Via Nazionale (Roma): differenze tra le versioni

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[[File:Via Nazionale 95.jpg|300px|rightupright=1.4|thumb|Via Nazionale in una foto del 1895]]
[[File:Monti - via Nazionale 1413.JPG|thumb|300pxupright=1.4|Prospettiva di via Nazionale da Villa Aldobrandini]]
'''Via Nazionale''' è una via di [[Roma]] che da [[Piazza della Repubblica (Roma)|Piazza della Repubblica]] conduce verso [[Piazza Venezia]], fermandosi a largo Magnanapoli. Nel suo percorso attraversa i [[rioni di Roma|rioni]] di [[Castro Pretorio]] e [[Monti (rione di Roma)|Monti]].
 
==Storia==
Dopo il trasferimento da [[Firenze]] a Roma della capitale del [[Regno d'Italia]], il collegamento tra la [[Stazione Termini]] e il centro direzionale dell'epoca ([[Via del Corso (Roma)|via del Corso]]) fu tracciato seguendo il percorso del romano ''Vicus Longus'', lungo la valle di San Vitale, attraverso una zona che era all'epoca pochissimo abitata, e i cui terreni erano stati acquistati dal [[Francesco Saverio De Merode|monsignor de Merode]] proprio nella previsione di questo utilizzo<ref>Il rettilineo che percorreva la valle si chiamava "Strada di S. Vitale", e arrivava fino a via dei Serpenti. Si veda la </ref>. Le prime strade urbanizzate in questa zona furono Via Torino, Via Firenze, Via Napoli e Via Modena, e per quest'area il nuovo Comune di Roma fece propria, già nel marzo [[1871]], la convenzione edilizia già stipulata tra lo [[Stato pontificio]] e il De Merode. L'urbanizzazione di questa zona fu quindi l'oggetto della prima convenzione urbanistica approvata a Roma dal nuovo Stato sabaudo. La prima parte dell'odierna via Nazionale, urbanizzata dal de Merode, si chiamò ''"Strada Nuova Pia"'' (la ''Strada Pia'' storica era l'attuale via XX Settembre, ricostruita e ampliata da [[Pio IV]] per creare una prospettiva scenografica tra [[Porta Pia]] e la residenza papale del [[Palazzo del Quirinale]]).
[[File:Roma - Castro Pretorio - Piazza della Repubblica.jpg|thumb|left|300pxupright=1.4|Via Nazionale da [[piazza della Repubblica (Roma)|piazza della Repubblica]]]]
Fin dalla progettazione iniziale, via Nazionale fu pensata come un'arteria molto ampia, necessaria per creare un collegamento veloce e il più possibile rettilineo tra la stazione centrale della capitale e il [[Tevere]], oltre il quale si prevedeva, già dal [[1873]], l'urbanizzazione intensiva dei ''[[Prati (rione di Roma)|Prati di Castello]]''. Questa intenzione fu messa in pratica nel [[1886]], con la deliberazione di un secondo ampio tracciato tra [[Piazza Venezia]] e il fiume, che divenne il [[Corso Vittorio Emanuele II (Roma)|Corso Vittorio Emanuele II]].