Nicolas Jean-de-Dieu Soult: differenze tra le versioni

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Soult prese parte, nella divisione del generale Lefebvre, alla decisiva e combattuta [[battaglia di Fleurus (1794)|battaglia di Fleurus]] del 26 giugno 1794; durante questo accanito scontro dimostrò coraggio e tenacia, portandosi in prima linea per sostenere le sue truppe, e, dopo la vittoriosa conclusione della campagna del Belgio, venne promosso l'11 ottobre [[generale di brigata]]. Nel 1795 e 1796 il generale Soult continuò a combattere con l'Armata di Sambre e Mosa dimostrando ora anche qualità organizzative e soprattutto brillanti capacità tattiche alla guida dei suoi soldati nelle continue avanzate e ritirate di quella fase della guerra nei [[Paesi Bassi]] e sul [[Reno]]<ref>D.Chandler (a cura di), ''I marescialli di Napoleone'', pp. 624-625.</ref>. In questo periodo, durante il suo servizio a [[Düsseldorf]] conobbe e sposò Louise Berg, originaria di [[Solingen]], che sarebbe rimasta sua moglie per tutta la vita<ref>D.Chandler (a cura di), ''I marescialli di Napoleone'', p. 624.</ref>.
[[File:Marechal-soult.jpg|thumb|left|140pxupright=0.6|Il maresciallo Soult]]
Nel 1797 Soult venne trasferito alla divisione del generale [[Jean Étienne Championnet]] che l'anno seguente venne schierata sulle coste della [[La Manica|Manica]] per prendere parte ad un possibile sbarco in [[Inghilterra]]; nel maggio 1798 la divisione venne impegnata a [[Ostenda]] per respingere una incursione britannica e il generale partecipò al vittorioso combattimento che si concluse con la cattura del generale britannico [[Henry Burrard]]. All'inizio della guerra della [[Seconda coalizione]] Soult ritornò a far parte della divisione del generale Lefevbre, inquadrata nella Armata del Danubio, e dimostrò ancora capacità e energia nella [[battaglia di Stokack]] del marzo 1799. Il 21 aprile [[1799]] venne promosso [[generale di divisione]]<ref>D.Chandler (a cura di), ''I marescialli di Napoleone'', pp. 625-626.</ref>.
 
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Dopo l'inizio della guerra continentale, a settembre del [[1805]] ricevette il comando del IV Corpo d'armata, il più numeroso e potente della Grande Armata di Napoleone, destinata ad una memorabile marcia forzata da Boulogne fino al Reno per affrontare gli eserciti austro-russi della [[Terza coalizione]]. Durante la brillante [[battaglia di Ulma|campagna di Ulma]], il maresciallo coordinò con sicurezza i movimenti del suo corpo, eseguendo le avanzate prescritte dall'imperatore da [[Spira (Germania)|Spira]], a [[Donauwörth]], ad [[Augusta (Germania)|Augusta]], contribuendo validamente al totale accerchiamento dell'esercito del generale [[Karl Mack von Leiberich|Karl Mack]].
[[File:DEPART DE SOULT.jpg|thumb|left|300pxupright=1.4| Il maresciallo Soult discende, sotto gli occhi di [[Napoleone Bonaparte]], dal colle dello Zurlan per prendere il comando dei suoi uomini all'inizio della [[battaglia di Austerlitz]] e guidare l'assalto all'altopiano del Pratzen.]]
Il 2 dicembre 1805 il ruolo del maresciallo Soult, che il giorno precedente aveva avuto un violento scontro con il maresciallo [[Jean Lannes]] che aveva rischiato di sfociare in un duello<ref>G.Blond, ''Vivere e morire per Napoleone'', vol. I, pp. 78-79.</ref>, fu decisivo alla [[battaglia di Austerlitz]]; furono i soldati del IV corpo del maresciallo che sferrarono l'attacco a sorpresa all'altura del [[Pratzen]], al centro del fronte nemico, spezzando in due parti l'esercito avversario, respingendo i contrattacchi e poi aggirando l'ala sinistra degli austro-russi. Per il suo ruolo in questa famosa battaglia, Napoleone ringraziò il maresciallo, definendolo, per l'abilità tattica dimostrata, il "primo manovriero d'Europa"<ref>D.Chandler (a cura di), ''I marescialli di Napoleone'', p. 630.</ref><ref> Napoleone, abbracciandolo sul campo di battaglia, gli avrebbe detto: «Maresciallo, voi siete il primo manovriero d'Europa», «Sire ─ avrebbe risposto Soult ─ lo credo poiché me lo dice la Vostra Maestà».</ref>. Dopo la battaglia e l'occupazione di [[Vienna]] fu nominato governatore della città.
 
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== La guerra di Spagna ==
[[File:Nicolas Jean de Dieu Soult.jpg|thumb|right|140pxupright=0.6|Nicolas Soult con il bastone da maresciallo dell'Impero.]]
L'[[campagna di Napoleone in Spagna|intervento di Napoleone]] in [[Spagna]] con gran parte della [[Grande Armata]] per risolvere la situazione nella penisola iberica gravemente compromessa dalla [[battaglia di Bailén|sconfitta di Bailén]] e dalla ritirata del fratello [[Giuseppe Bonaparte|Giuseppe]] sull'[[Ebro]], richiese la partecipazione diretta anche del maresciallo Soult che, giunto il 9 novembre [[1808]] sul campo, assunse subito il comando del II corpo d'armata e riportò il giorno seguente una prima netta vittoria nella [[battaglia di Gamonal (1808)|battaglia di Gamonal]]. Mentre gli altri corpi francesi proseguivano l'avanzata verso [[Madrid]], il maresciallo marciò rapidamente su [[Burgos (Spagna)|Burgos]] e [[Santander (Spagna)|Santander]], conquistando queste due città e proteggendo il fianco destro della Grande Armata<ref>G.Lefebvre, ''Napoleone'', pp. 310-311.</ref>.
 
Dopo l'inattesa avanzata del corpo di spedizione britannico del generale [[John Moore]] verso Burgos per minacciare le vie di comunicazione di Napoleone, il maresciallo Soult ripresa le operazioni e, dopo aver ricevuto nuove direttive dall'imperatore, attaccò frontalmente i britannici mentre da sud Napoleone si dirigeva attraverso la [[sierra de Guadarrama]] su [[Astorga (Spagna)|Astorga]] per tagliare la ritirata al nemico<ref>G.Lefebvre, ''Napoleone'', pp. 311-312.</ref>. I britannici iniziarono subito una disastrosa ritirata verso il porto di [[La Coruña]] per evitare di essere accerchiati dalle forze francesi e, dopo che Napoleone ebbe abbandonato il comando il 3 gennaio 1809, il maresciallo Soult prese la direzione di tutte le forze lanciate all'inseguimento. I britannici furono battuti a [[Lugo (Spagna)|Lugo]] il 7 gennaio ma riuscirono con grande difficoltà a raggiungere il porto per reimbarcarsi sulle navi. Il maresciallo Soult [[battaglia di La Coruña|attaccò a La Coruña]] il 16 gennaio 1809 l'esercito del generale Moore per impedirgli l'evacuazione<ref>J.Tulard, ''Napoleone'', p. 441.</ref> e, anche se i britannici riuiscirono alla fine in gran parte a sfuggire, lo stesso generale Moore morì negli scontri e i francesi occuparono il campo di battaglia e il porto<ref>D.Chandler, ''Le campagne di Napoleone'', vol. II, pp. 791-792; il maresciallo Soult riconobbe il valore del defunto generale in capo nemico e fece erigere un monumento funebre sulla sua tomba.</ref>.
[[File:LargeBattleofOportobyBeaume.jpg|thumb|left|220px|Il maresciallo Soult alla [[prima battaglia di Oporto]].]]
Mentre Napoleone rientrava a Parigi, dopo aver lasciato [[Valladolid]] il 17 gennaio 1809, buona parte delle truppe francesi della Grande Armata rimasero nella penisola iberica per completare la conquista e schiacciare la resistenza, il maresciallo Soult rimase in Spagna e assunse il comando dell'armata del Portogallo a cui l'imperatore assegnò il compito decisivo di marciare su [[Porto (città)|Oporto]] e [[Lisbona]]. Per i quattro anni successivi il maresciallo Soult avrebbe guidato le sue truppe sul territorio iberico in continue campagne e battaglie contro gli spagnoli, i portoghesi ed il nuovo corpo di spedizione britannico che sarebbe presto ritornato in campo.
 
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Dopo aver completato con successo la ritirata, il maresciallo Soult, che conservava la fiducia di Napoleone, venne incaricato di intercettare, con le sue truppe rinforzate, la via di ritirata delle truppe britanniche del generale Wellesley che ripiegavano dopo la [[Battaglia di Talavera (1809)|battaglia di Talavera de la Reina]]. La manovra non ebbe pieno successo e l'esercito britannico riuscì a rientrare in Portogallo, ma l'imperatore, che giudicava con favore le capacità militari del maresciallo, gli affidò il compito, con la nomina a ''major-general'', di coordinare e controllare tutte le forze francesi in Spagna alle dipendenze dirette del re Giuseppe<ref>G.Blond, ''Vivere e morire per Napoleone'', vol. I, pp. 287-289.</ref>. Il maresciallo Soult il 19 novembre 1809, alla guida dell'armata principale francese, ottenne una grande vittoria nella [[battaglia di Ocaña]] dove venne sbaragliato completamente l'esercito spagnolo del generale Areizaga che cercava ottimisticamente di marciare su Madrid. I francesi catturarono oltre 13.000 prigionieri e 50 cannoni, mentre gli spagnoli ebbero 5.000 morti e feriti<ref>G.Blond, ''Vivere e morire per Napoleone'', vol. I, pp. 290-291.</ref>.
[[File:Battaglia di Ocana.jpg|thumb|right|300pxupright=1.4|La [[battaglia di Ocaña]], dove il 19 novembre 1809 il maresciallo Soult sconfisse l'esercito spagnolo.]]
Dopo questo brillante successo il maresciallo Soult sembrò mostrare nuovamente ambizioni personalistiche; dopo aver convinto, con l'appoggio anche di Napoleone, il re Giuseppe ad invadere l'[[Andalusia]], il maresciallo occupò senza difficoltà questa regione della Spagna nel gennaio [[1810]], ma invece di dirigersi su [[Cadice]] per catturare quell'importante porto sede della Giunta centrale spagnola insurrezionale, preferì marciare su [[Siviglia]], che venne raggiunta il 31 gennaio, dove riprese i suoi progetti di arricchimento, di depredazione di opere d'arte e di organizzazione di una struttura di potere personale<ref>G.Blond, ''Vivere e morire per Napoleone'', vol. I, pp. 291-293.</ref>.
 
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== La carriera politica ==
[[File:Soult2.jpg|thumb|right|140px|thumbupright=0.6|Nicolas Soult, primo ministro]]
La seconda restaurazione colpì duramente anche il maresciallo Soult che fu proscritto e rischiò addirittura il linciaggio durante il [[terrore bianco]]; dopo essersi rifugiato in Germania nella casa dei suoceri, rientrò in Francia solo dopo aver ottenuto il condono nel maggio 1819<ref>D.Chandler (a cura di); ''I marescialli di Napoleone'', pp. 634-635.</ref>. Negli anni 1820-1830 si riavvicinò progressivamente alla politica attiva ma durante il regno dei Borboni non ebbe incarichi di rilievo, pur essendo reintegrato nella dignità di maresciallo di Francia.