Michael Faraday: differenze tra le versioni

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== Successi scientifici ==
[[File:Faraday photograph ii.jpg|thumb|200px|rightupright=0.9|Michael Faraday mentre tiene una barra di vetro del tipo usato nel 1845 per mostrare che il [[magnetismo]] può influire sulla luce, dettaglio di una stampa di [[Henry Adlard]] basata su una fotografia antecedente di Maull & Polyblank c 1857.<ref>[http://www.npg.org.uk/live/search/person.asp?LinkID=mp01529] National Portrait Gallery, UK </ref>]]
 
=== Chimica ===
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Nel [[1821]], poco dopo che il fisico e chimico danese [[Hans Christian Ørsted]] aveva scoperto il fenomeno dell'[[elettromagnetismo]], Davy e lo scienziato britannico [[William Hyde Wollaston]] tentarono senza successo di progettare un [[motore elettrico]]. Faraday, dopo aver discusso il problema con i due, costruì due dispositivi per produrre quello che chiamava ''rotazione elettromagnetica'': un moto circolare continuo causato dalla forza magnetica attorno a un filo: un filo che si immerge in un ''bagno di [[mercurio (elemento)|mercurio]]'' con un magnete posto all'interno ruoterà attorno al magnete se alimentato con corrente da una batteria chimica. Questi esperimenti e invenzioni formeranno la base della moderna tecnologia elettromagnetica. Avventatamente, Faraday pubblicò i suoi risultati senza riconoscere il suo debito verso Wollaston e Davy, e la controversia che ne seguì provocò il ritiro di Faraday dalla ricerca elettromagnetica per alcuni anni.
A questo punto, è evidente che Davy stesse tentando di rallentare l'ascesa di Faraday come scienziato. Nel [[1825]], per esempio, Davy mise a punto i suoi esperimenti con vetri onto-ottici, che portò avanti per sei anni senza grandi risultati. Non fu fino alla morte di Davy, nel [[1829]], che Faraday interruppe questi lavori infruttuosi e scelse sforzi più gratificanti. Due anni dopo, nel [[1831]], iniziò la sua grande serie di esperimenti in cui scoprì l'[[induzione elettromagnetica]], benché tale scoperta fosse stata anticipata da un'opera di [[Francesco Zantedeschi]]. La sua scoperta avvenne quando avvolse due rotoli isolati di filo elettrico attorno ad un grande anello di [[acciaio]], fissato ad un tavolo, e trovò che facendo passare corrente attraverso un rotolo, una corrente momentanea era [[induzione elettromagnetica|indotta]] nell'altro rotolo.
Il sistema anello d'acciaio-rotolo è ancora in mostra alla Royal Institution. Negli esperimenti successivi scoprì che, muovendo un [[magnete]] attraverso un cappio di filo, nel filo fluiva [[corrente elettrica]]. La corrente fluiva anche muovendo il solenoide sopra il magnete fermo. [[File:Faraday title page.jpg|thumb|right|Copertina de ''La storia chimica di una Candela'' (1861)]] Le sue dimostrazioni stabilirono che un [[campo magnetico]] variabile produce un [[campo elettrico]]. Questa relazione è espressa matematicamente mediante la [[Legge di Faraday-Neumann-Lenz]], che divenne successivamente una delle quattro [[equazioni di Maxwell]]. Queste si sono evolute nella generalizzazione conosciuta come [[teoria dei campi]].
 
Faraday utilizzò successivamente tale principio per costruire la [[dinamo]], l'antenato dei moderni generatori di corrente.