Seconda guerra matabele: differenze tra le versioni

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=== Assedio di Bulawayo ===
[[File:Bp ndebelewarrior 1896.jpg|right|thumb|175pxupright|Guerriero Ndebele. Disegno di [[Robert Baden-Powell]].]]
Con poche truppe a loro difesa, i coloni rapidamente edificarono da soli un [[laager]], costituito da carri riempiti di sacchi di sabbia al centro di [[Bulawayo]]. Alle difese di Bulawayo si provvide anche con del filo spinato. Alcune fascine inzuppate d'olio vennero posizionate in punti strategici in caso di attacchi notturni. Gelatina esplosiva venne rinchiusa in costruzioni isolate al di là del perimetro difensivo in modo da farla esplodere in caso il nemico le avesse occupate. Daanti ai carri vennero sparsi cocci di bottiglia. Tranne alcuni fucili da caccia, a Bulawayo c'erano pche armi. Fortunatamente per i coloni, c'erano alcuni pezzi di artiglieria funzionanti e un piccolo assortimento di mitragliatrici.
 
Piuttosto che attendere passivamente, i coloni organizzarono immediatamente delle pattuglie a cavallo, chiamate Bulawayo Field Force, al comando di persnaggi come Selous e [[Frederick Russell Burnham]]; queste pattuglie andavano fuori a salvare i coloni sopravvissuti all'aperto e attaccavano i Ndebele. Selous organizzò una pattuglia di 40 uomini per esplorare la zoa a sud delle Matobo Hills. [[Maurice Gifford]], anche lui con 40 uomini, si diresse a est lungo il Fiume Iniza. Ogni qualvolta venivano trovati dei coloni, essi venivano rapidamente caricati sui carri e scortati fino a Bulawayo. Nella sola prima settimana di combattimenti, 20 uomini della Bulawayo Field Force vennero uccisi e altri 80 feriti.
 
[[File:Badenpowell matobos map1896.png|left|thumb|350pxupright=1.6|Pianta di Bulawayo-Matobo Hills, disegno di [[Robert Baden-Powell]]]]
Durante la [[Prima Guerra Matabele]], i Ndebele avevano provato l'efficacia delle mitragliatrici Maxim dei coloni, per cui durante la Seconda Guerra non si arrischiarono mai ad attaccare frontalmente Bulawayo anche se il loro numero intoro alla città raggiunse anche i 10.000 guerrieri. Le condizioni all'interno della città, comunque, divennero presto insostenibili. Durante il giorno i coloin potevano recarsi nelle case e negli edifici all'interno della città, ma la notte erano costretti a cercare riparo nel più piccolo laager. Quasi 1000, tra donne e bambini, si affollarono in città, e i falsi allarimi di attacchi erano comuni. Anche se i Ndebele mantennero l'assedio, ad un certo punto commisero un errore fatale: trascurarono di tagliare i fili del telegrafo che mettevano in comunicazione Bulawayo con [[Mafeking]]. Ciò permise alle forze di salvataggio e alla Bulawayo Field Force di avere molte più informazioni di quanto avrebbero potuto avere.
 
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== Assassinio di Mlimo ==
[[File:Rhodes matabele 1896.jpg|right|thumb|325pxupright=1.5|[[Cecil Rhodes|Rhodes]] fa la pace con gli Ndebele sulle colline Matobo, 1896. Disegno di [[Robert Baden-Powell]].]]
Il punto di svolta nella guerra avvenne quando un informatore Zulu fornì informazioni sulla sorte di Mlimo. Lo scout Burnham e Commissario nativo Bonnar Armstrong vennero spediti per trovare la grotta sacra di Mlimo, usata come un santuario, per catturarlo o ucciderlo. Burnham e Armstrong viaggiarono di notte attraverso le colline di Matobo e si avvicinarono alla sacra grotta. Non lontano dalla grotta vi era un villaggio di circa 100 capanne riempito con molti guerrieri. I due esploratori legarono i cavalli a un cespuglio e strisciarono sul loro ventre, proteggendo i movimenti lenti e cauti con rami tenuti davanti a loro. Una volta all'interno della grotta, aspettarono fino a che non entrò Mlimo.<ref name="scouting">{{Cita libro | cognome =Burnham | nome =Frederick Russell | wkautore =Frederick Russell Burnham | titolo =Scouting on Two Continents | editore =Doubleday, Page & company | anno =1926 | città =New York | oclc = 407686 | id=ISBN =0-86920-126-3 }}</ref>