Vivaldo da San Gimignano: differenze tra le versioni

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|titolo=Ipotesi alternativa: la [[brigata spendereccia]]
[[Immagine:Inf. 29, la brigata spendereccia, Codex Altonensis.jpg|thumb|center|250px|La ''brigata spendereccia'' miniatura del Codex Altonensis]]
|contenuto=
Un gruppo di giovani senesi nella seconda metà del [[XIII secolo]] decidono di unirsi in una brigata. Dante ne parla nel Canto XXIX dell' ''Inferno'' (vv. 123 - 139). Andarono ad abitare in un palazzo a [[Siena]] e in venti mesi bruciarono tutto il capitale, circa 200.000 fiorini d'oro: da allora il Palazzo prese la denominazione "della Consuma". Dante ci fornisce anche una serie di nomi: [[Niccolò dei Salimbeni]], lo [[Stricca]], [[Caccia d'Asciano]], [[Bartolomeo dei Folcacchieri|Abbagliato Folcacchieri]] e [[Lano de' Maconi]],
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=== Con Bartolo ===
[[Immagine:Pieve di Cèllole.jpg|thumb|200px|La pieve di Santa Maria a Cellole, San Gimignano]]
 
Bartolo era parroco della chiesa dedicata a San Nicola da Bari a Picchena, abitato distante quattro chilometri da [[Colle Val d'Elsa]], lungo la strada per [[Volterra]].
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=== La selva di Camporena ===
[[Immagine:Chiesa di San Regolo a Montaione.jpg|thumb|200px|Chiesa di San Regolo, Montaione]]
Vivaldo prese la decisione di condurre una vita eremitica: giunse alla inospitale selva di Camporena, oggi nel comune di [[Montaione]], prendendo alloggio in un tronco cavo di un grande castagno. Quella fu la sua casa per circa un ventennio: la tradizione vuole che Vivaldo sia morto il 1º maggio [[1320]], dopo il terribile inverno del 1319-1320. Gli abitanti di [[Montaione]] furono avvertiti della sua dipartita dalle campane della [[chiesa di San Regolo]], che suonaro prodigiosamente a festa (riprendendo il ''[[topos]]'' della morte di [[Santa Verdiana]] da [[Castelfiorentino]], di [[Santa Fina]] da [[San Gimignano]] e, poi, di beata [[Giulia Della Rena]] da [[Certaldo]]). I montaionesi accorsi nella selva di Camporena, trovarono il corpo di Vivaldo esanime dentro il castagno. Fu tumulato sotto l'altare maggiore della [[chiesa di San Regolo]].