Antonio Gherardi: differenze tra le versioni
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[[File:Trevi - s Maria in Trivio soffitto 1120736-7.JPG|thumb
{{Bio
|Nome = Antonio
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In questo periodo cambiò il suo nome in Antonio Gherardi. Cominciò per lui un periodo di viaggi che lo portarono in contatto con le scuole barocche di molte città italiane, tra il [[1667]] e il [[1669]], tra cui [[Bologna]], [[Genova]], [[Milano]], [[Venezia]], [[Firenze]] e [[Perugia]]. Tornato a Roma entrò nell'[[Accademia di San Luca]] nel [[1674]].
==Architetto==
[[Immagine:Antonio Gherardi.jpg|thumb|left|
Lavorò molto soprattutto nei centri dello [[Stato Pontificio]]. Nel [[1682]], nella sua città natale gli venne concessa la patente di [[nobiltà]]. Come architetto fu coevo di [[Gian Lorenzo Bernini]] e [[Francesco Borromini]], ma colui da cui subì l'influenza più forte fu l'architetto [[Guarino Guarini]], a cui s'ispira per la sua opera più ardita: la cupola della Capella Avila nella [[chiesa di Santa Maria in Trastevere]]. Ma altre sue opere architettoniche furono anche le costruzioni della Cappella del Beato Francesco Solano, del [[1675]], per la [[chiesa di Santa Maria in Aracoeli]] e la Cappella de Santa Cecilia ([[1695]]-[[1700]]), per [[San Carlo ai Catinari]], ambedue a Roma.
==Pittore==
[[File:Antonio Gherardi Natividad de la Virgen Capilla del Sacramento Catedral Gubbio.jpg|thumb|
Tra le sue opere pittoriche si segnalano la decorazione di [[Chiesa di Santa Maria in Trivio|Santa Maria in Trivio]]. Questi affreschi sono considerati da Filippo Titi, nel suo saggio ''Descrizione delle pitture, sculture e architetture esposte al pubblico in Roma'' del [[1763]], come:
{{Citazione|fatte con buona maniera Lombarda}}
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