Assedio di Budapest: differenze tra le versioni

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Fin dal 5 dicembre anche il maresciallo Malinovskij aveva ripreso i suoi tenaci sforzi per conquistare Budapest organizzando una nuova offensiva a tenaglia per aggirare la capitale ungherese contemporaneamente da nord-est (con la 7ª Armata della Guardia, la 6ª Armata corazzata della Guardia e il Gruppo di cavalleria meccanizzata di Pliev), da est (con la 53ª Armata) e da sud-ovest con la 46ª Armata che doveva puntare sull'isola [[Csepel]] sul Danubio<ref name="J.Erickson, pp. 433-434"/>. Il terzo tentativo del maresciallo Malinovskij ebbe inizio con un massiccio sbarramento di artiglieria ed inizialmente ottenne notevoli successi, ma ancora una volta le difese tedesco-ungheresi, rafforzate da nuovi formazioni corazzate in arrivo, ostacolarono la manovra sovietica e impedirono momentaneamente l'accerchiamento della capitale.
 
A nord-est, i fucilieri della 7ª Armata della Guardia (con il 4º Corpo meccanizzato della Guardia) e i carri armati del generale Kravčenko ([[5º Corpo corazzatocarri della Guardia]] e 9º Corpo meccanizzato della Guardia) riuscirono dopo una settimana di logoranti scontri a raggiungere [[Vác]] sull'ansa del Danubio a nord di Budapest, mentre solo il 9 dicembre a sud della città la 46ª Armata (con il 2º Corpo meccanizzato della Guardia), riuscì a completare l'attraversamento del fiume e a conquistare [[Ercsi]], collegandosi nell'area del lago Velencze con le forze del maresciallo Tolbuchin che erano già vicine a Szekesfehervar. Nei giorni seguenti i continui contrattacchi del 3º, del 57º ''Panzerkorps'' e delle divisioni Waffen-SS schierate nella testa di ponte di Budapest bloccarono l'ulteriore avanzata della 46ª Armata a sud-est della città e costrinsero quindi lo Stavka ad intervenire il 12 dicembre per riorganizzare nuovamente il dispositivo dell'Armata Rossa<ref>J.Erickson, ''The road to Berlin'', pp. 434-435.</ref>.
 
Il difficile compito di aggirare Budapest da sud-est, superando la "posizione Margarethe" (fallito al maresciallo Malinovskij), venne ora assegnato all'intero 3º ''Fronte ucraino'' del maresciallo Tolbuchin, a cui venne trasferita la 46ª Armata, che avrebbe dovuto attaccare da [[Bicske]] sia verso ovest su [[Esztergom]] sia verso nord su Budapest, mentre il maresciallo Malinovskij, oltre ad accerchiare da nord-ovest la città con la 53ª Armata, la 7ª Armata della Guardia e la 6ª Armata corazzata della Guardia, avrebbe anche distaccato la 40ª, la 27ª Armata ed il Gruppo Pliev per marciare verso i monti [[Monti Tatra|Tatra]], il fiume [[Nitra (fiume)|Nitra]] e quindi [[Bratislava]]<ref>J.Erickson, ''The road to Berlin'', pp. 434-436.</ref>.