Ponte di Cesare sul Reno: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: Markup immagini (v. richiesta)
m WPCleaner v1.31 - Disambigua corretti 2 collegamenti - Pilone, Svevi
Riga 4:
Il primo fu costruito nel [[55 a.C.]], ed in base ai ritrovamenti archeologici, in una località da identificare con [[Neuwied]], a 15 km a valle di [[Coblenza]] ed a sud di [[Bonn]].
 
Il secondo fu costruito due anni più tardi nel [[53 a.C.]], poco più a monte (2&nbsp;km circa), in una località compresa tra [[Urmitz]] e [[Weissenturm]] ancora una volta di fronte alla sponda [[germani]]ca abitata dagli [[Ubi (popolo)|Ubi]]. Cesare, una volta, tornato in [[Gallia]] (nel 55 a.C.), fece abbattere l'intero ponte; due anni più tardi (nel 53 a.C.), non solo evitò di distruggerlo completamente, ma pose sul territorio gallico a presidio dello stesso un forte ed una torre alta quattro piani, al fine di dissuadere nuove incursioni in territorio gallico da parte dei popoli transrenani dei [[Germani]].<ref>Cesare, ''[[DeCommentarii de bello Gallico]]'', VI, 29.</ref>
 
== Motivi della costruzione ==
{{vedi anche|Conquista della Gallia}}
Le motivazioni della costruzione del ponte sono molteplici, ma il principale obiettivo di [[Gaio Giulio Cesare]] era intimorire i [[Germani]], che più volte oltrepassarono il fiume [[Reno]]. Ad esempio la [[cavalleria]] degli [[Usipeti]] e degli [[Tencteri]] varcarono dapprima il fiume [[Mosa (fiume)|Mosa]], razziando le regioni vicine, dopodiché si rifugiarono al di là del Reno, nelle terre dei [[Sigambri]], con i quali si unirono. Cesare inizialmente chiese ai Sigambri la consegna di coloro che gli avevano mosso la guerra, ma gli stessi risposero che il fiume segnava il confine dei domini romani e che dunque non gli avrebbero consegnato nessuno. Il movente definitivo gli fu dato dagli alleati [[Ubi (popolo)|Ubi]] (gli unici Germani con cui Cesare aveva avuto buoni rapporti), che avevano chiesto il suo intervento contro le minacce degli [[Svevi]] (o [[Suebi]]).
 
== Il ponte ==
Riga 15:
Il fiume [[Reno]] si presentava allora particolarmente largo e profondo, inoltre la rapidità delle sue acque richiedeva una struttura molto solida. Per questo motivo furono utilizzati come sostegni dei cavalletti a due gambe, di cui ciascuna costituita da due pali molto robusti (con un [[diametro]] di 45&nbsp;cm) ricavati da robusti tronchi della foresta tedesca, uniti tra loro da traverse lunghe circa 60&nbsp;cm. Questa struttura diede a ciascuna gamba l'aspetto di una [[Scala (architettura)|scala a pioli]], ma essa si opponeva efficacemente alla corrente del fiume.
 
I pali avevano lunghezza variabile a seconda della profondità del fiume e furono calati nel fiume con apposite attrezzature, quindi messi in posizione e infissi con dei [[battipalo|battipali]]. La parte che veniva appuntita veniva conficcata nel fondo del fiume, e non si innalzavano perpendicolarmente al letto, ma venivano inclinati in modo che i pali a monte avessero la corrente contro, mentre quelli a valle l'avessero a favore. Sul letto del fiume le due gambe del cavalletto avevano una distanza di 12&nbsp;cm. Una grossa trave teneva unita la coppia di [[pilone (architettura)|piloni]], completando il cavalletto. Su questa struttura poggiavano travi spesse 60&nbsp;cm e lunghe quanto la distanza che vi era tra un pilone e l'altro, cioè 5&nbsp;m. La pavimentazione era costituita di un’intelaiatura di [[legno]] poggiata su tronchi trasversali e ricoperta di tavole.
[[File:Ponte romano sul Reno.png|thumb|upright=2.3|center|Schema della struttura del ponte]]
Alla solidità bisognava affiancare l'[[elasticità (meccanica)|elasticità]], per cui non vennero utilizzati [[chiodo|chiodi]], ma legature in corda. Vennero anche approntate altre opere di rinforzo secondarie: a valle furono fissati altri pali obliqui per aumentare la resistenza alla corrente del ponte, mentre poco più a monte vennero costruite delle palizzate per attutire eventuali colpi subiti da alberi o navi che le popolazioni germaniche potevano lasciare nel fiume in modo da danneggiare il ponte.