per un anno intero e di rimetterla in palio quello successivo.
 
* Nel lunedì che segue la "Festa del Paese" la manifestazione conosce il suo momento più solenne; i [[fedeli]] percorrono le strade del paese in [[processione]] religiosa per porgere i propri omaggi alla Madonna dei Miracoli. In tale occasione la popolazione inneggia ad essa sulle note del canto "China sul Pargolo".
 
== Economia ==